Dal tutor al voto in condotta: 10 interventi del Ministero dell'Istruzione in 2 anni

Politica

Introduzione

Due anni di governo: le 10 principali azioni intraprese dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. Tra le iniziative più rilevanti spiccano l'introduzione delle figure dei tutor e degli orientatori, pensate per supportare gli studenti nel loro percorso formativo e favorire una scelta più consapevole per il futuro. Si prosegue con la riforma della formazione tecnico-professionale, volta a modernizzare e rafforzare questo settore per rispondere meglio alle esigenze del mercato del lavoro. 

Quello che devi sapere

Le figure dei tutor

In due anni di governo, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha messo in campo 10 azioni principali per innovare e migliorare il sistema educativo italiano. Tra le iniziative più significative vi è l'introduzione delle figure dei tutor e degli orientatori, pensate per offrire un supporto personalizzato agli studenti durante il loro percorso formativo. Questi professionisti hanno il compito di aiutare i giovani a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e a fare scelte più informate e ponderate, sia in ambito scolastico che in quello lavorativo. In un contesto educativo sempre più complesso, il ruolo dei tutor e degli orientatori è cruciale per favorire l'inclusione, prevenire l'abbandono scolastico e facilitare la transizione verso il mondo del lavoro o dell'istruzione superiore.

La formazione tecnico-professionale

Un altro intervento chiave è stato la riforma della formazione tecnico-professionale, con l'obiettivo di rendere questo settore più moderno e adeguato alle esigenze del mercato del lavoro contemporaneo. Questa riforma ha puntato a rafforzare il legame tra scuola e impresa, promuovendo percorsi di studio più pratici e orientati alle competenze richieste dalle aziende. In particolare, sono state introdotte nuove opportunità di apprendistato e tirocini formativi, che permettono agli studenti di acquisire esperienza sul campo già durante il periodo scolastico. L’obiettivo di lungo termine è quello di formare una forza lavoro più qualificata e preparata ad affrontare le sfide tecnologiche e produttive del futuro, garantendo così una maggiore occupabilità ai giovani diplomati e contribuendo alla crescita del sistema economico italiano.

Il progetto "Made in Italy"

Tra le innovazioni più significative introdotte dal Ministero dell'Istruzione, spicca il nuovo "Liceo del Made in Italy", un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane nei settori culturale, artigianale e produttivo. Questo percorso di studi è stato pensato per formare una nuova generazione di studenti in grado di comprendere e promuovere l'unicità del patrimonio italiano, dalle tradizioni artigianali alle industrie di punta, integrando competenze umanistiche, artistiche e tecniche. Il liceo punta a rafforzare l'identità culturale italiana, promuovendo un legame più stretto tra formazione e mondo produttivo, così da preparare i giovani a svolgere un ruolo attivo nella promozione e nella salvaguardia delle eccellenze italiane.

Il personale scolastico

Al terzo punto troviamo gli aumenti salariali destinati al personale scolastico, una misura prevista negli ultimi contratti già sottoscritti e che si estenderà ulteriormente nel prossimo contratto ancora in fase di definizione. Questi incrementi retributivi rappresentano un passo importante verso il riconoscimento del ruolo centrale che insegnanti e personale ATA svolgono all'interno del sistema educativo. Gli aumenti mirano non solo a migliorare le condizioni economiche di chi lavora nel settore, ma anche a incentivare la motivazione e la qualità del lavoro quotidiano nelle scuole. Il nuovo contratto in fase di negoziazione promette di consolidare ulteriormente questo percorso, con l'obiettivo di adeguare gli stipendi alle esigenze attuali e di offrire maggiore attrattività alla professione docente, contribuendo così a rendere il settore scolastico più competitivo e sostenibile nel lungo periodo.

I concorsi

Sono stati inoltre riattivati i concorsi nel settore scolastico. Tra questi, i concorsi ordinari per il reclutamento di 44.654 docenti di tutti gli ordini di scuola, con le immissioni in ruolo avviate ad agosto 2023 e destinate a concludersi entro dicembre 2024. Si è anche svolto il primo concorso per il reclutamento di 1.740 docenti di educazione motoria nella scuola primaria, con le assunzioni completate lo scorso agosto. Inoltre, sono stati banditi due concorsi per il reclutamento di dirigenti scolastici per un totale di 979 posti, uno dei quali già concluso e l'altro in corso di svolgimento. Sono stati poi indetti due concorsi per l'insegnamento della religione cattolica, per un totale di 6.428 posti. 

Il "Piano sperimentale di welfare"

Parallelamente, è stato lanciato un ambizioso "Piano sperimentale di welfare", che prevede la sottoscrizione di accordi con numerosi operatori economici e mira a coinvolgere circa un milione e duecentomila beneficiari. Questo piano rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento delle condizioni di vita del personale scolastico, offrendo una serie di agevolazioni significative in diversi settori strategici. Tra le principali misure previste, vi sono sconti e vantaggi nei settori del trasporto ferroviario e aereo, agevolazioni nei servizi bancari, con condizioni vantaggiose per la gestione dei conti correnti e la concessione di prestiti. Anche il settore alimentare è stato coinvolto, con accordi che permettono al personale della scuola di accedere a sconti su beni di prima necessità.

Il divieto del cellulare in classe

Sono state introdotte nuove linee guida sull'educazione civica e vietato l'uso del cellulare, anche per finalità didattiche, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di I grado. Con la stessa circolare è stato disposto l'obbligo di tornare all'uso del diario cartaceo per gli studenti delle elementari e delle medie. Inoltre, il ministro ha approvato nuove Linee guida per le discipline STEM, con l'obiettivo di potenziare l'insegnamento delle materie scientifico-tecnologiche nelle scuole.

Il tema dell'inclusività

Parallelamente, sono state adottate diverse politiche per favorire l'inclusione degli alunni con disabilità e per sostenere gli studenti stranieri, garantendo loro un percorso educativo più integrato e inclusivo. Sono stati inoltre previsti interventi a sostegno delle famiglie durante il periodo estivo, con l'obiettivo di fornire un supporto aggiuntivo in un momento critico per la gestione del tempo libero e dell'apprendimento degli studenti.

Il voto in condotta

Per ristabilire l’autorevolezza e la disciplina nelle scuole, è stata introdotta la riforma del voto in condotta, una misura volta a promuovere un comportamento più responsabile e rispettoso tra gli studenti. Questa riforma mira a valorizzare il ruolo dell'educazione comportamentale all'interno del sistema scolastico, sottolineando l'importanza delle regole e del rispetto reciproco per il buon funzionamento della comunità educativa. Parallelamente, nelle scuole elementari sono stati reintrodotti i giudizi descrittivi al posto dei voti numerici, con l'obiettivo di rendere la pagella più chiara e comprensibile per le famiglie e per gli stessi alunni, facilitando così una valutazione più formativa e personalizzata.

Il sostegno alle scuole paritarie

Oltre a queste misure, sono state avviate azioni concrete per sostenere le scuole paritarie, riconoscendone il ruolo nel sistema educativo nazionale, e per combattere il fenomeno dei "diplomifici", istituti che offrono titoli di studio senza un'adeguata preparazione. A questo si affianca un impegno costante per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con interventi destinati a migliorare l'infrastruttura scolastica, potenziare la digitalizzazione e promuovere l'innovazione didattica, contribuendo a rendere il sistema educativo italiano più moderno, inclusivo e orientato al futuro.