Secondo il settimo “Rapporto sulla povertà sanitaria”, presentato dalla Fondazione Banco Farmaceutico, sono 473mila gli italiani che nel 2019 non hanno potuto acquistare medicinali o fare esami di cui necessitavano
La povertà sanitaria in Italia non accenna a diminuire ma anzi è in aumento: solo quest'anno quasi mezzo milione di persone, 473.000 nel dettaglio, non è riuscito ad acquistare i farmaci di cui necessitava per motivi economici. A sottolineare questi dati ci ha pensato il settimo “Rapporto sulla povertà sanitaria”, presentato dalla Fondazione Banco Farmaceutico e da BFResearch.
Oltre 12 milioni coinvolte
In basi ai dati raccolti e al report proposto, è emerso anche che la richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali ha raggiunto il picco degli ultimi sette anni, con oltre un milione di confezioni di medicinali, il 4,8% in più rispetto al 2018. Le criticità emerse non coinvolgono unicamente le persone indigenti: in tutto sono stati 12,6 milioni le persone che hanno dovuto limitare, in almeno un’occasione durante l'anno, la spesa sanitaria per visite mediche e controlli periodici di prevenzione, tra cui ad esempio il dentista, l’esame della mammografia o del pap-test, sempre per ragioni economiche.
Una spesa media di 816 euro
I numeri parlano di una spesa media a persona di 816 euro l'anno per le cure, a differenza di un tetto massimo di 128 euro per chi ha difficoltà economiche. Inoltre è emerso che le famiglie non povere spendono per i farmaci non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale il 42% del proprio budget sanitario, mentre quelle più indigenti il 62,5%, dal momento che hanno meno possibilità di investire nella prevenzione medica. Entrando nel dettaglio del report, la spesa delle famiglie povere per il dentista e per i servizi odontoiatrici in generale è pari a 2,19 euro al mese, contro i 31,16 euro del resto della popolazione, per l'acquisto di articoli sanitari di 0,79 euro al mese contro i 4,42 euro mentre per i servizi medico ospedalieri 4,61 euro contro i 19,10 euro del resto della popolazione.
Il problema delle famiglie con figli
La quota di spesa del tutto a carico delle famiglie è passata in un anno dal 37,3% al 40,3%. Tra i farmaci più acquistati, ci sono in maggioranza farmaci per il sistema nervoso (il 18,6% del totale), quindi quelli per il tratto alimentare e metabolico (15,2%). La classifica vede poi medicinali per l'apparato muscolo-scheletrico (14,5%) e respiratorio (10,4%). Un ultimo dato sottolinea la difficoltà delle famiglie con figli, che siano indigenti o meno: sono quelle costrette con maggior frequenza a dover limitare o rinunciare alle spese per visite mediche e controlli di prevenzione, ovvero il 22,9%, contro il 19,2% delle famiglie che non hanno figli. "In Italia, le famiglie con figli minori, sia povere che non, sono penalizzate nell'accesso alle cure e, per ragioni economiche, devono rinunciare o rinviare delle cure in misura superiore alle altre”, ha commentato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico.