Ansia e attacchi di panico in aumento in Italia: dati allarmanti
Salute e BenessereSecondo il sondaggio Eurodap, il 79% dei soggetti esaminati ha avuto nell'ultimo mese manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia. A soffrirne maggiormente sono le donne, ma i casi aumentano anche tra gli uomini
Gli Italiani soffrono sempre di più di ansia e attacchi di panico, con una percentuale di casi in continuo aumento. Lo rivela un sondaggio online condotto dall’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap), al quale hanno partecipato oltre 700 persone con età compresa tra i 19 e i 60 anni.
Ansia, apprensione e difficoltà a rilassarsi
Scopo del questionario era quello di indagare quanto frequentemente le persone sperimentino nella loro quotidianità alcuni dei sintomi tipici dell'ansia e del panico. Dai dati conclusivi è emerso che ben il 79% dei soggetti che hanno risposto ha avuto nell'ultimo mese manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia, mentre il 73% del campione si percepisce come una persona molto apprensiva, che si preoccupa facilmente per cose o situazioni di poco valore. Il 68% ha invece riferito di vivere con molto disagio lo stare lontano da casa o dai luoghi familiari e il 91% ha dichiarato di avere non poche difficoltà nel rilassarsi.
Stando a quanto riferiscono gli esperti, gli attacchi di panico sono episodi che si manifestano generalmente tra i 15 e i 35 anni, con una nuovo picco di insorgenza tra i 44 e i 55 anni. A soffrirne maggiormente sono le donne, ma il fenomeno è in aumento anche tra la popolazione maschile, soprattutto tra professionisti e manager.
L’esperta: “Scenario preoccupante e sottovalutato”
Secondo Paola Vinciguerra, presidente Eurodap ed autrice di diversi studi sul tema, i dati raccolti dal sondaggio “descrivono uno scenario molto complesso, preoccupante e spesso sottovalutato soprattutto dai più giovani. Episodi di ansia - continua - non sono da minimizzare poiché, se ignorati, potrebbero generare a loro volta attacchi di panico. Tale esperienza viene spesso vissuta come un vero e proprio evento traumatico”. Inizialmente, quando l’ansia è ancora sostenibile, spiega l’esperta, si prova “un lieve stato di apprensione assieme a sintomi fisici e psicologici multipli come palpitazioni, leggera sudorazione e un'iperfocalizzazione sulla situazione o l'oggetto in questione. L'aumento dell'adrenalina nel nostro sistema - aggiunge - scatena inoltre una serie di processi neurochimici tali da far aumentare il battito cardiaco, predisponendoci poi ad un'eventuale iperfocalizzazzione sulle sensazioni provate, scatenando così un comportamento d'urgenza di allontanamento dalla fonte di minaccia o di pericolo”.
I consigli per affrontare condizioni di panico
Infine, Vinciguerra ha lasciato alcuni suggerimenti per affrontare queste condizioni: “Innanzitutto imparare a respirare per rilassarsi e poi essere presenti nel qui ed ora, cercando di tener presente anche durante un attacco di panico che esso ha una fine; ciò può infatti essere utile per riacquisire la calma perduta”, consiglia l’esperta. "Fondamentale - aggiunge - è anche saper spostare l'attenzione: l'eccesso di concentrazione verso ciò che si sta provando durante un attacco di panico fa si che tale esperienza sia vissuta come qualcosa di pericoloso. Saper spostare, invece, l'attenzione altrove può permetterci di distanziarci dai sintomi fisici e dai pensieri catastrofici”, conclude Vinciguerra.