Il nosocomio Lombardo è tra i più impegnati nell’assistenza alle persone affette da Covid-19. Per far fronte alla situazione è stato emesso un bando d’urgenza, che ha ottenuto un riscontro positivo da parte di medici e infermieri
Parlando dell’impatto dell’epidemia di coronavirus Sars-CoV-2 (segui la DIRETTA di Sky TG24), Giuseppe Rossi, il Direttore generale della struttura Lombarda, la paragona a uno tsunami. Un’onda anomala che porta con sé delle sfide da affrontare, certo, ma anche delle opportunità. “Lo tsunami a volte può fare anche bene alle organizzazioni. È molto negativo quando arriva, ma col tempo può portare anche dei benefici”, spiega Rossi. “Per esempio, tutto il lavoro che abbiamo fatto per riconvertire il nostro Ospedale e per trovare nuove modalità per organizzare l’assistenza sanitaria potrebbe avere dei risvolti positivi nel lungo termine”, prosegue il Direttore generale.
Il bando d’urgenza
Giuseppe Rossi sottolinea anche che l’Ospedale di Cremona è tra i più impegnati nell’assistenza alle persone affette da Covid-19, la malattia respiratoria acuta trasmessa dal coronavirus Sars-CoV-2. “In una settimana siamo passati da un ospedale generalista, che si occupava di un po’ di tutto, a un nosocomio che, almeno per il momento, si occupa solo di assistere i pazienti con Covid-19. Rimane sempre attiva la linea dell’emergenza-urgenza”, sottolinea Rossi. In questo periodo di emergenza, all’interno dell’ospedale sono saltati i ruoli convenzionali e non è insolito vedere, per esempio, il Direttore dell’emergenza-urgenza dare una mano con le pulizie. “Io ho fatto il fattorino, ho posato i campioni e sono andato a prendere i tamponi”, racconta Rossi. “La disponibilità di tutto il personale, su turni e orari, è massima, ma servono altre forze. Per questo è stato emesso un bando d’urgenza”, aggiunge il Direttore generale. Questo bando, emesso per far fronte alla situazione di emergenza, ha dato i risultati sperati. Rossi spiega che “oltre 150 infermieri hanno presentato la loro candidatura e molti medici stanno partecipando al bando. Nel frattempo alcuni medici sono arrivati un supporto a Cremona da altri ospedali della regione e alcuni ex dipendenti in pensione si sono offerti volontari”.