Uno studio dei ricercatori americani della Icahan School of Medicine ha fatto luce, per la prima volta, sui motivi per cui il diabete in media è più diffuso nei fumatori rispetto ai non fumatori
I ricercatori della Icahan School of Medicine di New York hanno scoperto nei topi un legame tra il fumo di sigaretta e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘Nature’. Il diabete, si legge sul sito dell’istituto americano, è molto più diffuso nei fumatori rispetto ai non fumatori, ma i motivi per cui questo succede sono rimasti ancora sconosciuti, almeno fino ad oggi. Nella loro ricerca, i ricercatori hanno dimostrato che il consumo di nicotina è collegato, attraverso un circuito cerebrale, all'attività del pancreas. L'uso di nicotina infatti porta il pancreas a rilasciare meno insulina, aumentando il livello di zucchero nel sangue e tali livelli sono associati ad un rischio maggiore di diabete.
Il dettaglio del processo
In particolare gli esperti hanno scoperto che in una specifica regione del cervello chiamata 'abenula' la nicotina è in gradi di attivare alcuni recettori chiamati 'nAChR'. In questo processo viene limitata la produzione e il rilascio di glucagone e insulina, ovvero i due ormoni che hanno il compito di controllare la glicemia, da parte del pancreas. Come conseguenza di ciò la glicemia sale e lo sbalzo che ne consegue glicemici permette al diabete di presentarsi. Inoltre gli scienziati americani hanno scoperto anche il ruolo di un'altra proteina, che svolge un ruolo particolare nel favorire questo processo. Si tratta della molecola 'Tcf7l2', in assenza della quale la nicotina non riesce più a legarsi ai recettori dell'abenula e quindi a compromettere la produzione insulinica da parte del pancreas.
Nuove strategie per la cura del diabete
“I nostri risultati sono importanti perché descrivono un meccanismo che controlla le proprietà della dipendenza da nicotina e, sorprendentemente, mostrano che sono gli stessi circuiti cerebrali ad essere dipendenti, contribuendo a malattie legate al fumo che in precedenza si pensava fossero collegate al semplice uso del tabacco”, ha affermato Paul J. Kenny, autore principale dello studio. "Questa scoperta imprevista suggerisce un legame tra l'uso di nicotina e l'insorgenza del diabete di tipo 2, con implicazioni per le future strategie di prevenzione e cura per entrambe", ha poi aggiunto Nora D. Volkow, MD, direttore del ‘National Institute on Drug Abuse,’ che ha finanziato lo studio. "Sebbene la dipendenza sia una malattia del cervello, questa scoperta sottolinea come le complesse funzioni del corpo siano squisitamente interconnesse, rivelando la necessità di una ricerca integrata e innovativa".