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Giornata mondiale della Croce Rossa: oltre 150 anni di volontariato

Salute e Benessere
I volontari della Croce Rossa nel mondo sono circa 17 milioni, di cui oltre 160 mila in Italia (foto: archivio Getty Images)

L'8 maggio ricorre l'anniversario dell'associazione internazionale. La ricorrenza coincide con il giorno di nascita del suo fondatore: lo svizzero Jean Henri Dunant che la istituì nel 1863

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L'8 maggio è la Giornata mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. La ricorrenza scelta coincide con il giorno di nascita del suo fondatore: l'imprenditore svizzero Jean Henry Dunant che la istituì nel 1863. Da allora, sono 191 i Paesi che hanno aderito all'associazione internazionale attraverso altrettante società nazionali individuali. Tra queste, c'è anche la Croce Rossa italiana nata il 15 giugno del 1864.

La storia della Croce Rossa

La nascita della Croce Rossa internazionale affonda le sue radici nella Seconda Guerra di Indipendenza italiana. Il 24 giugno del 1859, sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e Solferino, si combatte una delle battaglie più cruente del XIX secolo. Sono trecentomila i soldati sul campo, tra Francesi, Sardo-Piemontesi e Austriaci. Di questi, ce ne saranno centomila tra morti, feriti e dispersi. A quello scontro così sanguinoso assiste un giovane imprenditore svizzero di nome Jean Henry Dunant, giunto in Italia per incontrare Napoleone III per questioni di affari. Dunant descrive quel conflitto, le cui conseguenze vengono rese ancora più gravi dalla totale assenza della sanità militare, in un libro del 1862 che diventerà una sorta di manifesto fondativo della Croce Rossa dal titolo "Souvenir de Solferino". L'imprenditore svizzero chiede una migliore assistenza per i soldati feriti durante il conflitto. Da qui nasce l'idea di creare una squadra di infermieri volontari addestrati, il cui lavoro possa dare un apporto fondamentale alla sanità militare. Così, nel febbraio del 1863 nasce a Ginevra, in Svizzera, il Comitato internazionale della Croce Rossa. Dunant - che sarà premiato per questo con il Nobel per la Pace nel 1901, è uno dei primi cinque membri. Alla fondazione del Comitato segue la nascita delle varie società nazionali, istituite nel Convegno di Ginevra dell'ottobre 1863. Successivamente, nel corso della prima conferenza diplomatica, tenutasi sempre a Ginevra ad agosto del 1864, viene sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

I principi fondamentali

Il contributo e il lavoro della Croce Rossa internazionale si basano su sette principi fondamentali a garazia e guida delle azioni dei volontari: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. Questi sono stati adottati ufficialmente nel corso della ventesima Conferenza Internazionale della Croce Rossa svoltasi a Vienna, in Austria, nell'ottobre del 1965. Secondo questi dettami, ogni volontario e aderente, dovrebbe portare soccorso senza compiere discriminazioni tra i feriti che riguardino razza, religione, nazionalità e opinioni politiche. La Croce Rossa deve astenersi dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere in rispetto del principio di neutralità, cercando di mantenere sempre la propria autonomia rispetto ai governi dei propri Paesi. Tra i principi fondamentali, si sottolinea anche che la Croce Rossa è un'istituzione di soccorso volontario ispirato all'universalità dei diritti. 

La Croce Rossa italiana

Nel mondo sono circa 17 milioni - di cui oltre 160 mila in Italia - i volontari della Croce Rossa, considerando tutte le società nazionali di questa istituzione nei 191 Paesi membri. Tenendo conto della rete umanitaria globale, si arriva a circa 80 milioni di persone. L'associazione è formata dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, dalla Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e dalle 191 Società nazionali. Il fondatore della Croce Rossa italiana è il medico milanese Cesare Castiglioni, mentre il primo Comitato nasce a Milano il 15 giugno del 1864. Rispetto ai principi fondamentali sulle quali si basa l'azione della Croce Rossa, già il clinico italiano Ferdinando Palascianosi si mostra come un precursore sostenendo, sin dall'Aprile del 1861, l'idea della neutralità dei feriti e la moltiplicazione senza limiti dei servizi sanitari.

Iniziative in Italia

In occasione della Giornata Mondiale 2018, la Croce Rossa italiana ha deciso di celebrare la ricorrenza portando rappresentanti dell'associazione al Quirinale e nelle scuole di tutto il Paese, con iniziative di sensibilizzazione ed educazione. "L'8 maggio - spiega il Presidente nazionale Cri, Francesco Rocca, che dallo scorso novembre è anche il primo italiano eletto Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa - è un'occasione di festa per celebrare l'idea di Dunant e lo spirito di sacrificio e abnegazione dei nostri 17 milioni di volontari, di cui oltre 160 mila in Italia, delle Società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa". Secondo il Presidente, nulla sarebbe possibile senza il volontariato: "dall'intervento a sostegno delle popolazioni nelle zone di guerra, durante le emergenze dovute ai disastri naturali, fino all'aiuto nelle tante vulnerabilità quotidiane che non fanno notizia". L'8 maggio, infine, può rappresentare un'ulteriore occasioni per sottolineare l'importanza dei principli fondamentali. Si tratta, ha concluso Rocca, "del giorno in cui vogliamo rilanciare il nostro appello per la protezione e il rispetto di tutti i soccorritori e delle strutture sanitarie".