L'Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato l'associazione di due farmaci, il Lopinavir/Ritonavir, per i malati anche in fase precoce di Covid-19. Il direttore Magrini a Sky Tg24: “Già approvati protocolli di studio per il Remdesivir e il Tocilizumab”
L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso disponibile in Italia, fuori indicazione autorizzata, l'associazione di due farmaci, il Lopinavir/Ritonavir, per i malati di Covid-19 (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). Si tratta di un antiretrovirale, una combinazione a dosi fissa utilizzata e autorizzata per il trattamento delle infezioni da Hiv. La decisione per l'uso fuori indicazione del farmaco - che è per uso ospedaliero ma può essere utilizzato anche a casa - era stata presa dal comitato tecnico scientifico dell'Agenzia già venerdì scorso e oggi è stata confermata. (IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE DEL 24 MARZO - IL DECRETO DEL 24 MARZO - LA SITUAZIONE IN ITALIA: LA MAPPA - LE FOTO SIMBOLO - L'APPELLO DI UN GIOVANE MALATO)
Il primo studio a Wuhan
Un primo studio su malati Covid-19, effettuato a Wuhan per testare l'efficacia della combinazione Lopinavir/Ritonavir, aveva coinvolto 199 pazienti e non aveva evidenziato differenze nel tempo al miglioramento clinico e nella mortalità. Ma in Cina la popolazione studiata comprendeva pazienti in uno stato avanzato della malattia, mentre i protocolli attualmente in uso presso i principali centri clinici - nonché le più recenti Linee guida SIMIT Lombardia - ne prevedono l'utilizzo in fasi più precoci e in pazienti meno compromessi. "Al momento non sussistano ragioni sufficienti ad escludere dalla rimborsabilità l'associazione Lopinavir/Ritonavir per il trattamento dei pazienti COVID-19", si legge in una nota dell'Aifa, che si impegna a monitorare costantemente tutte le nuove evidenze che si renderanno disponibili nel tempo (LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - I PAESI DOVE SI REGISTRA IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI).
I protocolli e le sperimentazioni dell’Aifa
Tuttavia questa combinazione di farmaci non è l’unica allo studio dell’Aifa. Il direttore Nicola Magrini, a Sky Tg24, ha detto che sono già stati approvati due “protocolli di studio per due diversi farmaci" - ovvero il Remdesivir e il Tocilizumab - mentre altri due protocolli “sono in fase avanzata di valutazione”, e potrebbero partire a breve. “I primi due approvati sono stati due protocolli di studio e per un uso compassionevole del Remdesivir - ha spiegato Magrini - L’altro studio importante, che è stato approvato due giorni fa, riguarda il Tocilizumab, un farmaco per l’artrite reumatoide. Inoltre, ha concluso il direttore dell’Aifa, “abbiamo in fase avanzata di valutazione altri due protocolli, due studi sperimentali che confrontano altri farmaci della componente infiammatoria - anticorpi monoclonali - che dovrebbero partire presto ed essere in grado di fornire rapidamente dei risultati”.