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New York, Meloni al Vertice del futuro: "Politica garantisca controllo umano IA"

Politica
©Ansa

La presidente del Consiglio, impegnata in una tre giorni nella Grande Mela, ha preso parola all'evento nell'ambito dell'assemblea generale dell'Onu: "Non esistono Nazioni di serie A e di serie B. Gli individui nascono tutti liberi e uguali". Poi ha parlato di una sicurezza internazionale "sempre più precaria" a causa delle sfide di oggi, a partire "dall'inaccettabile guerra russa nei confronti di una nazione sovrana come l'Ucraina"

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La necessità di affrontare le grandi sfide di oggi, dalla guerra in Ucraina alle insidie create da uno sviluppo incontrollato dell’intelligenza artificiale, e l’importanza di farlo nel quadro del multilateralismo internazionale. Su questo si è concentrato il breve intervento della premier Giorgia Meloni al Vertice del Futuro, nell’ambito della 79esima assemblea generale delle Nazioni Unite, da New York. "Viviamo un tempo di crisi, però le crisi nascondo sempre una opportunità. Del resto la parola crisi deriva dal greco crisis, che significa scelta, decisione: le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi, non consentono di tentennare", ha detto Meloni. Nessuno Stato da solo può riuscire a "governare le crisi del nostro tempo". Per questo l'Italia continua a essere "una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione più rappresentativa, che è l'Onu, nella quale ogni voce viene ascoltata: il luogo nel quale siamo chiamati ad imparare, a capirci e a rispettarci. Eccolo il ruolo del multilateralismo: non un club nel quale incontrarsi per scrivere inutili documenti zeppi di buoni propositi, ma il luogo nel quale si devono fare i conti con l'urgenza delle decisioni". La presidente del Consiglio è anche tornata su un tema caro alla sua agenda, nazionale e internazionale: l'intelligenza artificiale. "La politica garantisca un controllo umano dell'IA", ha detto, per scongiurare gli "scenari catastrofici" nel caso venisse utilizzata non per il bene comune ma "per divaricare ulteriormente gli equilibri globali".

"Sfide di oggi rendono sicurezza sempre più precaria, a partire da inaccettabile guerra a Ucraina"

Meloni ha elencato le "numerose e multiformi" sfide "che la storia ci ha messo di fronte": il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali ed economiche, le crisi umanitarie e sanitarie, la criminalità transnazionale e i conflitti armati, "a partire dall'inaccettabile guerra russa nei confronti di una nazione sovrana come l'Ucraina". Tutte insieme, ha detto, "rendono sempre più precaria la sicurezza internazionale" e sempre più necessaria una risposta: "Non abbiamo altra scelta che agire".

IA: "Temo manchi consapevolezza sui rischi"

Sul tema dell’IA, Meloni ha ribadito ancora una volta come il suo sviluppo debba “avere al centro gli esseri umani”. Ma al momento, ha sottolineato, “non sembra ci sia abbastanza consapevolezza sui rischi che questo strumento, se non gestito, comporta”. Poi ha parlato nello specifico dell’intelligenza artificiale generativa: “È un moltiplicatore ma la questione è cosa dobbiamo moltiplicare. se usiamo questo moltiplicatore per curare malattie oggi incurabili, avremo contribuito al bene comune. se ci sarà un aumento degli squilibri, le conseguenze saranno potenzialmente catastrofiche".

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L’Assemblea Onu in un mondo complesso e frammentato

"Non esistono Nazioni di serie A e di serie B"

Parlando dell'eventuale riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu, la premier ha evidenziato come ogni cambiamento non potrà "prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività". La riforma, ha continuato, "ha un senso se viene fatta per tutti e non solo per alcuni: non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e di serie B". E ancora: "Esistono le nazioni, con le loro storie, le loro peculiarità e i loro cittadini che hanno tutti gli stessi diritti perché gli individui nascono tutti liberi e uguali".

"Piano Mattei esempio di nuova cooperazione basato su rispetto e diritti"

In questo ambito, secondo la premier va ripensata "la cooperazione tra le Nazioni". L'Italia, ha aggiunto, sta provando a farlo con il piano Mattei, "piano di investimenti pensato per cooperare con le nazioni africane attraverso un approccio che non è né paternalistico né caritatevole né predatorio ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di competere ad armi pari". Per Meloni "è la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato, per costruirne la stabilità e garantire un diritto che fino ad oggi è stato negato a troppi giovani: il diritto a non dover emigrare".

Italian Prime Minister Giorgia Meloni (R) and British Prime Minister Keir Starmer during a press conference at the end of their meeting at Villa Doria Pamphilj in Rome, Italy, 16 September 2024. The two leaders' talks are expected to focus on tackling irregular migration. ANSA/FABIO FRUSTACI

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La premier riceverà in serata (nella notte italiana) il Global Citizen Award 2024 dell'Atlantic Council "per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all'Unione Europea e all'alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024". A consegnare il riconoscimento sarà il patron di Tesla, X e SpaceX Elon Musk, la cui scelta ha suscitato malumore all'interno del think tank e polemiche politiche. Lo stesso premio verrà consegnato anche al presidente del Ghana Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, al primo ministro greco Kyriakos Mītsotakīs, e alla vicepresidente della holding sud-coreana CJ Group, Miky Lee. Tra i precedenti vincitori del riconoscimento Shimon Peres, Henry Kissinger, Volodymir Zelensky, Christine Lagarde, Rania di Giordania; Mario Draghi, il ceo di Google e Alphabet Sundar Pichai.

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