Coronavirus Roma, morto agente della scorta del premier Giuseppe Conte

Lazio
Giorgio Guastamacchia (ANSA)

Il Sostituto Commissario della Polizia di Stato era in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L'uomo aveva contratto il virus alcune settimane fa. Conte: "Momento di grande dolore"

Si è spento nelle scorse ore, a Roma, il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giorgio Guastamacchia, 52 anni ad agosto, in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L'uomo è morto in seguito alle complicazioni di una polmonite da coronavirus, che aveva contratto alcune settimane fa e per cui era stato subito ricoverato al Covid Hospital di Tor Vergata e intubato (LA DIRETTA - LA SITUAZIONE NEL LAZIO). Guastamacchia, che lascia la moglie e due figli di 28 e 29 anni, faceva parte della scorta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Il capo della polizia ha espresso sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari, attorno ai quali si stringe la grande famiglia della polizia di Stato.

Policlinico Tor Vergata: "Quadro clinico grave già al suo arrivo"

Giorgio Guastamacchia era arrivato in ospedale "con un quadro clinico di estrema gravità". Lo riferisce la Direzione Generale del Policlinico Tor Vergata: "Abbiamo seguito con fedeltà le linee guida scientifiche adottate per il trattamento del Covid-19, fino al grado più elevato ricorrendo al trattamento extra corporeo, Ecmo, per tentare fino all'ultimo di recuperarlo. Purtroppo, nonostante questo, il risultato, sperato, in termine di sopravvivenza, non è stato raggiunto".
Il Policlinico esprime "profondo cordoglio e vicinanza alla Famiglia ed alla Polizia di Stato che svolge ogni giorno, con dedizione, il proprio lavoro al servizio di tutti noi".

D'Amato: "E' stato fatto di tutto per salvarlo"

"E' stato fatto di tutto per salvarlo, esprimiamo un profondo cordoglio del Sistema sanitario regionale". Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, nel bollettino di oggi della Regione, agiungendo: "E' atteso nel pomeriggio l'arrivo di un paziente in terapia intensiva da Bergamo al Covid Center del Campus Bio-Medico - ha detto D'Amato - e confermiamo la disponibilità di un posto di terapia intensiva ogni giorno a disposizione della rete nazionale".

Conte: "Rimarrà in me il suo ricordo indelebile"

Giuseppe Conte, parlando di Guastamacchia, afferma: "Per tutti noi che l'abbiamo conosciuto, per i colleghi del servizio di protezione, per i dipendenti della Presidenza del Consiglio, è un momento di grande dolore. Rimarrà in me indelebile il ricordo della sua dedizione professionale, dei suoi gesti generosi, dei suoi sorrisi ravvivati da un chiaro filo di ironia". 

Chi era Giorgio Guastamacchia

Giorgio Guastamacchia si era arruolato in Polizia nel 1988 ed era in servizio all'Ispettorato di Palazzo Chigi dal 2016, dopo aver lavorato per circa 15 anni al Viminale. Era nella scorta dell'attuale premier, ma lo stesso servizio lo aveva svolto per altri Presidenti del Consiglio, come Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. "Poliziotto esemplare", lo ricorda proprio l'ex premier e oggi commissario Ue all'Economia. "Un signor professionista: garantiva la sicurezza, in un ruolo delicato, con il sorriso sulle labbra e con una dedizione straordinaria", è invece il ricordo di Matteo Renzi. Parole di cordoglio arrivano anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il quale afferma che le scorte "sono uomini e donne con cui condividi gran parte della tua giornata. Al sostituto commissario Guastamacchia va il mio grazie e un grande abbraccio alla sua famiglia". Un cordoglio "bipartisan", con messaggi arrivati da tanti, come Riccardo Fraccaro, Mariastella Gelmini, Antonio Tajani, Clemente Mastella, Fabio Rampelli, Achille Variati.

Sindacato di polizia: "Cordoglio e vicinanza alla famiglia"

Fabio Conestà, segretario generale del sindacato di polizia (Mosap), scrive: ''Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Giorgio Guastamacchia e siamo vicini a tutti i colleghi che sono in prima linea a fronteggiare questa emergenza, in primis a coloro che ancora sono in condizioni critiche colpite dal virus. Voglio inoltre esprimere la nostra vicinanza anche alle famiglie dei colleghi sottoposti a terapia perché ci rendiamo conto di quanta ansia e frustrazione stanno avendo nell'attesa di una guarigione''. Colleghi, ricorda Conestà, ''che sono stati in prima linea a far rispettare la legge e in particolare i decreti contro questo coronavirus e conseguentemente dare sicurezza ai territori''.

Le parole del sottosegretario all'Interno

"Sono vicino al Corpo della Polizia di Stato che ancora una volta paga duramente la propria missione di servizio alla comunità sulla quale vigila giorno e notte. Alla sua famiglia e all'intero Corpo della Polizia di Stato desidero inviare il mio cordoglio e la totale vicinanza in queste ore buie". Lo scrive il sottosegretario all'Interno, Achille Variati.

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