L’Assemblea Capitolina, riunita in seduta straordinaria, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno bipartisan che impegna la sindaca Virginia Raggi ad avviare l’iter per dedicare il complesso al compositore romano recentemente scomparso. In Aula Giulio Cesare era presente anche la famiglia del maestro
L'Auditorium Parco della Musica di Roma si chiamerà “Auditorium Ennio Morricone”. È stato approvato questa mattina all’unanimità (29 su 29) dall’Assemblea Capitolina, riunitasi in seduta straordinaria in Aula Giulio Cesare, l’ordine del giorno bipartisan che impegna la sindaca Virginia Raggi a intitolare il complesso al compositore romano scomparso pochi giorni fa (LE SUE MELODIE PIU' BELLE). La prima cittadina avrà inoltre il compito di avviare l’iter per dedicare al maestro una via o una piazza della Capitale. Ad aprire la seduta odierna, alla quale erano presenti anche i parenti e diversi amici di Morricone, sono state le note del 'Tema di Deborah’, eseguite dall'orchestra di Santa Cecilia. Il voto è stato poi seguito da un lungo applauso.
Raggi: “Merita di essere ricordato per tutto quello che ci ha lasciato”
"Oggi stiamo celebrando una persona di grande spessore umano e artistico che merita che Roma continui a ricordarlo degnamente per tutto quello che ci ha lasciato e resterà nella memoria”, ha detto durante il suo intervento la sindaca Raggi. ”Sono lieta - ha aggiunto - che questa dedica amorevole sia condivisa con i cittadini. Il maestro è stato seguito fino ai suoi ultimi concerti, che hanno registrato il tutto esaurito, e non solo in Italia. Morricone era apprezzato nella sua città ma la sua popolarità è andata ben oltre i confini del Paese. Una popolarità che ha davvero pochi eguali", ha concluso.
Un ordine del giorno approvato “all’unanimità, come un’orchestra”, ha commentato invece il presidente dell’Assemblea, Marcello De Vito. “C'e stato - ha sottolineato - un moto unanime di tutte le forze politiche per questo atto necessario e indispensabile per ricordare questa straordinaria figura, autore di musiche leggendarie”.
Il figlio: “Auditorium era casa sua”. Il ricordo di Piovani e Tornatore
"L'Auditorium era casa sua. Questa dedica, così spontanea e veloce, è stata sconvolgente per me e per la mia famiglia. Vorrei che i suoi amici parlassero al posto mio, perché io sono di lacrima facile”, le parole del figlio di Ennio Morricone, Marco. "Era un uomo dal multiforme ingegno - ha detto il compositore Nicola Piovani - che ha lavorato e prodotto capolavori con una costante: il massimo dell’impegno, sia che stesse scrivendo una Messa, sia un arrangiamento per Mina o Vianello. Teneva il livello sempre alto.
Commosso l'intervento del regista Giuseppe Tornatore: "Nel corso della mia carriera ho avuto fortune e privilegi. Il più bello è stato quello di aver conosciuto Morricone, per 32 anni - ha raccontato - Abbiamo lavorato e vissuto insieme, ci siamo divertiti, confrontati dialetticamente: l'incontro più bello trasparente e memorabile della mia vita artistica. Chi regala emozioni riceve emozioni. Per questo da tutto il mondo è arrivato non solo cordoglio ma simpatia e affetto".
"La musica vuole dedizione, sacrificio, la nostra totale disponibilità. Le pantofole non le vogliamo, né la vestaglia da camera”, il ricordo invece di Renato Zero, anche lui presente in aula. “Ennio, dovunque sei, Renato ti amerà sempre, piangerà ascoltando le tue note, non lasciarci”.