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Coronavirus, ministero-Iss: “Bassa criticità, Rt nazionale sotto 1”

Salute e Benessere

Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell'infezione, vengono segnalati sul territorio nazionale anche alcune piccole catene di trasmissione la cui origine è tutt’ora sconosciuta

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Dall’ultimo monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità emerge che in Italia si è verificata una leggera diminuzione nel numero di nuovi casi di coronavirus diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Iss, rispetto alla settimana di monitoraggio precedente. Tra il 6 e il 19 luglio il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da Sars-CoV-2 (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA) nel Paese è rimasto “a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 4.6 per 100000 abitanti”. L’indice di trasmissibilità nazionale (Rt) è stato di 0.95, “sebbene sia maggiore ad 1 nel suo intervallo di confidenza maggiore. Questo indica che la trasmissione nel nostro paese è stata sostanzialmente stazionaria nelle scorse settimane”, si legge nel rapporto.

Rapporto: “Epidemia in Italia non è conclusa”

 

In alcune Regioni si sono verificati dei casi di infezioni importanti da un’altra Regione o da uno Stato estero. Iss e ministero della Salute segnalano in particolare la presenza di nuovi focolai attribuibili alla reimportazione dell'infezione e di alcune catene di trasmissione la cui origine è tutt’ora sconosciuta. 

“Questo evidenzia come ancora l'epidemia in Italia di Covid-19 non sia conclusa”, precisa il rapporto, in cui la situazione epidemiologica viene definita “estremamente fluida".

Nello specifico, 9 Regioni italiane hanno registrato un aumento dei nuovi casi di coronavirus rispetto alla scorsa settimana. Crescita, che come ribadito dall'Iss e ministero della Salute, “non può essere attribuita unicamente a un aumento di casi importati”. Inoltre, in alcune di queste Regioni "il numero complessivo dei nuovi casi diagnosticati è molto basso (inferiore a 10 casi diagnosticati a settimana o con incidenza settimanale inferiore a 1/100.000)", e in nessuna "sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari e i focolai presenti sono prontamente identificati ed indagati".

Quanto alle stime Rt, "tendono a fluttuare in alcune Regioni/PPAA in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime superiori ad 1 in sei Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Persiste l'assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. Seppur in diminuzione, in alcune realtà regionali continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 e' ancora rilevante”, si legge nel report. 


Ministero-Iss: “Trasmissione con focolai rilevanti”

 

Nel nuovo rapporto l’Iss e il ministero della Salute spiegano che “al momento siamo in una situazione di trasmissione stazionaria a livello nazionale in cui persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, talvolta associati all'importazione di casi da Stati esteri". Il numero di nuovi casi, comunque, "rimane nel complesso contenuto”, grazie alle attivita' di testing-tracking-tracing che permettono di interrompere potenziali catene di trasmissione sul nascere. 

“La riduzione nei tempi tra l'inizio dei sintomi e la diagnosi/isolamento permette una più tempestiva identificazione ed assistenza clinica delle persone che

contraggono l'infezione”, precisa il report. “Non sorprende pertanto osservare un numero ridotto di casi che richiedono ospedalizzazione in quanto, per le caratteristiche della malattia Covid-19, solo una piccola proporzione del totale

delle persone che contraggono il virus SARS-CoV-2 sviluppano quadri clinici più gravi”, si legge nel rapporto.

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