Meloni al vertice Italia-Romania: "La Nato resti unita e sostenga l'Ucraina"

Politica
©Ansa

La premier italiana ha incontrato il primo ministro Marcel Ciolacu a Villa Pamphilj. "Ho ribadito l'intenzione di proseguire nel contributo attivo alla sicurezza dei nostri alleati orientali. Serve approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica"

ascolta articolo

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Villa Pamphilj il primo ministro romeno Marcel Ciolacu per il vertice intergovernativo Italia-Romania. I due leader hanno sottolineato l'importanza del sostegno comune alla Nato per far fronte alle ripercussioni del conflitto ucraino. "Abbiamo ribadito il nostro pieno sostegno all'Ucraina, da parte mia ho confermato l'intenzione di proseguire nel contributo attivo alla sicurezza dei nostri alleati orientali", ha dichiarato alla stampa Meloni. "Siamo convinti che l'Alleanza atlantica debba continuare a mostrare coesione, unità, in linea con un approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica e rilanciando anche l'azione al fianco sud".

"Contributo attivo alla sicurezza degli alleati"

"Uno dei pilastri del nostro partenariato riguarda la dimensione politica strategica",  ha spiegato Meloni nelle dichiarazioni congiunte a margine del vertice, "tocca la nostra sicurezza comune, che è tanto più importante con la guerra nel cuore dell'Europa e ai diretti confini della Romania". "In questo contesto abbiamo ribadito il nostro pieno sostegno all'Ucraina. Da parte mia ho confermato l'intenzione di proseguire nel contributo attivo alla sicurezza della Romania e dei nostri alleati orientali come abbiamo fatto finora con gli schieramenti di assetti nazionali garantiti in ambito Nato", ha concluso la premier.

Un momento al poligono d Capo Teulada durante l esercitazione Joint Star 2023, Sardegna, 22 Maggio 2023. ANSA/GIUSEPPE LAMI. 
La Joint Star 2023 è la più importante esercitazione militare in Italia. Si tiene ogni due anni in Sardegna,  coinvolge Aeronautica Militare, Marina Militare, Esercito Italiano, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e Protezione Civile. Sono coinvolti oltre 5.300 uomini e donne e circa 900 mezzi terrestri, aerei e navali. L'obiettivo è addestrare alle operazioni di difesa del territorio nazionale e dell'Alleanza, ma non solo. Il focus dell'evento formativo è su una prima risposta civile ad una crisi umanitaria e di pubblica sicurezza e una successiva risposta militare congiunta e multinazionale ai sensi dell'art. 5 del Trattato Nord Atlantico, che sancisce il principio della difesa collettiva in caso di aggressione nei confronti di uno dei Paesi alleati. Bonifica, operazioni di pulizia e ripristino ambientale sono le attività che interesseranno specifiche squadre della Difesa durante tutte le fasi e anche oltre il termine delle esercitazioni.

leggi anche

Spese militari, l'Italia non spende il 2% del Pil richiesto dalla Nato

Politica: I più letti