Come attenuare i fastidi della tosse

Salute e Benessere
Le due tipologie più diffuse di tosse sono tosse secca e tosse grassa (LaPresse)
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Solo oltre cento le cause che la provocano, così come sono differenti i metodi per curarla. Lo spiega il dottor Alessandro Zanasi, presidente dell'Associazione italiana per lo studio della tosse

Grassa o secca, cronica o transitoria, la tosse è un fastidio che colpisce miliardi di persone nel mondo durante tutto il corso dell'anno. Per difendersi, o comunque attenuarne gli effetti sgraditi, è fondamentale innanzitutto conoscerla.

Che cos'è la tosse?

"La tosse è un meccanismo fisiologico di difesa dell'apparato respiratorio che, quando diventa insistente o incontrollabile, rappresenta un sintomo estremamente fastidioso capace di alterare la qualità di vita del paziente", spiega Alessandro Zanasi, presidente dell'Associazione italiana per lo studio della Tosse (Aist), organizzazione che si occupa di questa problematica dal 1996. Le due tipologie più diffuse di tosse, chiarisce Zanasi, sono la tosse secca e quella grassa. "La prima è solitamente una tosse irritativa – dice il medico -. In questo caso i recettori della tosse sono stimolati da fattori chimici, fisici, spesso ambientali di natura virale, che quindi rispondono con una tosse che non produce catarro". Le tossi grasse sono, invece, prevalentemente di tipo batterico: possono essere provocate da patologie come la bronchite, o da una sovrastimolazione delle cellule impegnate nella produzione del catarro che, pertanto, iniziano ad aumentare il livello di secrezioni determinando un ingombro delle vie aeree. "Quando queste secrezioni si irritano – precisa Zanasi - possono portare a infezioni più gravi come la polmonite. Ecco perché ne va sempre favorita l'espulsione. In questo senso la tosse è un meccanismo di difesa che butta fuori il catarro in eccesso".

Come si cura la tosse

Diversi studi, ripresi dall'Aist, hanno chiarito che sono oltre cento le cause della tosse. Secondo un'indagine epidemiologica realizzata da Aist e condotta su un variegato campione di italiani, circa il 75% degli intervistati ha ammesso di aver avuto almeno una volta nel corso dell'anno un episodio di tosse. La stessa ricerca, citata da Zanasi, ha inoltre evidenziato che circa il 10% del campione soffrirebbe di tosse cronica. Per curarla, sostiene il presidente dell'Aist, "bisogna prima di tutto vedere che cosa la provoca e agire sulla causa irritativa. In questa stagione – spiega il medico - le forme più frequenti di tosse sono quelle conseguenti a raffreddamenti o influenze e quindi sono determinate da cause virali. Sono quelle che si controllano e si limitano nel giro di 7/15 giorni e per le quali si possono utilizzare dei farmaci su consiglio del medico per attenuare la sintomatologia".

Tosse negli adulti

"La prima regola per circoscrivere i fastidi legati alla tosse negli adulti – sostiene Zanasi – è quella di abolire il fumo che, oltre alle altre numerose controindicazioni, irrita oltremodo le vie respiratorie. Gli adulti devono inoltre ricordarsi di fare le vaccinazioni antinfluenzali e antibatteriche perché solitamente la tosse si acuisce nel corso di queste forme infettive e può arrivare a durare anche un mese". Sono quelle che lo specialista chiama forme post-infettive: "Si risolve il problema infettivo – ricorda Zanasi - ma poi la tosse persiste perché si autoalimenta il fattore irritativo". Un altro consiglio è quello di non abusare degli antibiotici. "Molto spesso – sostiene lo specialista - la persona affetta da tosse assume un antibiotico pensando di risolvere il problema, ma la maggior parte delle forme stagionali sono virali, quindi l'antibiotico non apporta miglioramenti, anzi crea solamente degli episodi di farmaco resistenza e può portare a degli effetti indesiderati. Se l'antibiotico è necessario deve prescriverlo il medico, mai pensare di risolvere il problema con metodi fai da te”.

La tosse nei bambini

La prima regola per i bambini è quella di farli bere tanto. "Secondo uno studio condotto dalla nostra associazione – afferma ancora Zanasi – i bambini bevono poco e la disidratazione è correlata con un aumento esponenziale della tosse. I genitori dovrebbero anche avere cura di mantenere umidificati gli ambienti in cui vivono i più piccoli per evitare che l'aria che respirano sia troppo secca". Una regola valida sia per giovani che per gli adulti è quella di favorire la tosse grassa. "In questi casi è opportuno assumere quei prodotti chiamati protussivi che favoriscono l'eliminazione della catarro. Se si assume un sedativo della tosse - che serve per la tosse secca – in caso di tosse grassa, si ottiene un effetto contrario a quello desiderato. Cioè un ristagno delle secrezioni e l'impossibilità di espellere il catarro, il che potrebbe portare addirittura a delle complicanze".

Come attenuare la tosse

La tosse è un fenomeno che non si riesce a prevenire, ma che si può facilmente attenuare seguendo alcuni consigli medici. Oltre a bere molto, è consigliabile cercare di controllare la frequenza della tosse per non infiammare le mucose e contemporaneamente liberare delle sostanze che aumentano la necessità di tossire. "In caso di tosse irritativa – spiega Zanasi – è opportuno respirare dal naso e non dalla bocca, perché dalla bocca potrebbe entrare un tetto d'aria freddo che andrà a impattare sui recettori e favorirà ulteriormente l'irritazione". È buona abitudine, poi, cercare di mantenere la gola quanto più umidificata possibile per renderla meno sensibile agli stimoli esterni. In questo caso potrebbe essere utile deglutire provocando salivazione e favorendo l'aumento della mucosa e l'inibizione dei recettori della tosse.

Quando rivolgersi al medico?

"Se la tosse dura più di quattro/cinque giorni – suggerisce Zanasi - bisogna rivolgersi sempre al medico. La tosse di per sé è un sintomo solitamente sottovalutato, dal momento che è talmente frequente e banale che viene minimizzato, invece spesso rappresenta un campanello d'allarme". Secondo il presidente dell'Aist è opportuno consultare uno specialista se la tosse è accompagnata da febbre elevata per più di un paio di giorni; se si trovano delle striature di sangue nell'espettorato; se si ha dolore al torace e/o si fa fatica a respirare. "Questi sono tutti sintomi associati alla tosse – conclude Zanasi - per cui è consigliabile rivolgersi al medico per verificare che non ci sia qualcosa di più grave di una banale infezione stagionale". L'Aist terrà il suo 12° Congresso Nazionale dal titolo "I mille volti della tosse - Aggiornamenti clinici e terapeutici", il 2 e 3 febbraio 2018 a Bologna.

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