Depressione, nuovo studio smentisce legame con la genetica

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Immagine di archivio (Getty Images)

Non vi sarebbe nessun collegamento scientifico e statisticamente rilevante tra questo disturbo psicologico e i 18 geni che le ricerche negli ultimi decenni hanno associato alla depressione 

Un nuovo studio ha smentito il legame tra la genetica e la depressione. Non vi sarebbe nessun collegamento scientifico e statisticamente rilevante tra il disturbo psicologico e i 18 geni che le ricerche negli ultimi decenni hanno correlato alla depressione.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori del Colorado hanno preso in esame le informazioni di 620.000 persone raccolte in un’enorme banca di biodati.

Lo studio nel dettaglio

Per compiere la ricerca "No Support for Historical Candidate Gene or Candidate Gene-by-Interaction Hypotheses for Major Depression Across Multiple Large Samples”, pubblicata sulla rivista American Journal of Psychiatric, gli esperti hanno studiato il genoma di un campione composto da individui provenienti da differenti popolazioni.
Si tratta di uno studio unico nel suo genere in quanto nessuna ricerca in precedenza si era mai concentrata su un campione così ampio e variegato.
Analizzando tutti i dati a disposizione, gli esperti sono giunti alla conclusione che non vi sarebbe alcuna correlazione scientifica provata tra la depressione e i geni che precedenti ricerche avevano associato ai disturbi depressivi.
"Siamo lontani dalla conoscenza di rapporti certi tra genetica e depressione mentre l'ambiente sembra giocare il ruolo fondamentale", spiega lo psichiatra Massimo Cozza, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL Roma 2. “Alla luce di questo studio, ancora più importante è un lavoro di prevenzione sui determinanti ambientali, psicologi, relazionali, sociali ed economici”.

Depressione in calo in Italia, ma 4 persone su 10 non chiedono aiuto

Nell’ultimo decennio, in Italia, sembra essere calato il numero di pazienti affetti da depressione.
A suggerirlo sono i dati emersi da un’indagine pubblicata su Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). Nonostante questo dato, nella penisola il 40% di chi ne soffre non chiede aiuto e non si cura.
"Il dato del 40% delle persone che riferisce sintomi depressivi ma non si cura è allarmante", sottolinea Massimo Cozza, direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Roma 2. “Oggi c’è possibilità di guarigione e abbiamo efficaci possibilità terapeutiche. Si può e si deve chiedere aiuto”.

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