Governo, dalla cittadinanza ai centri in Albania: i decreti approvati dal Cdm

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Introduzione

Nella riunione del Consiglio dei ministri via libera ad alcuni provvedimenti che toccano diversi temi: dall'immigrazione alla riforma dei test d'ingresso a Medicina, dalla scuola alla proroga dell'obbligo delle polizze catastrofali per le piccole e medie imprese.

Quello che devi sapere

Centri migranti in Albania

  • Il Cdm è stato convocato, fra le altre cose, per affrontare "disposizioni urgenti in tema di contrasto all'immigrazione irregolare". Dopo settimane di limature, è approdato sul tavolo del governo il nuovo decreto legge sull'Albania che prosegue sulla linea di trasformazione delle strutture in Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr).

Per approfondire: Il nuovo piano europeo per i rimpatri divide l’Italia: le reazioni

Centri migranti in Albania

I centri in Albania

  • "Abbiamo approvato un decreto legge molto semplice, composto da un solo articolo, al netto del secondo che disciplina l'entrata in vigore, che preciso e specifico interviene sulla legge di ratifica e non sul contenuto del protocollo, e lo fa di fatto rendendo possibile utilizzare la struttura già esistente nel centro di Gjader del Cpr per le persone che vengono trasferite dall'Italia e non come prevedeva la legge di ratifica solo per quelle che venivano salvate in operazioni di soccorso in mare", ha spiegato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Cdm illustrando il nuovo dl Albania

Confermata la lista dei Paesi sicuri

  • Per il 2025 sono confermati Paesi di origine sicuri quelli indicati nel decreto legge del 23 ottobre 2024, ossia Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. Lo riferisce il comunicato di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, che ha approvato la "Relazione annuale" sui Paesi sicuri (relativamente alla valutazione delle domande di protezione internazionale e ai rimpatri)

La norma sulla cittadinanza

  • Arriva anche una stretta del governo sulle richieste di cittadinanza che arrivano dall’estero per ius sanguinis, ovvero da discendenti di cittadini italiani. "Il decreto-legge approvato oggi prevede che gli italo-discendenti nati all’estero saranno automaticamente cittadini solo per due generazioni: solo chi ha almeno un genitore o un nonno nato in Italia sarà cittadino dalla nascita", spiega il ministero degli Esteri in una nota. Poi "con un primo disegno di legge (sempre approvato oggi) si introducono ulteriori e più approfondite modifiche sostanziali alla legge sulla cittadinanza. Si impone innanzitutto ai cittadini nati e residenti all’estero di mantenere nel tempo legami reali con il nostro Paese, esercitando i diritti e i doveri del cittadino almeno una volta ogni venticinque anni".

Per approfondire: Cittadinanza italiana e ius sanguinis, cosa cambia con la stretta del Governo? I requisiti

L'accesso a Medicina

  • "Il tabù del numero chiuso è stato infranto", ha detto la ministra dell'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, dopo il via libera al primo dlgs attuativo della riforma dell'accesso a Medicina. Con la riforma di accesso a Medicina "gli studenti saranno formati all'interno dell'università, gratuitamente durante le lezioni, e dovranno affrontare un esame finale al termine del semestre. Un esame e non un test". La ministra ha spiegato che si tratta quindi di un "semestre caratterizzante in cui si formano gli studenti all'esito dei quali si avranno 2 sessioni di esami di profitto per dire chi entrerà poi al corso di laurea". Così, ha aggiunto ancora, "eliminiamo lo squallido mercato della formazione privata sui test, che non formava sui contenuti ma formava su domande di test, a volte nemmeno esistenti"

Riforma delle amministrazioni straordinarie e degli enti cooperativi

  • "In questi due anni abbiamo già cancellato oltre 30mila cooperative che non avevano nemmeno depositati i bilanci. Questo a beneficio delle cooperative vere e che operano", ha nnunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nella conferenza stampa al termine del Cdm che ha dato il via libera al disegno di legge delega sulla riforma delle amministrazioni straordinarie e degli enti cooperativi e mutualistici, sottolineando che "taglieremo tutto il sottobosco che ha operato in questi anni"

Proroga per le polizze catastrofali

  • Arriva anche la proroga dell'obbligo per le piccole e medie imprese di dotarsi di polizza anticatastrofale. Il rinvio deciso dal Cdm, a quanto si apprende, sarà differenziato a seconda della dimensione delle imprese. Il termine è differito al 1° ottobre 2025 per le medie imprese e al 1° gennaio 2026 per le piccole e micro imprese. Rimane invece fermo al 1° aprile il termine per le grandi imprese, per le quali non scatteranno però le sanzioni: per ulteriori 90 giorni non si terrà infatti conto dell'eventuale inadempimento dell'obbligo di assicurazione nell'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali

Decreto scuola: stretta sui diplomifici

  • Il Consiglio dei ministri ha approvato inoltre il decreto-legge Pnrr con una serie di misure strategiche per la scuola. Il decreto prevede, per contrastare il fenomeno dei diplomifici che in un anno ha fatto registrare un incremento delle revoche della parità del 10%, il divieto di costituire più di una classe quinta collaterale, l'impossibilità per le scuole di avviare le iscrizioni prima di essere autorizzate, l'obbligo dell'adozione del registro elettronico. Si prevede, inoltre, che lo studente possa sostenere, nello stesso anno scolastico, gli esami di idoneità al massimo per i due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l'ammissione per effetto di scrutinio finale. "Stiamo tutelando i nostri giovani e assicurando che i diplomi rilasciati dalle scuole siano sinonimo di reale preparazione e competenza. Vogliamo una scuola seria, una scuola dove i diplomi non si regalano, che sia all'altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani", ha commentato il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara

Decreto scuola: prof idonei in graduatorie fino al 30% dei posti

  • Il decreto sulla scuola inoltre introduce una riforma del sistema di reclutamento dei docenti previsto dal Pnrr, dopo un confronto con la Commissione europea sulla base dell'analisi dei primi due anni di applicazione del nuovo sistema. La riforma consente di utilizzare i candidati idonei dei concorsi Pnrr per coprire le cattedre rimaste vacanti, integrando le graduatorie con i docenti che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo nelle prove concorsuali, fino a coprire il 30% dei posti banditi. "Compiamo un passo decisivo per garantire la copertura completa delle cattedre con docenti competenti e stabili. La nostra azione mira, infatti, a ridurre al minimo il ricorso alle supplenze, aumentando al contempo la stabilità del sistema scolastico. I docenti idonei, che hanno superato i concorsi ma non hanno ottenuto il ruolo, ora potranno finalmente avere un'opportunità concreta di entrare in servizio, anche in regioni con forte carenza di personale", ha commentato Valditara. Si prevede, inoltre, l'anticipazione dei tempi per la sottoscrizione dei contratti di lavoro, che avverrà prima della presa di servizio, permettendo di rendere disponibili i posti non assegnati già nell'anno scolastico in corso. Un ulteriore passo è l'istituzione di un elenco generale per la copertura delle cattedre vacanti, al quale potranno accedere tutti i docenti che hanno superato un concorso dal 2020, oltre agli idonei dei concorsi Pnrr oltre la quota del 30%, con la possibilità di essere immessi in ruolo anche in regioni diverse da quella di svolgimento del concorso

Decreto scuola: altri 820milioni per il Piano asili nido

  • Arrivano altri 820 milioni di euro per il nuovo piano per asili nido, che derivano dal riconoscimento, da parte della Commissione europea, dei maggiori costi sostenuti dallo Stato italiano a fronte dell'incremento dei prezzi di realizzazione delle opere e in ragione del mantenimento dei medesimi target iniziali

Le altre misure del Decreto scuola

  • Con il Decreto scuola inoltre viene incrementata di 1 milione di euro, per l'anno in corso, e di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2026 e 2027, la dotazione dello stanziamento attualmente disponibile per la fornitura, gratuita o semigratuita, dei libri di testo a favore degli alunni più disagiati
  • È stata autorizzata la spesa di un milione di euro per l'ampliamento dell'offerta formativa degli Its connessa ai processi di internazionalizzazione relativi al Piano Mattei
  • Un milione di euro, infine, andrà al bilancio del ministero dell'Istruzione e del Merito per la definizione di percorsi di formazione e informazione destinati ai docenti in materia di prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile

Approvata l'indizione dei 5 referendum per l'8 e 9 giugno

  • Il Consiglio dei ministri ha approvato cinque schemi di decreto da sottoporre al Presidente della Repubblica per la indizione, nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, di altrettanti referendum popolari abrogativi, aventi le seguenti denominazioni: - "Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione"; - "Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale"; - "Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi"; - "Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione"; - "Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana".

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