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Live In Roma, Salvini: "Legge sulla cittadinanza non è nel programma. No a patrimoniale"

Politica

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti interviene all'evento di Sky TG24 toccando diversi punti caldi - e di scontro - per governo e maggioranza. A cominciare dal dibattito sulla proposta di Forza Italia per nuove regole sulla concessione della cittadinanza: "Non mi interessa, non è una priorità". Poi sottolinea: "Non ci sarà nessuna patrimoniale, ma chi come le banche ha avuto di più, può dare di più"

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Una nuova legge sulla cittadinanza non è nel programma di governo, nè una emergenza da affrontare. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto a Live In Roma, liquida il dibattito sulla proposta di Forza Italia per nuove regole sull'accesso alla cittadinanza dopo un percorso di studi completo. Salvini tocca anche il tema di un eventuale contributo da parte delle banche: "Ma non è una patrimoniale". Poi spiega come i ritardi nei trasporti ferroviari siano da collegare al miglioramento della linea e ai cantieri aperti. E sulle elezioni Usa è netto: "Spero che vinca Trump" (LA DIRETTA DI LIVE IN ROMA).

Salvini: legge sulla cittadinanza? Non mi interessa, non è una priorità

Sull'ipotesi di uno spazio di discussione nella maggioranza per una nuova legge sulla cittadinanza, come quella presentata da Forza Italia, Salvini è netto: "Nessuno ne sente la necessità. L’Italia è il Paese europeo che concede più cittadinanze. Di che parliamo? Non è una priorità. Oggi è stato arrestato un sedicenne straniero, per rapina e stupro. Fortunatamente la stragrande maggioranza dei giovani stranieri sono per bene. Ma - aggiunge - tu a diciotto anni sei maturo per decidere chi votare, se avete la patente, se chiedere la cittadinanza. Dunque è solo un dibattito televisivo, che non interessa al Paese. Nelle piazze italiane vale zero". E rincara la dose: "Non mi interessa, non è nel programma di governo. Le persone mi chiedono di impegnarmi sul lavoro e sulle tasse, non sulle cittadinanze da dare in omaggio".

Salvini: nessuna patrimoniale, ma le banche possono dare di più alla società

Riguardo alla prossima manovra, chiarendo la sua frase "paghino i banchieri, non gli operai", Salvini precisa: "Non è una patrimoniale. Le banche hanno avuto lo scorso anno 40 miliardi di euro di utili. Un imprenditore rischia di suo, il suo capitale. Le banche invece rischiano garantite dello Stato, e così sono capace anch’io di fare impresa. Io sono un liberale, ma se bisognerà chiedere qualcosa a qualcuno per aumentare di più gli investimenti in sanità... Se le banche mettessero una parte di questo maxi guadagno a disposizione della comunità, farebbero una cosa intelligente". Poi attacca il Pd: "Quando Schlein parla di patrimoniale mi si alzano le orecchie. Penso voglia una tassazione sui risparmi degli italiani o sulle case. Non c’è bisogno di patrimoniali, ma chi ha di più dia di più. Quaranta miliardi di utili sono una enormità".

Salvini: ritardi dei treni? Molti cantieri aperti per migliorare la rete

Sui ritardi accumulati dai treni e sui disagi per i viaggiatori (23mila ore accumulate nel primo semestre 2024), presenti anche nelle cronache dei giorni scorsi, Salvini spiega: "Si può fare sempre di più. Abbiamo 1100 cantieri aperti e migliaia di operai sulla rete ferroviaria, è chiaro che qualche disagio ce l’hai per viaggiare in maniera più tranquilla e serena. Quest'anno sono stati spesi dodici miliardi di euro per la rete ferroviaria, non è mai stato speso così tanto come in questi anni. Poi c’è l’errore umano, come è successo di recente - sottolinea Salvini - ma non può essere che non ci siano accorgimenti per superare questo errore umano. Se all’interno del comparto di Rete ferroviaria italiana qualcuno non è stato veloce come avrebbe dovuto, quel qualcuno se ne assumerà la responsabilità".

Salvini: nuovo giudice Consulta? Opposizione dice no a tutto

Altro punto di tensione con le opposizioni è l'elezione del giudice mancante della Corte Costituzionale, con il nome di Francesco Saverino Marini sostenuto dalla premier Meloni e sul quale il centrosinistra fa muro. Salvini commenta: "L’opposizione dice di no su tutto, non partecipano neanche alle nomine dei rappresentanti del Consiglio di amministrazione della Rai. Non è un problema di merito o metodo. Non va bene l’autonomia, non va bene il premierato, non vanno bene i giudici della Consulta. È un modo di fare opposizione. Immagino che la prossima volta, anche se presentassimo Madre Teresa di Calcutta, diranno di no. Conto che nell’opposizione ci sia qualcuno di più vicino all’esigenza del Paese. La Schlein rimarrà fuori e qualcun altro aiuterà il Paese", spiega Salvini.

E rispetto al referendum sulla riforma delle autonomie, Salvini sottolinea: "Io sono contento se gli italiani possono scegliere e votare. La consulta deciderà in totale libertà e poi gli italiani sceglieranno. L’autonomia ci avvicinerà all’efficienza europea, pensiamo a Svizzera e Germania, dove gli enti locali possono tagliare sprechi e aumentare i medici".

E rispetto agli accordi sulle materie non legate ai LEP, i livelli essenziali delle prestazioni? Per Salvini vanno queste intese vanno fatte. "C’è nel programma del governo, non si può votare una cosa e poi farne un’altra. Che senso ha, in caso di maltempo, non permettere a una regione di dichiarare lo stato di emergenza, di dare subito soldi ai cittadini, di intervenire subito. Questa è l’autonomia, significa far decidere alle regioni bene e in fretta". Ma va delegato anche il commercio estero, punto criticato direttamente da Tajani? "No - precisa Salvini - ma molte regioni hanno contatti diretti con altri Paesi, aumentare questa velocità di reazioni fa la differenza. Se per fare il passaporto puoi andare in comune, dove è il problema? Chi ha paura di maggiore efficienza? Nessuno".

Salvini: Elezioni Usa? Spero che vinca Trump

Alla domanda su cosa resta dell'eredità di Umberto Bossi nella Pontida di oggi, Salvini risponde: "Resta tutto. Le battaglie per la sicurezza, per il lavoro e la flat tax sono le stesse del 1990, ma attualizzate al 2024. Gli alleati della Lega sono i primi partiti in Austria, Ungheria, Belgio, Francia e Olanda. Non saranno tutti neonazisti, fascisti, razzisti, estremisti. Abbiamo un’idea diversa della famiglia, dell’Europa, di futuro rispetto alla sinistra. Le priorità sono taglio tasse, taglio burocrazia, sicurezza e pace. Se gli uomini possono lavorare e non vengono messi in conflitto, non si scatenano guerre. Pre questo spero che alle prossime presidenziali vinca Trump. La storia insegna che quando governano i Repubblicani negli Usa ci sono periodi di pace".