Floodlight Open, l’applicazione che monitora la sclerosi multipla

Salute e Benessere
Sclerosi multipla ricerca (Getty Images)

La piattaforma rientra nella campagna #NuovaLuceSullaSm promossa da Roche ed è solo il punto di partenza di un ambizioso progetto che mira ad aiutare la ricerca e a realizzare strumenti pratici per migliorare la vita delle persone affette da questa patologia 

In soccorso ai pazienti con sclerosi multipla arriva Floodlight Open, la nuova piattaforma utile per monitorare gli sviluppi della patologia e per aiutare la ricerca.
L'applicazione, presentata allo Spazio Edit di Milano, rientra nella campagna #NuovaLuceSullaSm promossa da Roche ed è solo il punto di partenza di un ambizioso progetto che mira a rivoluzionare il rapporto tra medici e pazienti, con l’obiettivo di realizzare strumenti pratici per migliorare la vita delle persone che convivono con questa patologia cronico-infiammatoria imprevedibile, spesso difficile da monitorare e da misurare.

Permette di monitorare le funzionalità cognitive e motorie dei pazienti

Floodlight Open, tramite il proprio smartphone, permette di monitorare quotidianamente la capacità di eseguire compiti semplici, grazie a delle attività utili per comprendere gli effetti della sclerosi multipla sul cervello, sulle mani e in generale sul corpo. I risultati degli esercizi, ideati da personale esperto specializzato sulla patologia, vengono raccolti in tempo reale, resi anonimi e analizzati dai medici che rientrano nel progetto.
"La sclerosi multipla ha, nella maggior parte dei casi, un esordio tra i 20 e i 40 anni ed oggi, queste generazioni, sono perfettamente a proprio agio con smartphone e strumenti digitali”, ha spiegato Luigi Lavorgna, neurologo dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli e coordinatore del team Digital technology, web e social media della Società italiana di neurologia.

Obiettivo: più conoscenze e nuove cure

Una forte adesione al progetto, potrà permettere ai medici e agli scienziati di iniziare a delineare un quadro più accurato della realtà in cui vivono le persone con sclerosi multipla. Sarà fondamentale, in futuro, anche per migliorare l’assistenza medica dei pazienti e per sviluppare nuove terapie.
Monitorare quotidianamente la salute, può aiutare le persone affette da sclerosi multipla a comprendere e a razionalizzare i cambiamenti che avvengono nel proprio corpo ed è un utile strumento per aiutare la ricerca, ambendo a nuove e migliori cure.
“Un giorno, nemmeno troppo lontano, potrebbe permettere a noi medici di avere a disposizione uno strumento valido e contemporaneo nella gestione del paziente”, spiega Lavorgna.

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