Di Battista presenta Schierarsi: “Vogliamo ricostruire la partecipazione civile”

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A Marina di Massa l’ex deputato M5S ha presentato l’associazione che ha fondato e di cui è vicepresidente. “Vogliamo raccogliere fondi, inventare idee per aiutare e sostenere le giuste cause come la questione palestinese”, sottolinea. E sulla guerra in Ucraina non cambia posizione: “Chi dissentiva veniva dichiarato putiniano, ma adesso si scopre che aveva ragione”

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Si è tenuto oggi, a Marina di Massa, il primo evento dell’associazione Schierarsi di cui Alessandro Di Battista è vice presidente (il presidente è Luca di Giuseppe). Schierarsi punta a "dar vita a gruppi territoriali e costruire progetti insieme, organizzare attività, le chiacchiere le lasciamo ad altre realtà. Poi vedremo", ha dichiarato Di Battista nel grande salone del Villaggio Torre. Una location insolita per una prima nazionale, considerando che l’edificio, ritenuto da alcuni un ecomostro, è stato costruito negli anni Trenta del secolo scorso dalla Fiat per regalare buone vacanze ai suoi dipendenti e oggi è stato trasformato in un albergo in grado di ospitare 800 persone e a prezzi praticamente stracciati.

Lo scopo è quello di "ricostruire la partecipazione civile"

Tanti i temi toccati da Di Battista. Uno di questi è il ruolo di politico. "La politica non è una professione, le professioni sono altre. Pensare alla politica come professione è un auto-ricatto: uno non si schiera per non subire contraccolpi. Se hai idea di stare tutta la vita nel Palazzo, per difendere il posto di lavoro finisci per dire dei sì che non dovresti dire e non dire i no che dovresti dire. Questo è conformismo. Ma dato che la politica riguarda la vita di tutti noi, scendere a compromessi è deleterio". Per questo nasce Schierarsi: lo scopo è quello di “ricostruire la partecipazione civile”, intorno a temi considerati giusti. “La nostra idea è quella di trasformare il pensiero in azione, fare progetti insieme, raccogliere fondi, inventarsi idee per aiutare e sostenere le giuste cause come la questione palestinese”, racconta l’ex deputato secondo quanto riporta il Corriere, che poi riferisce anche la sua posizione sulla guerra in Ucraina. “Chi dissentiva veniva dichiarato putiniano ma adesso si scopre che aveva ragione”, rimarca Di Battista alle migliaia di persone presenti. Tante le idee: dal servizio civile ambientale alle case farmaceutiche pubbliche, “un'idea ci è venuta dopo il Covid: esistono nel mondo Paesi in cui questo è stato fatto", rimarca l’ex grillino. Altra proposta è quella dei farmaci sfusi: “Secondo voi possiamo scrivere insieme una proposta di legge per obbligare le farmacie a non avere solo le confezioni di medicine? Fa risparmiare denaro, taglia sprechi, fa bene all'ambiente. Credo che un tempo funzionasse così in Italia. Questa cosa si può fare”.

Alessandro Di Battista arriva ai gruppi parlamentari della Camera per la riunione congiunta dei parlamentari del M5s, Roma, 21 gennaio 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

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Come nasce Schierarsi

L’obiettivo dell’associazione è piuttosto chiaro: come si legge sul suo sito, "Schierarsi si pone l’obiettivo di coinvolgere gruppi di cittadini nella costruzione di proposte e progetti nell’interesse del Paese. Il nome dell’associazione non è stato scelto a caso viviamo in un periodo storico di grande conformismo ed è questo il momento di assumere posizioni chiare su temi nazionali e globali. Parole come sostenibilità, pace, autodeterminazione dei popoli e lotta alla criminalità organizzata rappresentano il cuore delle azioni in cui è impegnata l’associazione". Per questo Di Battista invita "le persone ad associarsi perché è bello costruire un'associazione che vive grazie ai soci, e a sviluppare idee. Secondo me è bello e io sono a disposizione come megafono per portare avanti battaglie e prendere di petto il potente di turno", sottolinea l’ex deputato. Per il futuro, fatto di eventuali partiti, programmi e candidati politici, c’è tempo: "Partiamo dai progetti e poi si faranno le valutazioni del caso, senza pensare a candidature e a formare partiti o movimenti politici. In tanti oggi mi riconoscono credibilità, nessuno può negare che mi sono sempre comportato bene e se c'è bisogno di uscire dalle istituzioni per rispettare determinati valori si fa. È importante prendere posizioni nette, purché non siano democristiane. Schieriamoci".

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