Coronavirus, a Roma riaprono al pubblico le librerie. VIDEO

Lazio

"Proviamo a ripartire. I tempi saranno lunghi per tornare alla normalità ma ci proviamo", racconta un libraio della Capitale 

Riaprono dopo più di un mese di chiusura le libreria a Roma e nel Lazio. "Proviamo a ripartire. I tempi saranno lunghi per tornare alla normalità ma ci proviamo", racconta un libraio della Capitale. Molti, durante lo stop, hanno continuato a vendere grazie a internet. "Noi abbiamo sempre lavorato online contemporaneamente alla libreria, dal 2002 abbiamo un sito internet", dice un'altra libraia.

Le misure anti-coronavirus

Serrande alzate ma con norme rigide a regolare gli accessi dei clienti alle librerie. "Devono entrare con una mascherina o qualcosa a coprire naso e bocca. Se non hanno guanti glieli forniamo noi e, se li hanno, li igienizziamo all'ingresso", spiega un addetto. Il ritardo nella riapertura è stato dovuto proprio alla necessità da parte dei negozianti di rifornirsi di disinfettanti. Negli esercizi più piccoli inoltre è difficile far rispettare le distanze di sicurezza. "Sicuramente faremo entrare un cliente alla volta", dice un libraio. "E' un fatto importante decidere che in mezzo ai beni importanti ci siano anche quelli per la mente, per lo svago, come i libri", sottolinea un addetto.

La situazione delle librerie indipendenti

Intanto prosegue la campagna di mutuo soccorso tra editori e librai #adottaunalibreria, promossa dalle edizioni Eris. "La situazione di crisi e la necessità di aiutarsi a vicenda sono più evidenti che mai - spiegano i librai delle Edizioni Alegre -: il Dpcm del 10 aprile ha dato la possibilità alle librerie di alzare le saracinesche, ma a molte/i è sembrata solo un'operazione di book washing da parte del governo" sottolineano. "Molte/i libraie/i avevano comunque espresso legittime perplessità sulle modalità del decreto e sul mancato sostegno del governo nell'adottare misure precauzionali per la salute e per tamponare le difficoltà economiche. Per le librerie indipendenti, insomma, le difficoltà non sono terminate, così come non è cessato il rischio che a questa crisi sopravvivano solo i pesci grossi del mercato" spiegano. E, anche per questo, dicono, "abbiamo deciso di continuare la campagna lanciata da Eris edizioni, che sta avendo un riscontro e un entusiasmo molto superiori alle nostre aspettative, dimostrando un'efficacia che speriamo sia duratura, e che sta coinvolgendo sempre nuovi editori indipendenti. Riempiremo così di solidarietà e resistenza editoriale anche le date del 25 aprile e del 1 maggio, con nuove librerie con cui sostenerci a vicenda".  

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