Stefano Patuanelli, chi è il nuovo ministro dello Sviluppo Economico

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Militante del M5s della prima ora, presidente del gruppo dei pentastellati al Senato, è ingegnere edile. Dal 2011 al 2016 è stato consigliere comunale a Trieste, la sua città di origine. Il suo debutto in Parlamento risale alle elezioni del marzo 2018

Militante del M5s della prima ora, presidente del gruppo dei pentastellati al Senato, Stefano Patuanelli è il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico nel governo guidato da Giuseppe Conte e sostenuto dall’alleanza M5s-Pd. (TUTTI I MINISTRI DEL CONTE-BIS

L’inizio della militanza nel M5s

Patuanelli, classe 1974, è un ingegnere edile. Ha la passione dello sport, in particolare pallacanestro e atletica, e suona anche il pianoforte, da autodidatta. Tutti hobby che, come prevedibile, ha finito con il trascurare da quando anni fa ha iniziato la sua militanza nei 5S con i primi gruppi "Amici di Beppe Grillo". Dal 2011 al 2016 è poi stato consigliere comunale a Trieste, la sua città di origine. Sposato, ha tre figli. 

L’attenzione alle opere pubbliche

Come fa sapere lui stesso sulla sua pagina Facebook, presta particolare attenzione alle opere pubbliche. E a questo proposito, uno dei suoi campi d'azione è proprio quello della sicurezza nei cantieri: "Ho potuto verificare direttamente le enormi problematiche che ancora sussistono", confessa. È quindi esperto di appalti e ha già fatto sapere che a suo giudizio il codice, dopo un anno e mezzo di applicazione, mostra "alcune criticità che andranno superate". È stato consigliere e tesoriere dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Trieste dal 2009 al 2011.

L’impegno in Parlamento 

Il suo debutto in Parlamento risale alle elezioni del marzo 2018: viene eletto Senatore nella circoscrizione Friuli-Venezia Giulia e da giugno viene nominato il Presidente del gruppo MoVimento 5 Stelle a Palazzo Madama. Pare che, fedelissimo a Di Maio, il suo contributo sia stato decisivo nella trattativa con il Pd. Molto stimato anche da Davide Casaleggio, nei mesi scorsi sembrava che dovesse sostituire Danilo Toninelli alle Infrastrutture. Ed invece ora gli è toccato il Mise.

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