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Avere un pessimo capo al lavoro insegna a diventare leader migliori

Salute e Benessere
Lavoro (Getty Images)

I ricercatori dell’Università della Florida hanno dimostrato un cambiamento di rotta nel comportamento dei lavoratori quando promossi a gradi superiori

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Avere un pessimo capo può insegnarci a essere migliori. Non è una mera ‘consolazione’ detta da un amico per risollevare il morale, bensì una conclusione scientifica. Un team di ricercatori dell’Università della Florida centrale ha dimostrato che gli individui vittime di ‘abusi’ professionali saranno molto probabilmente dei leader migliori. Una lotta senza tempo, quella tra capi fieri di sé e dipendenti stanchi di subire quotidianamente tormenti sul posto di lavoro, che insegnerebbe ai ‘subordinati’ quali errori non ripetere.

Lo studio nel dettaglio

Per compiere lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Applied Psychology, i ricercatori hanno analizzato nel dettaglio come l’esperienza di ‘abusi e maltrattamenti’ da parte dei capi sul posto di lavoro abbia influenzato il comportamento dei dipendenti. Basandosi sulla teoria socio-cognitiva, di fondamentale importanza per lo studio della personalità, e monitorando l’evoluzione comportamentale di 500 dipendenti e 100 leader, gli esperti dell’Università della Florida hanno dimostrato un cambiamento di rotta nel comportamento dei dipendenti quando promossi a gradi superiori.
I supervisori abusati in passato potrebbero sfidare piuttosto che emulare i comportamenti denigranti dei loro manager. Gli individui con forte identità morale potrebbero addirittura invertire completamente rotta, dimostrando quanto una leadership leale e eticamente corretta possa comportare risultati migliori sul posto di lavoro.
Quello che si innesca è un vero e proprio meccanismo di difesa, grazie al quale gli ex-maltrattati prendono le distanze dal comportamento abusivo dei supervisori e imparano dai loro errori evitando di emulare la loro condotta.

Gli hobby che migliorano il rendimento al lavoro

Gli hobby migliorano il rendimento al lavoro; ma quali sono i ‘passatempi’ consigliati dagli esperti? Diverse ricerche hanno dimostrato innumerevoli benefici derivanti dal trascorrere del tempo impegnati in attività ludiche poco impegnative, in grado di diminuire lo stress e incrementare la produttività sul posto di lavoro.
Cimentarsi nella cucina, fare yoga, seguire un corso in palestra, leggere e imparare a suonare uno strumento musicale o una lingua straniera, sono solo alcuni tra gli hobby consigliati dagli esperti.
La musica e l’arte, in particolare, migliorano la produttività e permettono di entrare in uno stato mentale ‘creativo’, azzerando le fatiche derivanti da una lunga giornata lavorativa.