Scuola, cosa prevede il contratto di governo Lega-M5s

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Tra i temi che l'esecutivo gialloverde intende affrontare il precariato dei docenti e la dispersione scolastica. Previsti anche asili nido gratis ma solo per le famiglie italiane e videocamere contro il bullismo

Il punto 22 del contratto di governo Lega-M5s (IL TESTO), detto anche “contratto del cambiamento”, firmato lo scorso 18 maggio dai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, è interamente dedicato alla scuola e prevede una serie di iniziative per il superamento della riforma della “Buona Scuola” del governo Renzi, definita “insufficiente e inadeguata”. Il governo gialloverde invoca un "necessario cambio di rotta, intervenendo sul fenomeno delle cosiddette 'classi pollaio', dell’edilizia scolastica, delle graduatorie e titoli per l’insegnamento". Anche se alcuni di questi temi come quello delle aule sovraffollate, nel contratto Lega-M5s, vengono soltanto sfiorati. Si legge nel contratto: “La scuola italiana ha vissuto in questi anni momenti di grave difficoltà. Dopo le politiche dei tagli lineari e del risparmio, l’istruzione deve tornare al centro del nostro sistema Paese”.

Ripartire dai docenti

Per Lega e M5s occorre ripartire dai docenti con particolare attenzione alla questione dei diplomati magistrali e, in generale, al problema del precariato nella scuola dell’infanzia e nella primaria.  Prevista una revisione del sistema di reclutamento degli insegnanti per evitare un cronico precariato e assicurare un efficace sistema di formazione. Per arrestate il fenomeno degli insegnanti lontani da casa, Lega e M5S promettono l’introduzione di “nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio, affrontando all’origine il problema dei trasferimenti (ormai a livelli record), che non consentono un’adeguata continuità didattica”. In programma anche uno stop alla “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente scolastico, considerato “un altro dei fallimenti della cosiddetta Buona Scuola”.

Limitare la dispersione scolastica

Nei piani del governo giallo verde anche provvedimenti in grado di limitare la dispersione scolastica che in alcune regioni, soprattutto al Sud, raggiunge percentuali altissime. “Una scuola che funzioni realmente - si legge ancora nel contratto - ha bisogno di strumenti efficaci che assicurino e garantiscano l’inclusione per tutti gli alunni, con maggiore attenzione a coloro che presentano disabilità più o meno gravi, ai quali va garantito lo stesso insegnante per l’intero ciclo”. Nel contratto si fa Classi pollaio”, edilizia scolastica, graduatorie e titoli per l’insegnamento sono alcuni dei temi che l’esecutivo giallo verde intende affrontare

Studenti e docenti al passo coi tempi

Lega e M5s ritengono importante che studenti e docenti rimangano al passo con le evoluzioni culturali e scientifiche. Si torna dunque agli insegnanti ai quali viene promessa una formazione continua. “Intendiamo garantire - continua il contratto del cambiamento - la presenza all’interno delle nostre scuole di docenti preparati ai processi educativi e formativi specifici, assicurando loro la possibilità di implementare adeguate competenze nella gestione degli alunni con disabilità e difficoltà di apprendimento”.

Bocciata l’alternanza scuola-lavoro

Di Maio e Conte bocciano infine l’alternanza scuola-lavoro. “Quello che avrebbe dovuto rappresentare un efficace strumento di formazione dello studente si è presto trasformato in un sistema inefficace, con studenti impegnati in attività che nulla hanno a che fare con l’apprendimento. Uno strumento così delicato che non preveda alcun controllo né sulla qualità delle attività svolte né sull’attitudine che queste hanno con il ciclo di studi dello studente, non può che considerarsi dannoso.

Asili nido gratuiti e videocamere contro il bullismo

Di scuola si parla anche in altre parti del contratto di governo Lega-M5s. Nelle “Politiche per la famiglia e natalità” si fa riferimento al “sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita” ma solo  “a favore delle famiglie italiane”. Alla voce “Sicurezza, legalità e forze dell’ordine” è previsto anche l'inserimento di videocamere nelle scuole per contrastare il fenomeno del bullismo.

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