Smettere di fumare? Possibile grazie ad un farmaco per il diabete

Salute e Benessere

Lo ha scoperto un team di ricercatori dell’Università di Camerino, indicando nel pioglitazone, farmaco utilizzato nelle terapie antidiabetiche, un potenziale alleato nell’astinenza da nicotina 

Una scoperta che può rappresentare una nuova strategia nella battaglia per smettere di fumare e che ha visto protagonisti i ricercatori dell’Università di Camerino, coordinati dal professor Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam , in uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista internazionale Journal of Neurosciences. Gli esperti, infatti, hanno individuato nel pioglitazone, farmaco utilizzato nelle terapie antidiabetiche che ha come bersaglio uno specifico recettore, il PPARy, e che si trova in aree del cervello coinvolte nella dipendenza da sostanze, che può avere un’implicazione diretta nelle terapie contro il fumo da sigaretta.

Gli effetti del farmaco sui topi

La ricerca, che ha visto collaborare anche la dottoressa Esi Domi e il professor Massimo Ubaldi oltre che da ricercatori dell’Università di Bologna, della Linköping University in Svezia e dell’azienda statunitense Omeros Corporation. Pone l’accento sull’astinenza da nicotina, che provoca in coloro che tentano di smettere di fumare diversi effetti collaterali, come per esempio aumento dell'appetito, irrequietezza, ansia, irritabilità e depressione. A favorire il processo di allontanamento dalle sigarette, come scoperto dai ricercatori, potrebbe essere utile proprio il pioglitazone. “Con il nostro lavoro di ricerca”, ha detto Ubaldi, “abbiamo dimostrato che le iniezioni dirette di questo farmaco, nell’area cerebrale dell'ippocampo dei topi, hanno ridotto i segni di astinenza fisica da nicotina, inclusi i tremori. L'iniezione di pioglitazone in un'altra area, l'amigdala, ha invece migliorato i sintomi dell’ansia associati alla sospensione della nicotina”.

Nicotina e diabete

Tra l’altro i soggetti fortemente dipendenti dalla nicotina, sottolinea un articolo pubblicato proprio sull’ateneo di Camerino, hanno un rischio maggiore di circa il 30% di sviluppare il diabete di tipo 2. Ora i risultati di questo studio suggeriscono che, se usato in pazienti diabetici con abitudine al fumo, il pioglitazone, oltre a migliorare con ottimi risultati la sensibilità all’insulina, può rappresentare anche un valido aiuto per smettere di fumare. Il tutto, attenuando anche i sintomi fisici ed emotivi dovuti all'astinenza da nicotina.

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