Sondaggio, intenzioni voto: Fdi cresce ancora e tocca 29,2%. Pd secondo, M5S sotto il 10%
Confermata la tendenza bipolare emersa con il voto delle Europee: il partito della premier Meloni e il Partito Democratico (24%) staccano di molto tutti gli altri. Sale intanto la fiducia nei leader politici, tranne che in Giuseppe Conte. Per gli italiani, a Bruxelles la presidente del Consiglio dovrebbe stringere accordi con i partiti e i governi europeisti (e non con i sovranisti). È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum / YouTrend per Sky TG24
- A tre settimane del voto per le Europee, Fratelli d’Italia si conferma primo partito, arrivando al 29,2% (+0,4% rispetto al voto per l’Europarlamento). Il Pd è secondo al 24% (-0,1%), il MoVimento Cinque Stelle è terzo ma scende sotto al 10% e si assesta al 9,6% (-0,4%). Calano anche Forza Italia e Lega, rispettivamente al 9% e all’8,1% (-0,6% e -0,9%). È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum / YouTrend per Sky TG24
- Avs resta stabile al 6,8%. Crescono Azione (3,7%, + 0,3%) e Pace, Terra e Dignità (2,5%, + 0, 3%). Italia Viva è al 2,1%, +Europa al 2%
- Sud Chiama Nord è allo 0,6% (-0,6%), gli altri partiti raccolgono il 2,4% (+1,2%). Gli astenuti e gli indecisi sono al 39,8%
- Quasi tutti i leader politici vedono una crescita della loro popolarità, con gradazioni differenti. Nel dettaglio, rispetto al 20 maggio, i leader in cui gli italiani ripongono maggiore fiducia sono: Giorgia Meloni 35% (+3%); Antonio Tajani 29% (+4%); Elly Schlein 28% (+3%). Sempre alto il gradimento per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (67%)
- Giuseppe Conte è l'unico leader che vede calare la sua popolarità del 5% (26%), anche se tra gli elettori del M5S il gradimento è altissimo (91%), superiore a quello di qualunque altro leader di partito nei rispettivi elettorati. Matteo Salvini è al 20% (+1%), Carlo Calenda al 17% (+ 2%), Matteo Renzi all'11% (+1%)
- Guardando al risultato delle Europee, gli italiani non credono che gli europarlamentari eletti del centrodestra sapranno incidere effettivamente sulle decisioni politiche prese da Bruxelles (la pensa così il 48% degli intervistati)
- Per perseguire al meglio gli interessi nazionali, rileva la ricerca, Meloni a livello intergovernativo per due italiani su tre la premier dovrebbe stringere accordi con i governi europeisti (65%) e non invece con quelli sovranisti
- Spingono per accordi con gli esecutivi europeisti anche gli elettori del governo (60% tra gli elettori FdI, 58% tra gli elettori Lega/FI), tendenzialmente spostati verso posizioni più sovraniste della popolazione generale
- Per il 41% degli italiani l'astensionismo è stato il dato più rilevante delle ultime europee. C'è convergenza quasi trasversale sul punto: in controtendenza gli elettori dei partiti di governo, che evidenziano nei nuovi equilibri politici (da un lato FdI che si rafforza assieme al Pd, dall’altro il sorpasso di FI sulla Lega) il fulcro del risultato delle Europee. Per il 17% degli intervistati è interessante che il generale Vannacci abbia ottenuto più di 500mila preferenze
- La crescita di Avs ha colpito particolarmente il 16% dei partecipanti al sondaggio, il crollo dei Cinque Stelle il 14% e la scarsa performance del Terzo Polo il 13%
- Gli italiani pensano anche che il partito che può considerarsi più soddisfatto di tutti del risultato delle Europee sia Fratelli d’Italia (32%). In seconda battuta c'è il Partito Democratico (18%)
- Si guarda anche alle elezioni anticipate in Francia per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale. Gli intervistati scommettono in maggioranza (53%) su una vittoria del Rassemblement National, sensazione confermata dai risultati raggiunti nel primo turno di ieri. Il secondo voto sarà il 7 luglio
- C'è da dire che quasi la maggioranza dei partecipanti al sondaggio (49%) pensa che una vittoria di Le Pen sarebbe una notizia negativa per l’Italia
- Solo tra gli elettori dei partiti di governo questa percezione si ribalta, e sono più quelli che pensano che una vittoria del partito di Marine Le Pen possa essere una buona notizia anche per l’Italia (il 49% fra gli elettori di FdI e il, 46% fra quelli degli altri partiti di centrodestra)
- Passando a un altro tema, più di un italiano su due (55%) sente di vivere al sicuro. Il 41% no. È un rapporto che non presenta particolari difformità, tranne una maggior insicurezza tra i più giovani (under 35, 48% vs 46%) e un’estrema sicurezza, invece, tra gli elettori del PD (70%). Caso particolare i laureati, che si sentono al sicuro per il 52%
- La percezione della sicurezza negli ultimi anni è vista come peggiorata dal 39% degli italiani: sentimento particolarmente sentito, di nuovo, tra i più giovani (46%). Più polarizzata la situazione nell’elettorato di centrodestra: in particolare tra gli elettori dei partiti non di governo, la scelta diventa più tra “sentirsi più sicuri” (24%) e meno sicuri (48%), con un accenno decisamente meno marcato all’opzione intermedia
- Gli elettori di maggioranza sono gli stessi che non sono contrari alla decisione del governo di fissare una cauzione per evitare a un richiedente asilo di evitare la permanenza nei CPR, anche se tra gli elettori di FdI i sentimenti sono più sfumati, 40% pro e 35% contro. Bocciata invece dalla maggioranza degli italiani (53%)
- Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 25 e il 27 Giugno 2024 su un campione di 805 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/- 3,1% con un intervallo di confidenza del 95%