La Calabria fra problemi antichi e passi in avanti

La Calabria arriva alle elezioni regionali anticipate con alcuni passi avanti fatti negli ultimi anni riguardo ai macro-problemi strutturali ma ancora una serie di difficoltà molto sentite dalla popolazione specie riguardo alla sanità e alla carenza di infrastrutture, con sullo sfondo il grande tema del Ponte sullo Stretto. E una crescita economica che fatica considerando anche i temi dello spopolamento e della criminalità e del sommerso. Una regione che risulta fra le più povere d'Europa 1.838.568 abitanti si distribuiscono per un territorio vasto e dove non mancano aree non semplici da raggiungere per una storica carenza infrastrutturale. Il segnale di spopolamento costante è reso evidente anche dalle ultime cifre riportate dall'Istat: - 6.421 abitanti al 1° gennaio 2025 rispetto alla stessa data dell'anno precedente. Fra un pil che cresce poco e un'occupazione specie giovanile che aumenta meno sia del livello nazionale che rispetto al resto del mezzogiorno, c'è qualche dato incoraggiante rispetto all'esportazione in particolare nel comparto agroalimentare ma di fatto la Calabria - secondo l'ultimo rapporto Eurostat - risulta ancora la seconda regione Ue, dopo la Guyana Francese, per rischio povertà, al 48,8%. Il grande tema della sanità Uno dei temi più sentiti dalla popolazione è quello della sanità, commissariata negli ultimi 15 anni. Ci sono 23 ospedali, con 24 punti di pronto soccorso di diversa classificazione, 90 ambulanze pubbliche e circa 30 del volontariato, 40 automediche, 4 elicotteri. E 3 ospedali in costruzione: quello della Sibaritide, quasi pronto, quello di Vibo Valentia, coi lavori che vanno avanti alacremente ma ci vorrà ancora non poco tempo, quello di Palmi, cantiere appena partito. Ultima in classifica in Italia per livello di prestazioni sanitarie la Calabria solo di recente ha invertito la tendenza con un notevole passo avanti sui Livelli essenziali di Assistenza, mettendo in campo una serie di miglioramenti certificati anche dal ministero della Salute, fra cui quello nel sistema di prenotazione per ridurre le liste d'attesa. Un grosso problema della sanità Calabrese resta però quello della carenza di organico, risolta in parte con l'arrivo di circa 450 medici cubani, che verranno prorogati almeno fino al 2027. E', comunque, una soluzione temporanea. Il commissario straordinario dell'"Azienda Zero" calabrese Gandolfo Miserendino spiega come si sia fatto un importante lavoro insieme alle Università per incentivare anche con borse di studio i percorsi nel settore sanitario però è evidente che ci vorranno anni di formazione, e anni perché si inverta la tendenza degli studenti di medicina ad andare fuori dalla Regione, e fuori restare. Certo, l'aver fatto partire il meccanismo è qualcosa, così come l'impulso ai cantieri e l'impegno nella gestione di problemi che arrivano da decenni di malagestione. Ma i problemi della sanità si intersecano ancora con quelli infrastrutturali, che portano in alcuni casi alla difficoltà di raggiungere i piccoli centri, con ritardi nei soccorsi che vengono denunciati dalle associazioni dei cittadini. Le infrastrutture fra carenze gravi e crescite importanti Parlando di infrastrutture, la rete ferroviaria calabrese è in gran parte ancora a binario unico, non è del tutto elettrificata e non c'è l'alta velocità. A crescere invece è il settore aeroportuale, con quello del numero di turisti. In Calabria ci sono 3 aeroporti: Lamezia Terme, scalo principale e hub internazionale che si presenta rinnovato di recente, Reggio Calabria, con anche voli internazionali ma evidenti necessità di miglioramento dello scalo , Crotone, piccolo aeroporto che però ha da poco anche un collegamento con l'estero. E il traffico aeroportuale è uno dei settori che migliorano in Calabria, con una forte crescita del +26% nel 2025 rispetto al 2024. Il porto di Gioia Tauro, primo in Italia per movimentazione container e in pole position in Europa, è in forte crescita: +10% nel 2024 rispetto all'anno precedente. L'altro lato della medaglia è che resta anche un crocevia del traffico internazionale di droga. Il progetto del Ponte sullo Stretto - costo stimato 13,5 miliardi, 152 espropri con ristori a Villa San Giovanni avrà uno sviluppo nei prossimi anni ma intanto - per quanto argomento rimasto sullo sfondo della campagna elettorale - nel territorio è fonte di accesa discussione fra chi ci vede una enorme opportunità e chi un'enorme disgrazia. La Calabria fronteggia problemi antichi e guarda al futuro con gli occhi di una popolazione sempre più anziana, cercando una via per invertire la tendenza.

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La Calabria fra problemi antichi e passi in avanti

Jana Gagliardi