Il processo, con rito abbreviato, nei confronti della 24enne Chiara Silvestri si è concluso con la condanna a cinque anni di carcere
Il gup Valerio Savio, al termine del processo celebrato in rito abbreviato nei confronti di Chiara Silvestri, la 24enne che lo scorso 19 ottobre ha investito, uccidendolo, Francesco Valdiserri a Roma, nella zona di via Cristoforo Colombo, ha deciso per la condanna a 5 anni nei confronti della donna. Alla Silvestri era stato contestato l'omicidio stradale aggravato, la richiesta dei pubblici ministeri era di quattro anni e mezzo.
La decisione del gup
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, in quella notte tra il 19 e il 20 ottobre 2022, la 24enne aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito (1,57), e aveva oltrepassato i limiti di velocità imposti in quel tratto di strada, circa 80 chilometri all'ora contro i 50 previsti per legge. Silvestri dichiarò nel corso dell'interrogatorio di garanzia di non ricordare niente del momento dell'impatto. Alla 24enne era già stata sospesa la patente nel 2019 perché trovata in stato di alterazione legata alla assunzione di alcolici, documento che poi aveva regolarmente riottenuto. Il giudice per l'udienza preliminare ha quindi inasprito la pena, considerando che l'accusa, per voce del pubblico ministero Erminio Amelio, aveva chiesto una condanna di 4 anni e mezzo. Il gup ha inoltre previsto una provvisionale di 800mila alla famiglia di Francesco, che era il figlio dei giornalisti Paola Di Caro e Luca Valdiserri.