Vannacci replica al Rn: “Non può porre veti sulla mia elezione”

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"Non mi risulta che il Rassemblement National possa esprimere veti, soprattutto a valle di una votazione già condotta", ha spiegato il generale, in un'intervista concessa al quotidiano “La Repubblica” e commentando le critiche arrivate dal partito di Marine Le Pen alla sua nomina a vicepresidente di Patrioti per L'Europa. "Un incontro con Orban? Lo considero possibile in futuro", ha poi spiegato

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Ieri il Rassemblement National ha contestato la nomina di Roberto Vannacci a vicepresidente di Patrioti per l’Europa, attraverso le parole del deputato del Rn, Jean-Philippe Tanguy. I Lepenisti francesi, infatti, si sono opposti a questa nomina che deriverebbe da un annuncio "unilaterale" della Lega. Oggi è arrivata la replica del generale, recordman di preferenze con il partito di Matteo Salvini alle ultime elezioni europee. "Non mi risulta che il Rassemblement National possa esprimere veti, soprattutto a valle di una votazione già condotta", ha ribadito, in un'intervista concessa al quotidiano “La Repubblica” lo stesso Vannacci, commentando le critiche arrivate dal partito di Marine Le Pen alla sua nomina.

Vannacci: “Non vorrei fosse amplificazione di stampa faziosa”

"L'elezione dei vicepresidenti è avvenuta all'unanimità, quindi mi sembrano posizioni sicuramente contrastanti con quanto deciso durante il suffragio”, ha aggiunto il generale. “Non vorrei che, come al solito, fosse un'amplificazione di una stampa faziosa e di sinistra. D’altra parte, anche in Italia ed anche per Repubblica, nonostante le plurime archiviazioni della giustizia italiana, vengo descritto come un razzista misogino e chi più ne ha più ne metta. Tutte accuse infondate, hanno stabilito i giudici, ma fosse per Repubblica dovrei essere in galera".   Vannacci, poi, ha confermato che la Lega non voterà per la riconferma di Von der Leyen, perché la sua Europa "ci ha ridotti nella situazione in cui siamo: meno sicurezza, più immigrazione incontrollata, due guerre alle porte dell'Europa. Perché dovremmo votarla?”, si è chiesto. “Se Meloni voterà Von der Leyen prenderemo atto della sua volontà di schierarsi con chi ci ha ridotto in questa situazione insostenibile. Sarà una sua scelta", ha poi concluso, senza escludere un possibile incontro con Viktor Orban. "Lo considero possibile in futuro. Purtroppo non parlo l'ungherese: le lingue finniche mi mancano", ha detto.  

Il portavoce dei Patrioti: "Su Vannacci deciderà il gruppo lunedì"

Una decisione in merito, comunque, arriverà a breve. "Prenderemo tutte queste decisioni nella riunione del gruppo di lunedì prossimo. Quindi non posso dire nulla ora". Lo ha dichiarato il portavoce del gruppo "Patrioti per l'Europa" in un briefing con la stampa rispondendo alla domanda sulla richiesta della delegazione francese di non assegnare la vicepresidenza del gruppo a Vannacci. Non c'è nessuna divisione, è un gruppo nuovo, composto solo questa settimana e prenderemo tutte le decisioni a tempo debito", ha aggiunto. 

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