Otturazioni in argento, per i dentisti sono poco sicure e inquinanti

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

Gli esperti dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC) invitano a utilizzare i nuovi materiali adesivi ed estetici, molto più sicuri per la salute 

Gli esperti dell'Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC) mettono in guardia nei confronti delle otturazioni dentali in amalgama d’argento: sono meno conservative dei materiali estetici e, poiché contengono mercurio, sono potenzialmente tossiche e pericolose per la salute. Dal 2018, un regolamento europeo ne vieta l’utilizzo per i bambini e le donne in stato interessante e in fase di allattamento. Inoltre, dal primo gennaio 2019 è entrato in vigore un provvedimento che impone agli studi dentistici l’utilizzo di un separatore per residui di amalgama contenente mercurio, nel caso in cui si rimuovano le otturazioni in amalgama d’argento, per ridurne l’impatto ambientale.

I vantaggi delle otturazioni di ultima generazione

L’AIC spiega che la maggior parte degli italiani ignora l’esistenza della nuova normativa e continua a ritenere le otturazioni dentali in amalgama d’argento sicure. “L'utilizzo di amalgama d'argento è da evitare in quanto oggi i nuovi materiali adesivi ed estetici dimostrano un'altissima performance clinica e longevità pari ai materiali metallici”, sottolinea Lorenzo Breschi, il presidente dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa. L’esperto spiega che le otturazioni di ultima generazione, a base di resine organiche, cristalli, di silicio, quarzo e altri materiali, sono le migliori per mimetismo, risparmio di dente sano e possibilità di reintervento nel tempo senza rischi per la salute. Solo un italiano su quattro è consapevole di questi vantaggi.

Gli effetti delle strisce sbiancanti sui denti

I risultati di un recente studio condotto dagli studenti della Stockton University, nel New Jersey, indicano che l’utilizzo delle strisce sbiancanti potrebbe danneggiare il tessuto dentale sotto lo smalto. Questi prodotti, pensati per rendere i denti più bianchi, contengono, infatti, elevate quantità di perossido di idrogeno e mettono a dura prova la salute della dentatura. Nel corso della ricerca, gli studenti hanno analizzato come le strisce sbiancanti interagiscono con la dentina, scoprendo così che il perossido di idrogeno è in grado di frammentare il collagene.

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