In Evidenza
Altre sezioni
altro

Api e meduse, ecco come gestire le punture per non rovinarsi l'estate

Salute e Benessere
La plastica rigida può servire a eliminare le vescicole dei tentacoli delle meduse che rimangono attaccati alla pelle (foto: archivio Getty Images)

Morsi e punture di pesci e insetti sono episodi molto frequenti nei mesi più caldi dell'anno, in gran parte dei casi non gestiti nella maniera corretta

Condividi:

Punture e morsi di insetti e pesci sono molto più frequenti nella stagione estiva che in altri periodi dell'anno. Nonostante questo, però, spesso il problema non verrebbe affrontato nella maniera corretta, in particolare, per ciò che riguarda il rischio degli avvelenamenti. A sostenerlo è Paolo Maurizio Soave, esperto del Centro Antiveleni del Policlinico Irccs Agostino Gemelli di Roma, che in una intervista all'Ansa ha elencato alcuni consigli per trascorrere l'estate in sicurezza e tranquillità.

Vacanze al mare

Nelle località di mare, il pericolo principale per i bagnanti arriva da meduse e tracine. Secondo Soave, si può fare a meno di rimedi tradizionali come ammoniaca e urina. È sufficiente, infatti, immergere nell'immediato la parte colpita in acqua o sabbia calde, dato che il calore rende il veleno inefficace. Successivamente, si possono trattare le punture con pomate cortisoniche, tenendo presente che - sottolinea l'esperto, "una volta stesa, la pelle non va esposta al sole perché può macchiarsi". Nel caso si venga punti da una medusa, inoltre, un rimedio efficace consisterebbe nello strofinare la parte del corpo interessata con un pezzo di plastica rigida, allo scopo di togliere le vescicole dei tentacoli che rimangono attaccate alla pelle.

Estate in montagna

In montagna bisogna prestare invece attenzione a ragni e scorpioni, anche se le specie presenti in Italia non costituiscono un pericolo eccessivo. Piuttosto, nel corso dell'estate, campagna e montagna diventano il territorio prediletto di api e vespe, attirate da cibo e bibite. "Le punture di questi insetti però - spiega ancora Soave - a parte gonfiore e dolore non costituiscono un reale rischio". Nel caso sia presente, bisognerebbe cercare di estrarre il pungiglione di questi insetti senza spezzarlo. Per farlo, si può ricorrere a impacchi di acqua fredda o ghiaccio contro il gonfiore, oltre al trattamento con pomate cortisoniche e antistaminiche. Nei casi più gravi, ovvero le reazioni allergiche, è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico per la somministrazione di adrenalina.

Attenzione alle vipere

Oltre agli insetti e i pesci, il pericolo durante le vacanze può arrivare dai serpenti. L'unico esemplare pericoloso in Italia è la vipera. Chi viene morso deve recarsi immediatamente al pronto soccorso. "Nel punto in cui è avvenuto il morso, il veleno provoca dolore e gonfiore, ma attraverso i dotti linfatici può muoversi dal sito di iniezione e causare una reazione sistemica". In questo caso, va somministrato il siero antivipera. Siccome può creare shock anafilattico, però, va somministrato solo in situazioni in cui si possono gestire eventuali reazioni avverse. Bendaggi con garze elastiche per comprimere l'area colpita e limitare la diffusione del veleno, infine, possono essere utili in attesa dei soccorsi.