Il latte materno? È arricchito dai batteri presenti nell'intestino

Salute e Benessere
L'alimentazione della mamma può influenzare non solo il microbiota intestinale, ma anche quello del colostro e del latte maturo (Fotogramma)

Secondo uno studio italiano la varietà dei batteri presenti nel latte di un campione di neomamme del Burundi avrebbe maggiori effetti positivi rispetto a quello delle “colleghe” italiane. Tra le ragioni anche la diversa alimentazione dei due gruppi di donne

Il latte materno è fondamentale per lo sviluppo dei neonati, non solo perché fornisce tutti i nutrienti e le vitamine necessari allo sviluppo nei primi mesi di vita ma anche perché trasmette al piccolo alcuni batteri “sani”. Partendo da questo presupposto un’équipe guidata da Lorenzo Drago del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell'università degli Studi di Milano ha svolto una ricerca che dimostra come il microbiota (l'insieme dei microrganismi tra cui i batteri che risiedono soprattutto nell’intestino) che arricchisce il latte materno possa influenzare positivamente la crescita del bambino.

 

Il campione – Lo studio svolto dai ricercatori della Statale in collaborazione con il Dipartimento di pediatria dell'università di Verona e la Pro-Africa Foundation, e pubblicato sulll’Isme Journal, una rivista scientifica del gruppo Nature, ha preso in esame il microbiota del colostro e del latte maturo di due gruppi di neomamme. Il primo è stato "reclutato" dal Policlinico Giambattista Rossi di Verona mentre il secondo proviene dall'ospedale di Ngozi in Burundi. La scelta è stata motivata dal poter prendere in esame il latte e il colostro prodotto da donne con diete molto diverse tra loro. Se per quelle italiane, infatti, l’alimentazione è contraddistinta principalmente da proteine animali, zuccheri e grassi, e meno da fibre, frutta e verdura; la dieta delle neomamme africane è povera di zuccheri, proteine e grassi animali ma è ricca di cereali, legumi, vegetali e fibre.

 

Tecnica innovativa – I dati raccolti sono stati analizzati applicando, per la prima volta al mondo, una metodologia che normalmente viene impiegata per lo studio delle reti neurali del  cervello umano. Grazie all’Artificial neural network (Ann) i ricercatori sono riusciti a dimostrare che i batteri del latte e del colostro delle mamme del Burundi creano connessioni e interazioni più complesse e articolate rispetto a quelle delle mamme italiane. E, secondo lo studio, questa maggiore variabilità e ricchezza del microbiota sarebbe in grado di influenzare positivamente lo stato di salute del bambino.

 

Dall’intestino al latte – Dalla ricerca emerge anche come alcuni microrganismi sarebbero in grado di arrivare nel latte materno direttamente dall'intestino della madre. Questo fenomeno conosciuto come circolo entero-mammario, dimostrerebbe quanto un certo tipo di alimentazione possa influenzare non solo il microbiota intestinale, ma anche quello del colostro e del latte maturo e quindi il benessere del bambino. "Tale sperimentazione, che ha delle ricadute rilevanti sui differenti stili di vita, e quindi sul corretto equilibrio del nostro microbiota - spiegano i ricercatori - rafforza il concetto dell'importanza dell'allattamento al seno e dell'alimentazione materna durante tale fase della vita".

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