Giornata mondiale senza tabacco: oltre un miliardo fumatori nel mondo

Salute e Benessere
Nel mondo i fumatori sono 1,1 miliardi (foto: archivio Getty Images)

Istituita dall'Organizzazione mondiale della sanità nel 1988, l'edizione di quest'anno si concentra sulle conseguenze del fumo sulla salute del sistema cardiovascolare

Ogni anno, il 31 maggio, l’Organizzazione mondiale della sanità celebra il "World No Tobacco Day" (WNTD), la Giornata mondiale senza tabacco, indetta per la prima volta il 7 aprile 1988. Tema centrale di quest'edizione è il rapporto tra il fumo e la salute del cuore. L’obiettivo della campagna è aumentare la consapevolezza sugli effetti negativi del tabacco spingendo sempre più persone a smettere di fumare. Il tabacco è una delle principali minacce per la salute pubblica. Uccide oltre sette milioni di persone l’anno con costi economici e sociali annessi significativi.

Fumo e malattie cardiovascolari

Il consumo di tabacco è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie coronariche, ictus e altre patologie cardiovascolari. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le malattie cardiovascolari ucciderebbero più persone di qualsiasi altra causa di morte in tutto il mondo. L'uso di tabacco e l'esposizione al fumo passivo, inoltre, sarebbero responsabili del 12% di tutte le morti dovute a patologie cardiache. Il consumo di tabacco sarebbe inoltre la seconda causa, dopo l'ipertensione, dello sviluppo di malattie cardiovascolari.

Il consumo di tabacco nel mondo

Secondo l'Oms, la diffusione globale del tabacco sarebbe una delle più grandi minacce per la salute pubblica, considerando che uccide più di sette milioni di persone l'anno. Di queste, sei milioni di morti sarebbero dovuti al consumo diretto di tabacco, mentre circa 890 mila sarebbero da imputare alle conseguenze del fumo passivo. Nel mondo i fumatori sono 1,1 miliardi, l'80% dei quali vive in Paesi a basso e medio reddito, dove l'impatto delle patologie legate al consumo di tabacco, secondo l'Oms, sarebbe più significativo. In alcuni Paesi, inoltre, i bambini provenienti da famiglie povere sono spesso impiegati nelle colture di tabacco. Questo lavoro li renderebbe particolarmente vulnerabili alla cosiddetta "malattia da tabacco verde", causata dalla nicotina assorbita attraverso la pelle durante la manipolazione delle foglie di tabacco bagnate.  

I rischi del fumo passivo

Nel fumo prodotto dal tabacco ci sarebbero oltre quattromila sostanze chimiche, di cui almeno 250 risulterebbero nocive e 50 sarebbero note per causare il cancro. L'Oms sottolinea che non esisterebbe un livello sicuro di esposizione al fumo passivo. Negli adulti quest'ultimo causerebbe gravi patologie cardiovascolari e respiratorie, tra cui il cancro ai polmoni. Nei neonati può arrivare a provocarne la morte improvvisa. Quasi la metà dei bambini respira regolarmente l'aria inquinata dal fumo di tabacco nei luoghi pubblici.

Le misure economiche

Le conseguenze negative del consumo di tabacco non ricadrebbero solo sulla salute delle persone, ma anche sull'economia della comunità. Un fumatore che muore prematuramente, infatti, priva la propria famiglia di un reddito oltre ad aumentare i costi dell'assistenza sanitaria. Gli interventi di politica economica possono essere un disincentivo al consumo di tabacco. Un incremento delle tasse che aumenti i prezzi del tabacco del 10%, farebbe diminuire il consumo di tabacco di circa il 4% nei paesi ad alto reddito e di circa il 5% nei paesi a basso e medio reddito. Solo 32 Paesi nel mondo, che rappresentano il 10% della popolazione globale, hanno però introdotto imposte sui prodotti derivati dal tabacco in modo tale che oltre il 75% del prezzo al dettaglio sia tassabile. Le entrate tributarie del tabacco sono in media 250 volte superiori rispetto alla spesa per il suo controllo, in base ai dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità.

Le campagne pubblicitarie anti-tabacco

Oltre agli interventi di politica economica, anche le campagne pubblicitarie possono fungere da deterrente contro il consumo di tabacco. Secondo l'Oms, le pubblicità anti-fumo e gli avvertimenti sui pacchetti di sigarette, in particolare se illustrati, ridurrebbero il numero di giovani che iniziano a fumare, aumentando quello dei fumatori che decidono di smettere. Studi condotti dopo l'attuazione di avvertenze sui pacchetti illustrativi in ​​Brasile, Canada, Singapore e Thailandia mostrano un aumento significativo della consapevolezza delle persone sui danni dell'uso del tabacco. Le campagne mediatiche, inoltre, ridurrebbero il consumo di tabacco influenzando le persone a proteggere i non fumatori e convincendo i giovani a smettere di usare il tabacco. 

Le misure proposte dall’Oms

L'Organizzazione mondiale della sanità si è sempre spesa per la sensibilizzazione sui danni provocati dal consumo di tabacco. In particolare, nel 2008, ha introdotto una serie di misure per la riduzione della domanda di questo prodotto nel mondo: il "MPOWER". Si tratta di un pacchetto di interventi come le politiche di prevenzione, il supporto alle persone che intendono smettere di fumare, l'avvertenza sui pericoli derivanti dall'uso di tabacco, il divieto di pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco e l'aumento dellla tassazione su questo prodotto.

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