
Nato il 9 agosto 1939 in una famiglia di nove figli, si è laureato in Giurisprudenza e si è specializzato alla London School of Economics. È stato due volte presidente del Consiglio ed è considerato il fondatore del centro-sinistra italiano

Romano Prodi è un politico, economista, accademico e dirigente pubblico. È stato per due volte presidente del Consiglio italiano ed è considerato il fondatore del centro-sinistra: a lui si deve la nascita dell’Ulivo e del successivo Partito Democratico. È soprannominato "Il Professore" per via della sua lunga carriera accademica
Presidenti del Consiglio: l'elenco completo
Nato a Scandiano (Reggio Emilia) il 9 agosto del 1939, è l'ottavo dei nove figli di Mario Prodi, un ingegnere proveniente da una famiglia contadina, e di Enrica, maestra elementare. La famiglia è composta da sette fratelli e da due sorelle: la maggior parte dei fratelli sono, o sono stati, docenti universitari
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Dopo la maturità classica al Liceo Ariosto di Reggio Emilia, ha studiato all’Università Cattolica di Milano, dove si è laureato cum laude nel 1961 in Giurisprudenza, discutendo una tesi sul protezionismo nello sviluppo dell’industria italiana
Le funzioni del presidente del Consiglio
Si è specializzato alla London School of Economics, sotto la supervisione del prof. Basil Yamey, titolare della cattedra di Industrial Economics. Nella foto: Prodi con Leopoldo Pirelli
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La sua carriera accademica ha avuto inizio alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna dove ha lavorato come assistente (1963), professore incaricato (1966) e infine ordinario (1971-1999) di Economia e Politica industriale. Nella foto: con Mario Monti e Gianni Agnelli
Presidenti del Consiglio: l'elenco completo
È stato visiting professor alla Harvard University e allo Stanford Research Institute e ha insegnato al Johns Hopkins University - SAIS - Bologna Center
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Nel 1969 ha sposato Flavia Franzoni (nella foto), a quel tempo studentessa, in seguito divenuta economista e docente universitaria. Hanno due figli: Giorgio e Antonio
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La celebrazione del suo matrimonio è stata presieduta dall'allora sacerdote (e poi cardinale) Camillo Ruini (nella foto)
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Nella foto: Prodi e la moglie con i due figli. La coppia ha ora sei nipoti: Chiara, Benedetta, Maddalena, Davide e Giacomo. Tommaso, figlio di Antonio ed Elisabetta, è arrivato il 22 ottobre 2011
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All’insegnamento universitario Prodi ha unito un’intensa attività di ricerca che, in una prima fase, si è indirizzata verso due temi divenuti poi classici negli studi di Economia industriale: lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei distretti industriali e la politica antitrust. Nella foto: un'assemblea ad Assolombarda nel 1979
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Nella letteratura internazionale, il suo nome figura accanto a quelli di Giacomo Becattini, Franco Momigliano e Paolo Sylos Labini, fra i fondatori della “Scuola italiana di Economia Industriale”. Nella foto: con Papa Giovanni Paolo II, nel 1983
Le funzioni del presidente del Consiglio
Gli interessi di ricerca di Prodi si sono poi ampliati, fino a includere lo studio delle relazioni fra Stato e Mercato; le politiche di privatizzazione; il ruolo centrale giocato dai sistemi scolastici nella promozione dello sviluppo economico e della coesione sociale; il processo di integrazione europea e, all’indomani del crollo del Muro di Berlino, la dinamica dei diversi “modelli di capitalismo”
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I volumi "Il capitalismo ben temperato" del 1995 (raccolta di saggi pubblicati sulle pagine della rivista “il Mulino”), e "Un’idea dell’Europa" (1999) offrono una sintesi delle riflessioni in tutti questi campi. Nella foto: con Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Goria, 1987
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Dal 1974 al 1978 Prodi ha presieduto la Società Editrice "Il Mulino". Nel 1981 ha fondato "Nomisma", una delle principali società italiane di studi economici, e fino al 1995 ne ha presieduto il Comitato scientifico. Nella foto: Prodi e Giulio Andreotti
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Il Professore ha scritto editoriali per alcuni dei principali quotidiani italiani, quali L’Avvenire d’Italia, Il Resto del Carlino, Il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore. Nella foto: con Indro Montanelli
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Per molti anni ha diretto l’Industria, rivista di economia e politica industriale. Nella foto: Umberto Eco e Prodi durante la presentazione di un libro di quest'ultimo, nel 1992
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Nel 1992 ha condotto su Rai1 il programma televisivo "Il tempo delle scelte", una serie di sei lezioni di economia. Nella foto: Prodi con la moglie Flavia
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Dal novembre 1978 al marzo 1979, Romano Prodi è stato Ministro dell’Industria del governo Andreotti. Nella foto: con Sergio Cofferati
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Dal novembre 1982 all’ottobre 1989, è stato presidente dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale (Iri). Sotto la sua presidenza, l’Istituto ha attraversato una fase di profondo risanamento, impostando anche il processo di trasformazione e preparando le imprese alla privatizzazione. Nella foto: Prodi e Massimo D'Alema
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Richiamato alla guida dell’Iri nel maggio 1993, Prodi ha condotto in porto la privatizzazione di importanti aziende, quali il Credito Italiano e la Banca Commerciale Italiana. Nella foto: il Professore con Fidel Castro
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Prodi si è affacciato per la prima volta alla politica nel 1963, venendo eletto consigliere comunale a Reggio Emilia per la Democrazia Cristiana, ma dopo poco tempo lasciò per le difficoltà a conciliare l'impegno amministrativo con quello accademico. Nella foto: Prodi e Ciriaco De Mita nel 1991
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Nel febbraio 1995 Prodi ha fondato la coalizione dell'Ulivo, che lo ha designato come suo candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione delle elezioni politiche. In foto: con Walter Veltroni nel 1996
Primarie Pd, la storia dei risultati dal 2007 al 2018Le elezioni dell’aprile del 1996 hanno visto l'Ulivo prevalere sulla coalizione di centro-destra e portare dunque alla nascita del primo governo Prodi

Nel maggio 1996, infatti, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha affidato a Prodi l’incarico di formare il nuovo Governo. Nella foto: il giuramento del 1996 di Giorgio Napolitano come ministro dell'Interno
Il governo Prodi ha avuto una composizione ulivista e d'indipendenti, e si è avvalsa di un appoggio esterno da parte di Rifondazione Comunista

Ottenuta la fiducia delle Camere, il governo Prodi è rimasto in carica sino all’ottobre 1998, conseguendo l’obiettivo di portare l’Italia nel gruppo di testa dei Paesi aderenti all’Euro. Nella foto: Prodi durante la campagna elettorale del 1996

Nella foto: Prodi con Yasser Arafat, Walter Veltroni e Antonio Bassolino nel 1996

Nel marzo 1999, il Consiglio europeo ha designato Romano Prodi Presidente della Commissione europea di Bruxelles, designazione confermata nel settembre 1999 dal voto di fiducia del Parlamento europeo
Tutte le notizie sulla Commissione europea
Nei cinque anni della sua presidenza, la Commissione Europea è stata protagonista di alcune delle scelte storiche dell’Ue, come l’introduzione dell’euro e l’allargamento dell’Unione a 25 Paesi. Nella foto: con Sergio Mattarella, nel 1996

Ritornato nel 2005 alla politica italiana è stato indicato alla guida della coalizione di centrosinistra dalle Primarie dell’ottobre 2005 nelle quali ha ottenuto 3.182.686 voti su 4.311.149 elettori, pari al 74,1%. Nella foto: il movimento de I Democratici, fondato nel 1999

Prodi è stato nuovamente capolista dell’Ulivo alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006, vinte con uno scarto inferiore ai 25.000 voti

Ricevuto l’incarico di formare il Governo della Repubblica dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, Prodi ha guidato l’esecutivo dal 17 maggio 2006 fino all’8 maggio 2008. Nella foto: il giuramento del 2006

Dal 17 gennaio al 6 febbraio 2008 ha ricoperto anche la carica di ministro della Giustizia ad interim

Già fondatore e leader dell’Ulivo, dal 23 maggio 2007 è stato anche presidente del Comitato nazionale per il Partito Democratico. Nella foto: con Veltroni durante l'Assemblea Costituente del Pd nel 2007

Prodi è stato Presidente dell’Assemblea Costituente Nazionale del Partito Democratico, dal 14 aprile 2007 al 16 aprile 2008. Nella foto: le elezioni del 2008
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Dal 12 settembre 2008 al 31 gennaio 2014, Prodi ha inoltre presieduto il Gruppo di lavoro Onu-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa

Ma nonostante gli impegni politici, non ha mai interrotto quelli accademici: dal febbraio 2009 Prodi è Professor at-large alla Brown University negli Usa. Nella foto: Prodi con Giorgio Napolitano e Giuliano Amato nel 2012

Dal 2010 è inoltre Professore alla Ceibs (China Europe International Business School) di Shanghai

Infine, dal 2017 è membro dell’Academy of Arts and Sciences (Cambridge, Massachusetts, Usa)
Nel corso della sua carriera accademica e istituzionale, Prodi ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra i più importanti ci sono quello di membro onorario della London School of Economics (1989), quello di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (1993) e la Gran Croce nell’Ordine della Legione d’Onore (Francia, 2014). Ha inoltre ricevuto 39 riconoscimenti accademici Honoris Causa
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