Covid, prefetto Roma a Sky TG24: “Da domani perimetrazione piazze movida”. VIDEO

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Il prefetto della Capitale, Matteo Piantedosi, ha parlato delle nuove misure che verranno adottate in città. "Il timore sono le conseguenze economiche e sociali di un nuovo lockdown. Serve responsabilità e collaborazione da parte dei cittadini"

Il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, è intervenuto questa mattina in diretta a Buongiorno su Sky TG24 e ha illustrato le misure che verranno adottate nella Capitale per il contenimento del contagio, su tutte la perimetrazione dei luoghi a rischio assembramento a partire da venerdì sera. “In mattinata - ha spiegato - ci sarà la riunione in videoconferenza del Comitato per l’ordine e la sicurezza, dove stileremo la lista della piazze e dei luoghi a rischio assembramenti da perimetrare”. Tra questi, “Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e piazza Trilussa a Trastevere. C’è già un’intesa con il Comune e la sindaca Raggi. Volgiamo consentire l’accesso agli esercizi di ristorazione ma dobbiamo evitare assembramenti in strada”.

I controlli “saranno affidati alla polizia locale e alla polizia di Stato. Al momento non c’è la necessità di utilizzare l’esercito”, ha dichiarato. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - NUOVA ORDINANZA NEL LAZIO)

“Autocertificazione strumento per semplificare”

L’autocertificazione per gli spostamenti, ha proseguito il prefetto, “è uno strumento di semplificazione per il cittadino. A ogni contatto con le forze dell’ordine deve seguire una lunga procedura di verbalizzazione. L’autocertificazione è quindi un mezzo di certificazione offerto al cittadino stesso, in pochi minuti si risolve una procedura lunga e complessa”.

“Timore sono conseguenze economiche di un nuovo lockdown”

"Tutte le misure adottate - ha detto ancora il prefetto Piantedosi - sono tali da scongiurare un nuovo lockdown. Il timore sono le conseguenze economiche di un nuovo blocco generalizzato, che potrebbero avere riflessi sociali, dobbiamo scongiurare una crisi sociale - ha sottolineato -. Vogliamo garantire l’accesso agli esercizi commerciali, di ristorazione e di intrattenimento, ma nei limiti delle misure previste dal dpcm. Abbiamo incontrato insieme alla sindaca i rappresentanti di queste categorie - ha fatto sapere il prefetto - che ci hanno fatto presente che a Roma i dipendenti di queste categorie sono 80mila. Se queste aziende, quindi, dovessero avere ripercussioni tali da dover licenziare i dipendenti parleremo di una grandissima crisi economica e sociale già solo nella città di Roma, che si moltiplicherebbe a livello nazionale".

"Allo stato attuale di avanzamento dei contagi, è ragionevole - ha spiegato - cercare un equilibrio tra misure di contenimento e possibilità di far procedere il corso economico".

Appello a responsabilità dei cittadini

Infine, il prefetto ha lanciato un appello alla responsabilità rivolto ai cittadini. “Le misure adottate a livello nazionale non hanno senso senza la collaborazione dei cittadini. È questo il vero tema, serve la consapevolezza della difficoltà del momento, che si può affrontare solo con la responsabilità. Mi associo quindi - ha detto - all’appello del presidente del Consiglio alla collaborazione dei cittadini. L’importante non sono le sanzioni, ma che funzionino le misure. Il rigore dell’applicazione delle misure deve avere l’obiettivo di spingere cittadini a collaborare, devono sollecitare tutti a raggiungere l’obiettivo del contenimento della diffusione del contagio, mantenendo aperte - ha concluso il prefetto - le forme di vita normale che siamo abituati a sostenere”.

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