Opposizioni divise su Ucraina. Schlein-Calenda uniti su sanità. Conte: "Mai con Renzi"

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Le opposizioni - divise sull'Ucraina - si compattano su alcuni temi in vista della Manovra. La leader dem invita anche a far fronte comune sul tema delle liste d'attese: "Le code si allungano e gli italiani rinunciano a curarsi". ll leader del M5s Conte: "Noi mai con Renzi, il popolo non si fida di lui". Il leader di Iv: "Ho chiuso la mia esperienza con il Pd perché lo ritengo troppo a sinistra. Ma del salario di ingresso per i nostri ragazzi possiamo parlarne o no? Riusciremo ad affrontare il tema degli stipendi?"

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Opposizioni divise sull'Ucraina ma unite sulla prossima Manovra, specialmente sul tema della sanità. Al Forum Teha di Cernobbio (Como), il leader di Azione Carlo Calenda propone "che almeno la parte relativa alle aliquote Irpef da 4 miliardi venga investita sulla sanità, uno dei problemi fondamentali di questo Paese". Un'idea che trova la sponda della segretaria del Pd Elly Schlein: "Lavoriamoci insieme". La leader dem ha poi invitato le opposizioni a fare fronte comune anche sul tema delle liste d'attese: "Le code si allungano e gli italiani rinunciano a curarsi". Il leader del M5s Giuseppe Conte ha sottolineato che "siamo gli ultimi tra i Paesi del G7 per quanto riguarda la spesa sanitaria". Ma aggiunge: "È il popolo italiano che non si fida più di Renzi. Noi mai potremo lavorare con Renzi e costruire un progetto con lui. Avremo modo di parlarne sicuramente (con Schlein, ndr). Noi con Pd e Avs stiamo lavorando e non si parte da zero", ma "un progetto alternativo non puoi farlo con persone che contaminano". Il leader di Italia viva: "La questione è che nel 2027 o nel 2026 - vedremo - gli italiani devono scegliere. Da un lato c'è il governo dell'amichettismo, di Lollobrigida che ferma i treni, di Sangiuliano; dall'altro c'è la possibilità di costruire l'alternativa. Per la matematica c'è: se ci si mette tutti insieme, perdono".

Schlein: "Lavoriamo assieme sulla Manovra"

"Con le opposizioni la prima questione che mi piacerebbe affrontare insieme è un piano per tornare a crescere", ha detto Schlein al Forum a Cernobbio. "La conversione ecologica va accompagnata e servono tutte le risorse, non si farà questo processo senza un investimento nei saperi. Se vogliamo lavorare insieme nella prossima Manovra, noi ci siamo sempre stati". Poi: "Noi abbiamo un ruolo come opposizioni, non soltanto di pungolo alle iniziative del governo, ma anche di presentarci come un'alternativa credibile, parte fondamentale della democrazia". E aggiunge: "Credo e spero che" conle opposizioni "ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche sulla Manovra. Che purtroppo ci aspettiamo, come quella dell'anno scorso, senza respiro e senza anima. Noi vogliamo assicurarci che il Paese sia messo in condizione di ripartire - prosegue Schlein -. È il nostro primario interesse. Anche i salari sono diminuiti, ce ne dobbiamo occupare con grande urgenza".

Schlein: "Alleanze sui contenuti"

"Ho una formazione al Parlamento europeo, dove si costruiscono le maggioranze sui dossier e sui contenuti. Un approccio che condivido molto e che ci ha portato a dialogare con Calenda e altre forze, chiudendo alleanze importanti per le prossime Regionali come in Liguria, dove abbiamo messo al centro alcuni temi", ha affermato Schlein dialogando a Cernobbio gli altri due leader dell'opposizione. "Non siamo qui né ad abbracciare il trionfalismo del governo né a dipingere un quadro più fosco di quello che è. Ci sono elementi di preoccupazione e c'è una crescita in linea con l'Ue. Il punto è provare a non accontentarci e chiederci cosa sta trainando questa crescita e come ci si sta attrezzando per il domani". Perché, secondo Schlein, "è indubbio che questa spinta viene dal Pnrr, su cui tanto ci siamo battuti".

Schlein: "Congedo paritario per entrambi i genitori"

"C'è una proposta che stiamo portando avanti, quella del congedo paritario per entrambi i genitori, con cinque mesi pagati al 100% per entrambi i genitori", ha detto Schlein a Cernobbio. "Serve un fisco progressivo. Il nostro fisco anche con l'intervento del governo non è amico dello sviluppo. Oggi conviene quasi prendere una casa e affittarla su Airbnb che non avviare un'impresa o startup innovativa", ha affermato la leader dem. Infine: "È importante dare continuità agli incentivi. Transizione 5.0 purtroppo è arrivata tardi, dopo molti mesi e senza continuità". In conclusione: "Sono molto felice di aver partecipato a questo confronto, credo che siano emerse anche alcune piste di lavoro comune. Ad esempio abbiamo parlato di sanità pubblica, di congedi paritari, di politica industriale. Credo e spero che ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche in vista della prossima Manovra".

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Calenda: "Ius scholae? Gli imprenditori ne hanno bisogno"

"Al di là delle singole scelte e dei singoli scandali, questo governo ha un gigantesco problema di classe dirigente politica. Non riesce ad amministrare il Paese", ha detto Calenda a Cernobbio. L'intervento della premier Giorgia Meloni di ieri "è quello che ha fatto ogni presidente del Consiglio in questo posto, cioè raccontare le magnifiche sorti progressive del governo. Alcune cose che ha fatto Meloni le condivido, alcuni dati sono positivi, perché lo sono effettivamente". Poi: "Trovo abbastanza ridicolo quello che si fa in Italia da sempre, lo faceva pure Meloni: quando sei all'opposizione dici che va tutto male e quando sei al governo dici che va tutto bene. Ma credo che il problema sia piu grande di così". Su Industria 5.0: "È arrivata in ritardissimo e ha 13 step autorizzativi che la rendono farraginosissima". E afferma: "Vogliamo collaborare con le opposizioni ogni volta che è possibile. Alcune volte ce la facciamo altre volte no. Azione non starà in una coalizione in cui non è chiaro come si intende affrontare la transizione energetica. Per noi il Green deal è da superare perché irrealizzabile. Devi avere il nucleare, sennò continuerai ad andare a gas". Un passaggio, infine, sullo ius scholae: "Abbiamo assistito a un dibattito surreale, abbiamo parlato di una cosa banale di cui gli imprenditori avrebbero bisogno, perché serve nuova cittadinanza" per il lavoro e anche per pagare le pensioni. "Alla fine succede che tutti dicono che sono d'accordo e nulla di tutto questo accade", ha concluso Calenda.

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Conte: "C'è bisogno di un nuovo Next Generation Eu"

"Una tassa sugli extra profitti sarebbe buona e giusta", ha affermato Conte al Forum di Cernobbio. "Potremmo recuperare risorse tagliando dei sussidi ambientalmente dannosi, ci sono margini per costruire una politica economica espansiva. Dobbiamo investire sui pagamenti digitali per contrastare l'evasione, aumentare e sostenere gli stipendi, perché i redditi reali delle famiglie sono in calo e non siamo più competitivi".

Poi: "Avremmo bisogno di un nuovo Next Generation Eu. Ci siamo battuti per questa svolta storica dell'Ue, ma andrebbe stabilizzato. Solo con uno strumento del genere l'Ue può competere nello scenario globale. Dovremmo incrementare il bilancio netto dell'Ue e contrastare la logica dei paradisi fiscali". Secondo il leader pentastellato "la politica economica di questo governo sembra puntare sull'avanzo primario, nuove tasse e ulteriori tagli, per puntare sul lavoro povero e sull'export che sta andando bene, ma con il rischio di affossare la domanda interna".

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Renzi: "Serve alternativa a un governo mediocre, parliamo di salari"

"La realtà è che noi abbiamo un governo mediocre, a me non interessa con chi va a letto il ministro della Cultura ma come vengono spesi i soldi della cultura. Se vuoi cambiare da solo non ce la fa nessuno, né il Pd, né la sinistra radiale, né noi. Prenderne atto, superando le divisioni del passato, non significa cambiare idea. Io ogni volta che penso che ho portato Draghi al posto di Conte sono contento, non servono abiure", ha detto Renzi a Sky TG24. "Ci sono tante cose su cui non sono d'accordo con Schlein - chiarisce -. Io ho chiuso la mia esperienza con il Pd perché lo ritengo troppo a sinistra. Il Jobs Act, che io difendo, ormai è il passato. Ma del salario di ingresso per i nostri ragazzi possiamo parlarne o no? Riusciremo ad affrontare il tema degli stipendi che fanno gli piangere italiani? Perché le lacrime del ministro attengono alla sua sfera privata, sono queste le lacrime che mi interessano di più".

Renzi: "Meloni ha fallito in Ue, ma Fitto è bravo"

"Mi sono permesso di dire anche a quelli di Renew 'guardate che Fitto è bravo, anche se non è dei nostri'", ha detto ancora Renzi. "Io non sono anti-italiano, prima il Paese, poi la ditta", ha aggiunto, pur rimarcando "l'insuccesso politico di Meloni che ha isolato l'Italia", ha affermato che Raffaele Fitto "è un avversario serio, rigoroso e competente. Meloni ha fatto bene a mandarlo a Bruxelles".

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Opposizioni divise sull'Ucraina

Sulla guerra in Ucraina però le opposizioni si dividono. Sul tema Elly Schlein, Giuseppe Conte e Carlo Calenda si sono confrontati durante un dibattito, chiuso alla stampa, con gli imprenditori al Teha Forum, su domanda degli stessi presenti. Secondo Carlo Calenda "gli ucraini stanno combattendo per tenere Putin lontano dall'Europa, può dare difficoltà di business a qualcuno? Non ne dubito - ha spiegato - Putin non sta attaccando l'Ucraina e basta ma sta cercando di minare le nostre democrazie e va fermato". Secondo il leader di Azione è "ipocrita il dire dell'Italia, unico Paese in Europa insieme all'Ungheria, che sì le armi si possono usare ma non puoi colpire l'aeroporto da cui partono i bombardamenti che colpiscono il tuo Paese". Orbán "il signore che avete ospitato ieri - ha proseguito -, è la quinta colonna della Russia e agisce per conto della Russia e così lo sono partiti che stanno nel nostro Parlamento che hanno accordi formali in essere con la Russia. La difesa si fa sul territorio ucraino e anche colpendo in modo delimitato obiettivi militari da cui partono gli attacchi". Secondo il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte il conflitto, con le conseguenze che sta avendo sull'economia, rischia di far perdere competitività agli imprenditori e una vittoria militare dell'Ucraina sembra non essere alle porte. Per questo bisogna "che le due parti si accordino per la pace, bisogna imporre una soluzione negoziale per fermare questo drammatico conflitto". Elly Schlein, la segretaria del Pd, non avrebbe, secondo chi ha potuto ascoltare, parlato del tema delle armi e del loro utilizzo anche in territorio russo, ma ha confermato il sostegno senza se e senza ma all'Ucraina.

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