Il fumo uccide cani e gatti: 28% dei proprietari disposto a smettere

Salute e Benessere
Cani e gatti sono più esposti al fumo passivo dei loro proprietari (Getty Images)
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Anche gli animali domestici vengono danneggiati dalle sigarette. E spesso sono più esposti ai rischi rispetto agli esseri umani

L'Ordine dei medici veterinari di Milano è andato dritto al punto con una campagna di sensibilizzazione chiamata "Il fumo uccide anche loro" rivolta ai proprietari di animali domestici. Lanciata nelle strutture veterinarie nei primi mesi del 2016, l'iniziativa si è conclusa con 120mila opuscoli distribuiti in circa 500 cliniche e ambulatori. E, almeno stando ai dati diffusi da uno studio dell'Henry Ford health system di Detroit, ha riscosso un discreto successo.

 

Smetto per il cane - L'obiettivo era convincere gli amanti degli animali ad abbandonare le sigarette o, quanto meno, evitare di fumare in presenza dei compagni a quattro zampe. In questo senso, i risultati emersi dallo studio dell'Henry Ford health system sono incoraggianti: almeno il 28,4% dei proprietari di animali domestici, infatti, avrebbe dichiarato di voler smettere di fumare per tutelare la salute di cani e gatti, l’8,7% chiederebbe al convivente di smettere e il 14,2% eviterebbe di fumare al chiuso.

 

Le strutture aderenti - "Abbiamo raccolto ottimi feedback da parte di chi ha ricevuto il materiale informativo – afferma Alberto Casartelli, medico veterinario aderente alla campagna e consigliere dell’Ordine – a partire dal fatto che abbiamo esaurito tutte le copie di opuscoli e di libri a disposizione. Numerosi anche i proprietari di animali che ci hanno chiesto ulteriori approfondimenti sui danni del fumo passivo". All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano e dalla Federazione nazionale ordini veterinari italiani, hanno aderito 184 ambulatori di Milano, 216 in provincia e 92 strutture della provincia di Monza e Brianza.

 

Gli effetti su cani e gatti - Negli animali domestici, le principali cause di patologie legate al fumo passivo sono l'inalazione e il contatto diretto con i residui ambientali delle sigarette. Il fumo è infatti il principale inquinante dei luoghi chiusi e concentra diverse sostanze cancerogene. Queste ultime si depositano sul suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi pericoli. Secondo uno studio dell'Università di Glasgow, gli animali sono più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda le patologie da fumo passivo perché passano più tempo in casa dei proprietari, sono fisicamente vicini al fumatore (accanto o in braccio) e sono spesso a contatto con le superfici in cui si depositano i residui.

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