Il ministro dell'Agricoltura rivendica l'impegno italiano nell'aver riportato il comparto al centro delle politiche europee. "Attenzione sugli allevamenti estensivi per portare avanti un modello virtuoso, ma gli eccessi non compromettano sostenibilità economica ed equità sociale"
Il ministro per l'Agricoltura e la sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, in collegamento da Bruxelles, è stato tra gli ospiti di Live In Milano, l'evento targato Sky TG24 che porta l'inforrmazione in giro per le piazze italiane. Lollobrigida ha ribadito l'impegno del governo nell'aver rimesso l'agricoltura al centro delle politiche europee, portando "l'attenzione sugli allevamenti estensivi", senza, tuttavia, demonizzare la presenza sul nostro territorio di allevamenti intensivi, sia pur marginali. "Il mondo agricolo deve essere portatore di una capacità di risposta e di una visione strategica per le quali ci stiamo battendo, su richiesta del presidente Giorgia Meloni".
"Dal governo forte sostegno all'agricoltura"
"Il governo ha dato e continuerà a dare un forte sostegno all'agricoltura", ha aggiunto Lollobrigida, minimizzando le proteste degli agricoltori andate in scena sul territorio italiano durante l'inverno, definite "mobilitazioni marginali". "Noi abbiamo scelto di sposare le tesi del mondo agricolo, che ha visto perdere l'attenzione che gli era dovuta fin dai trattati fondanti, fino al paradosso di trasformare l'agricoltore nel nemico della sua stessa terra. Quello che noi vogliamo, invece, è che l'Italia torni protagonista in Europa, libera da eventi contingenti che rischiano di minare le catene di approvigionamento".
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"Abbiamo il modello agricolo più virtuoso del pianeta"
Con questi modelli di produzione si stimano 12,5 miliardi l'anno di danni per l'agricoltura entro il 2050, ma Lollobrigida non pare preoccupato. "Il nostro è il modello agricolo più virtuoso del pianeta e gli allevamenti intensivi contribuiscono alla crescita di emissioni solo in minima parte. Stiamo già intervenendo in tal senso, ma occorre fare attenzione per evitare di cadere in eccessi di sotenibilità ambientale. Anche per non pregiudicare la sostenibilià economica e l'equità sociale". "Ricordiamoci", ha concluso Lollobrigida, "che i notri allevatori sono quelli più sottoposti a regole e controlli. Se lItalia fa suo dovere, possiamo essere noi a dettare la linea di un'Europa credibile e forte" .