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Coronavirus e gravidanza, Oms: si può allattare

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite, nel corso dell’ultimo briefing sul coronavirus Sars-CoV-2

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Nel corso dell’ultimo briefing sul coronavirus Sars-CoV-2 (segui la DIRETTA di Sky TG24), Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha spiegato che le madri possono continuare ad allattare i bambini anche se risultano positive al Covid-19 o sospettano di aver contratto l’infezione. “Le madri non devono essere separate dai figli, a meno che non si sentano troppo male”, ha dichiarato Ghebreyesus. “I dati che abbiamo a disposizione indicano che i benefici dell’allattamento superano di gran lunga ogni potenziale rischio ti trasmissione del Covid-19”, ha aggiunto l’esperto.

Le indicazioni dell’Iss

 

A marzo, all’inizio del lockdown, l’Istituto Superiore di Sanità aveva dedicato alcune sezioni del proprio sito alle donne in gravidanza, per fornire loro tutte le informazioni utili per affrontare la pandemia. Parlando dell’allattamento, l’ente aveva fornito alcune indicazioni basate su un documento del Collège National des Gynécologues et Obstétriciens Français, che indicava la valutazione caso per caso dell’eventuale separazione madre-bambino dopo la nascita e dell’eventuale modalità di allattamento. Gli esperti suggerivano di tenere la madre e il figlio lontani solo in presenza di un quadro clinico critico.

 

“Serve consenso politico per rendere accessibile il vaccino”

 

Nel corso del briefing, Ghebreyesus ha anche affrontato il tema del vaccino per il coronavirus. “Tutti coloro che hanno bisogno del vaccino devono averne accesso. È necessario un consenso politico per raggiungere questo obiettivo”, ha spiegato il direttore generale dell’Oms. Molti leader hanno già promosso l’idea di rendere il vaccino un bene comune. Bisogna continuare su questa strada: ci vuole un vero impegno politico globale prima ancora di avere il prodotto”. 

 

Preoccupazione per madri, bambini e adolescenti

 

Ghebreyesus si è poi soffermato sull’accelerazione della pandemia di Covid-19 nei Paesi con a reddito medio o basso. “Siamo preoccupati per le categorie che già normalmente faticano ad accedere ai servizi sanitari, come madri, bambini e adolescenti. Gli effetti indiretti di Sars-CoV-2 su questi gruppi di persone potrebbero essere più gravi del numero di morti causati dal virus stesso”.

 

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