Ricompare lo scorbuto, alcuni nuovi casi in Australia
Salute e BenessereA causare la malattia, storicamente associata a marinai e navigatori, è soprattutto una dieta povera di frutta e verdura e, più in generale, un’alimentazione scorretta
Nuovi casi di scorbuto, una malattia che si riteneva appartenere al passato, sarebbero stati riscontrati in diversi cittadini australiani stando ai dati rivelati da funzionari sanitari, come riporta “The Independent”. La dottoressa Jenny Gunton, direttrice del Centro di ricerca per il diabete, l’obesità e l’endocrinologia del “Westmead Institute” di Sydney ha infatti scoperto che alcuni dei suoi pazienti avevano contratto questa patologia, dovuta a una carenza di vitamina C e causata più in generale da una dieta scorretta priva di frutta e verdura.
La diagnosi - La dottoressa Gunton, che ha pubblicato una ricerca sul rimanifestarsi dello scorbuto sulla rivista internazionale “Diabetic Medicine”, ha dichiarato che la diagnosi sui 12 pazienti considerati è stata fatta in base alle analisi del sangue, ai primi sintomi e agli esiti positivi della somministrazione di vitamina C, che il corpo umano non è in grado di sintetizzare da solo. Un'integrazione che può avvenire anche naturalmente attraverso l'alimentazione: arance, fragole, broccoli, kiwi, peperoni e pompelmi sono tra i cibi più adatti, ma “una loro cottura eccessiva – ha continuato la Gunton – può distruggere la vitamina C”.
La malattia dei marinai - Il capitano ed esploratore James Cook viene spesso indicato come uno dei primi che comprese la relazione tra il consumo di determinati cibi e lo scorbuto. Lo capì perché il suo equipaggio, salpato dall’Inghilterra nel 1788 e costretto a mangiare agrumi durante la navigazione, non si ammalò, fatto peculiare per quell’epoca. Lo scorbuto, infatti, è una patologia che è stata storicamente legata alle condizioni di chi doveva affrontare lunghi viaggi per mare senza potersi alimentare correttamente. La prolungata mancanza di vitamina C in essi si manifestava con i sintomi tipici della malattia: emorragie della cute, delle gengive, senso di debolezza, sonnolenza e dolore agli arti. E nei casi più gravi di negligenza alimentare poteva condurre anche alla morte per emorragia celebrale.
La dieta scorretta non dipende dal ceto - Secondo i risultati della ricerca condotta dalla Gunton, la dieta scorretta alla base della diffusione di nuovi casi di scorbuto non dipenderebbe dal contesto socio-economico dei pazienti: “Nonostante la mole notevole di informazioni sulle corrette abitudini alimentari - ha sottolineato - ci sono ancora molte persone, provenienti da ogni ceto sociale, che non recepiscono ancora questi suggerimenti”.