Paolo Pirino, accusato di concorso in omicidio per la morte del 24enne, non sapeva che Valerio Del Grosso, l’altro fermato, avesse una pistola
Non sapeva che Valerio Del Grosso avesse con sé una pistola, era lì solo per mettere a segno una rapina e non voleva uccidere nessuno. E' quanto avrebbe detto oggi Paolo Pirino, il 21enne accusato di concorso in omicidio per la morte di Luca Sacchi, durante l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al Gip. Inizialmente il ragazzo si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma poi ha rilasciato una dichiarazione spontanea.
L'omicidio
Paolo Pirino e Valerio Del Grosso sono accusati di aver ucciso a Roma il 24enne Luca Sacchi con un colpo di pistola alla testa (LA RICOSTRUZIONE - IL RACCONTO DELLA FIDANZATA - IL LUOGO DELLA RAPINA - LA POLEMICA TRA CONTE E SALVINI). L’aggressione è avvenuta fuori da un pub la notte del 23 ottobre e il ragazzo è deceduto l’indomani per le gravi ferite riportate. Nei confronti dei due 21enni il pm contesta i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Si indaga sul movente del delitto: in un primo momento si è parlato di una rapina finita in tragedia, ma potrebbero esserci anche delle questioni di droga, anche se la fidanzata della vittima, presente al momento del fatto, ha affermato "La droga? Non c'entra niente. Luca era lì per guardare il fratellino piccolo che si trovava nel pub".