Covid, in 50mila spostano domicilio nel Lazio per vaccinarsi prima

Lazio
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Si tratta di persone provenienti soprattutto da Lombardia, Piemonte, Liguria e Campania. L’assessore regionale D’Amato: “È un riconoscimento per la qualità del nostro lavoro, mentre in altre parti d’Italia hanno faticato anche ad aprire le prenotazioni”

Nel giro di un mese, circa 50mila persone hanno chiesto il domicilio e un medico di base nel Lazio così da farsi vaccinare prima. A riportare la notizia è Il Messaggero, secondo cui la maggior parte dei “frontalieri del vaccino” provengono da Lombardia, Piemonte, Liguria e Campania. Tra loro figurano dipendenti ministeriali che lavorano a Roma, anziani che durante la pandemia si sono trasferiti dai figli, imprenditori, personaggi famosi, politici e sportivi. “È un riconoscimento per la qualità del nostro lavoro, mentre in altre parti d’Italia hanno faticato anche ad aprire le prenotazioni”, il commento dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - QUANDO MI VACCINO?)

Il commento

L’assessore ha però precisato che, nonostante la regione sia disposta ad accogliere tutti “come fatto in passato con chi veniva a curarsi nei nostri ospedali per il Covid, le dosi dei vaccini sono poche e vengono distribuite in base alla popolazione di un singolo territorio e io, al momento, non ce li ho per quelli del Lazio”. A confermare la notizia riportata dal quotidiano romano è intervenuto anche il presidente Nicola Zingaretti: “Noi abbiamo fotografato una crescita intorno alle 50mila persone che hanno scelto il medico di medicina generale nelle ultime settimane nella nostra regione. Questo vuol dire accedere al diritto di essere vaccinati”, ha detto l’ex segretario dem, che poi ha concluso: “Questo è figlio del fatto che c’è una certezza di entrare nel ciclo vaccinale”.

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