Negli Usa la Fda approva il primo farmaco che previene l'emicrania

Salute e Benessere
Aimovig è un prodotto sviluppato da Amgen e Novartis e si somministra con autoiniezioni una volta al mese (Getty Images)
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La Food and Drug Administration ha dato il via libera a Aimovig. Il prodotto è iniettabile e va somministrato una volta al mese

Negli Stati Uniti è stato approvato il primo farmaco per la prevenzione degli attacchi di emicrania. Lo ha annunciato l’organo federale competente, la Food and Drug Administration (Fda), che ha dato il via libera a Aimovig, un prodotto sviluppato da Amgen e Novartis. Il farmaco si basa sul principio attivo "erenumab", un anticorpo monoclonale umano, e si somministra con autoiniezioni una volta al mese.

Diminuisce i giorni di mal di testa

Aimovig, come spiega un comunicato della Fda, fa parte di una nuova classe di farmaci che agisce bloccando l'attività del peptide correlato al gene della calcitonina, una molecola coinvolta negli attacchi di emicrania. "Questo prodotto fornisce ai pazienti una nuova opzione per ridurre il numero di giorni di emicrania", ha dichiarato Eric Bastings, vice direttore della Divisione prodotti neurologici del Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci dell’Fda. "Abbiamo bisogno  - ha agigunto - di nuovi trattamenti per questa condizione dolorosa e spesso debilitante".

Sperimentazione

L'efficacia di Aimovig per il trattamento preventivo dell'emicrania è stata sperimentata in diversi studi clinici. Uno di questi, conosciuto come esperimento 'Liberty', presentato all’American Academy of Neurology, ha mostrato benefici sul 30% dei pazienti che avevano preso 'erenumab'. Nello specifico per questi malati i giorni di emicrania sono diminuiti del 50%, contro il 13,7% di efficacia in chi aveva ricevuto un placebo. Da un’altra sperimentazione del farmaco, condotta su 955 volontari con una storia di emicrania episodica, è emerso che chi è stato trattato con Aimovig ha, in media, da uno a due giorni di emicrania mensile in meno rispetto a coloro che avevano ricevuto un placebo.

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