M5S, cosa fanno oggi i politici "big" che non sono più in Parlamento?
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Fra le figure che sono state i volti del Movimento e hanno lasciato le Camere a causa della regola dei due mandati alcune sono rimaste in politica, altre sono tornate al lavoro che facevano prima e altre ancora hanno cambiato impiego. Poi c’è chi negli ultimi anni è proprio uscito dal M5S, come Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista
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- C’è chi fa ancora politica, chi è rientrato al suo lavoro precedente e chi ne ha scelto uno nuovo. Sono diversi gli ex big del Movimento 5 Stelle che, a causa della regola dei due mandati, sono rimasti fuori dal Parlamento. Altri invece non siedono più alle Camere per altri motivi, come Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. A fare una panoramica delle “seconde vite” di quelle che sono state le figure più in vista fra i pentastellati è Il Sole 24 Ore
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- Non molti giorni fa l’ex ministro delle Infrastrutture Danino Toninelli è diventato virale sui social per una considerazione sull’inflazione: “Io non riesco a prendere neanche il tonno. Avete presente una scatoletta di tonno? Io prima prendevo quello in vetro costava due euro e cinquanta! Adesso sono sette euro!”. L’ex parlamentare, dopo 10 anni in Parlamento, è tornato a lavorare in una società assicurativa ed è membro del collegio dei probiviri del M5s
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- Anche l’ex presidente della Camera Roberto Fico è fuori dal Parlamento per la regola dei due mandati. Oggi è presidente del Comitato di Garanzia del Movimento 5 Stelle e continua a commentare attivamente i fatti politici sui social. Secondo Il Sole 24 Ore, alcune voci lo vedrebbero auspicare alla presidenza della Regione Campania, ma le regole del Movimento non lo permettono
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- È tornato a fare l’avvocato civilista Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia nei due governi Conte. Inoltre nell’aprile 2023 è stato eletto consigliere laico del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria
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- Era invece ministra della Pubblica amministrazione nel governo Draghi Fabiana Dadone, che dopo i due mandati ora lavora per una società torinese che, spiega Il Sole 24 Ore, “fa rete tra imprese sui temi del lavoro e della formazione”. Inoltre, emerge dal suo profilo LinkedIn, insegna a contratto diritto dell’Unione europea all’Università telematica eCampus
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- Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento nei governi Conte II e Draghi, ha invece lasciato il M5S nel 2022 per la mancata fiducia del partito all’esecutivo dell’ex presidente della Bce. Con Davide Crippa, ex-capogruppo pentastellato alla Camera, ha fondato il movimento politico Ambiente 2050
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- Ministra dell’Istruzione nel Conte II, Lucia Azzolina è ora dirigente scolastico in un istituto di Biella. Il suo ex collega per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, lavora con Terre des Hommes nel campo della cooperazione internazionale
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- L’ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio del Conte II, Riccardo Fraccaro, è amministratore delegato della Carbon Planet srl, una società che si occupa di transizione ecologica delle imprese. Si occupa inoltre di mediazione creditizia
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- Vito Crimi, leader ad interim del M5S dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, prima è tornato al suo lavoro alla Corte d’appello di Brescia e poi si è messo in aspettativa e ha iniziato una collaborazione con il gruppo parlamentare M5S. Paola Taverna invece, ex vicepresidente del Senato, è vicepresidente vicaria del Movimento e coordina il comitato territori
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- L’ex leader del M5S ed ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dopo aver lasciato il Movimento e dopo la deludente esperienza alle elezioni 2022 con “Impegno civico”, ad aprile 2023 è stato scelto come Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico, carica che ricopre dal giugno dello stesso anno
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- Anche Alessandro Di Battista ha lasciato il M5S, ormai tre anni fa, perché contrario all’ingresso dei pentastellati in un governo guidato da Draghi. Fra le varie attività ha avviato una collaborazione con Il Fatto Quotidiano per cui ha realizzato reportage dall’estero. Nel 2023 ha fondato l'associazione "Schierarsi", di cui è vicepresidente, con lo scopo di "ricostruire la partecipazione civile"