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Oms, rifiuto vaccini tra le 10 minacce alla salute globale nel 2019

Salute e Benessere
Foto di archivio (ANSA)

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la riluttanza a sottoporsi ai vaccini può vanificare i progressi fatti nella lotta a malattie prevenibili: esemplare il caso del morbillo 

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Il rifiuto di sottoporsi ai vaccini è una delle principali minacce per la salute globale nel 2019. Ad affermarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che inserisce dunque la tendenza no vax in una lista che comprende anche l’Ebola, l’HIV, la resistenza agli antibiotici e l’influenza pandemica globale. La riluttanza alla vaccinazione, nonostante la disponibilità, rischia infatti secondo l’Oms di vanificare i progressi fatti nella lotta a quelle malattie che sarebbero invece prevenibili. Il pericolo del pregiudizio contro i vaccini è stato recentemente evidenziato dal rialzo dei casi di morbillo, che nel 2018 ha causato 35 morti nei paesi dell’Unione Europea.

Oms: vaccini, un modo economico per proteggersi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità non usa mezze misure: così come l’inquinamento, il cambiamento climatico e la mancanza di assistenza sanitaria di base, la ‘vaccine hesitancy’, ovvero il rifiuto dei vaccini, rappresenta nel 2019 uno dei maggiori rischi per la salute nel mondo. “La vaccinazione - si legge sul sito dell’Oms - è uno dei modi più economici per proteggersi dalle malattie: attualmente previene 2-3 milioni di morti ogni anno e ulteriori 1.5 milioni di decessi sarebbero evitabili aumentando la copertura vaccinale a livello globale”. Nonostante una situazione complicata, l’Oms si è però posta importanti obiettivi per quest’anno: come spiega l’organizzazione, il 2019 potrebbe essere un anno decisivo per eliminare il cancro alla cervice a livello globale aumentando la copertura vaccinale, che sarà la chiave per porre fine alla trasmissione del virus della polio in Pakistan e Afghanistan, vaccinando ogni bambino.

Rialzo dei casi di morbillo

Il caso riguardante il morbillo è specificamente citato dall’Oms, che spiega come, proprio a causa di queste esitazioni, alcuni paesi vicini a eradicare la malattia infettiva hanno invece assistito all’insorgere di nuovi contagi. Dopo una drastica riduzione a partire dal 2000 legata alla crescente copertura e disponibilità, uno stallo nelle vaccinazioni dal 2017 ha portato a un nuovo aumento del 30% di casi in tutto il mondo. Sebbene questa crescita non sia esclusivamente legata alle tendenze no vax, queste ultime giocano certamente un ruolo decisivo. È complesso definire con esattezza, secondo l’Oms, i motivi che portano le persone a rifiutare i vaccini, ma tra le ragioni più diffuse ci sarebbero “la noncuranza, un accesso difficile e la mancanza di fiducia”.