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Strade blindate a Roma, 200 manifestano in centro: “Il virus è un trucco”. VIDEO

Lazio

Tra i partecipanti “ci sono anche rappresentanti di CasaPound", ha detto uno dei portavoce al megafono, presenti anche esponenti dei 'Gilet arancioni'. La protesta è stata lanciata dal gruppo Facebook “Marcia su Roma”. Al momento sono 70 i soggetti identficati e denunciati

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Attimi di tensione in centro a Roma durante la manifestazione spontanea lanciata sul gruppo Facebook "Marcia su Roma" (LA MANIFESTAZIONE A MILANO). I manifestanti con le braccia alzate si sono avvicinati al cordone delle forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, che gli sbarrava la strada. Una decina di manifestanti ha poi provato a spingere un blindato della polizia. "Fateci passare", hanno urlato. Per disperderli, gli agenti hanno utilizzato lo spray al peperoncino. Al momento sono 70 gli identificati e denunciati per manifestazione non preavvisata. Secondo quanto si è appreso, sono al vaglio anche le sanzioni riguardo il mancato rispetto delle norme anti-Covid: i presenti erano senza mascherina, non rispettavano le distanze antiassembramento e alcuni arrivavano fuori dal Lazio, violando così il divieto di mobilità tra Regioni (DIRETTA - GLI AGGIORNAMENTI A ROMA)

Le proteste

“Qui c'è gente che non mangia. C'è gente che non prende lo stipendio da 4 mesi. Abbiamo fame" dicono i manifestanti, alcuni avvolti nel tricolore, intenzionati a raggiungere Montecitorio. "Ci hanno fatto morire", grida una donna di Bergamo. Tra i partecipanti “ci sono anche rappresentanti di CasaPound", ha detto uno dei portavoce che parla al megafono. Oltre al movimento di estrema destra sono presenti anche esponenti dei 'Gilet arancioni'.

 

La manifestazione a Roma: “Il virus è un trucco”

Sono circa 200 le persone che hanno dato vita alla manifestazione non preavvisata partita dal centro di Roma. I manifestanti hanno raggiunto piazza Venezia con l'intenzione di arrivare a Montecitorio. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine per blindare l'accesso delle strade verso Montecitorio. "Il virus è un trucco per inventare la crisi", hanno urlato i manifestanti che dopo essere stati contenuti dai cordoni della polizia all'inizio di Via del Corso, hanno organizzato un sit-in al centro dell'incrocio. "Al governo vogliamo dire che il virus è un cavallo di Troia, non esiste - spiega ancora - e per questo molti oggi non indossano la mascherina. Ci stanno facendo fallire, Non so quale sia il loro disegno politico, vogliono rifare le regole sociali.‎ Vogliono confinarci e schedarci tutti". "Se siamo qui oggi è perché siamo veramente disperati", hanno detto agli agenti un gruppo di donne di Bergamo arrivate a Roma. "Siamo persone perbene - ha detto una di loro - tu sei mio fratello. Siamo tutti Italiani". "Fateci passare che è la cosa più giusta" ha detto un'altra. Alcuni partecipanti alla protesta hanno inoltre dichiarato: "Rimaniamo qui a oltranza. Occupiamo piazza Venezia e montiamo delle tende". Un manifestante al megafono ha affermato: "Occupiamo questa piazza per il futuro dei nostri figli e per tutto quello che ci hanno levato in questi mesi. Il Governo ci ha tradito".

LeU Lazio: “Fermare rigurgiti fascisti”

"Sarà un caso che gilet arancioni e Casa Pound manifestino lo stesso giorno in contemporanea in diverse città italiane?", scrive in una nota il capogruppo LeU in Consiglio regionale del Lazio, Daniele Ognibene. "C'è qualcuno che vuole il ritorno della strategia della tensione? - aggiunge - A Milano centinaia di persone con i gilet arancioni sono in piazza alimentando odio con idee senza senso, come il ritorno alla lira. A Roma CasaPound soffia sul fuoco della disperazione delle persone. Non so se le due manifestazioni siano legate dietro un unico obiettivo ma è certo che i rigurgiti fascisti vanno fermati sul nascere. Mi sembra una strategia della tensione in salsa populista con personaggi inquietanti come Pappalardo - prosegue Ognibene - In piena emergenza abbiamo subito un'ondata di fake news mai vista prima. Sono aziende, spesso con sede in Russia, che creano notizie false per alimentare l'odio. Sono state lanciate campagne di fake news da parte dei fasciosovranisti contro il Papa. Io vedo un legame tra questi fatti. Le forze democratiche del nostro paese - conclude Ognibene - siano compatte e respingano questi personaggi nella marginalità che meritano e certamente non vanno prese sottogamba. Non è pensabile che non ci sia un coordinamento dietro le diverse manifestazioni con a capo un generale, film purtroppo già visto".