Tumore alla prostata, in Italia lo teme il 53% degli uomini ma l’80% non si controlla
Salute e BenessereSono i dati emersi dalla ricerca Swg 'Uomini e prevenzione urologica: è una cosa da maschi’, raccolti proprio in occasione del mese dedicato alla prevenzione dei tumori urologici
In Italia, più della metà della popolazione maschile (53%) teme il tumore alla prostata e il 62% è a conoscenza dell’importanza di effettuare regolari visite di controllo dall’urologo.
Nonostante la paura, l’80% degli italiani non ha mai effettuato una visita specialistica.
Questi sono i dati emersi dalla ricerca Swg 'Uomini e prevenzione urologica: è una cosa da maschi’, raccolti proprio in occasione del mese dedicato alla prevenzione dei tumori urologici su un campione composto da maschi di età compresa tra i 30 e i 65.
Come sfatare il tabù
I risultati del sondaggio, come ha spiegato Marco Alloisio, presidente della Lilt milanese (Lega per la Lotta ai Tumori), sono la prova del fatto che in Italia "sottoporsi a visite di diagnosi precoce resta una prerogativa femminile. Sembra, “che non sia cosa da maschi occuparsi della propria salute, tendenza da contrastare diffondendo il più possibile campagne informative”.
Il problema principale, come sottolineato dall’esperto, è la forte avversione maschile alla visita urologica.
Il tumore alla prostata è la neoplasia più comune tra la popolazione maschile ma sono in pochi a saperlo: secondo i dati Swg solo il 7% degli uomini è a conoscenza dell’incidenza della patologia e più dell’80% non conosce il suo tasso di sopravvivenza.
L’importanza della prevenzione
L’unico modo per combattere la scarsa conoscenza è diffondere anche tra i maschi l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.
Proprio con questo scopo, la compagnia di assicurazioni Aviva in collaborazione con la lega italiana per la Lotta contro i tumori e la Gazzetta dello sport, offre nel mese della prevenzione dei tumori urologici cinquecento visite urologiche gratuite sul territorio di Milano.
“Nel territorio metropolitano di Milano, la Lilt ha effettuato quest'anno 45 mila visite gratuite della pelle per la prevenzione del melanoma, 35 mila visite senologiche per la prevenzione del carcinoma della mammella e solo 1.700 visite urologiche”, spiega Marco Alloisio.