"L'espressione della pluralità delle culture che fanno così attraente la nostra Patria e che rendono inimitabile la nostra identità. Si tratta un percorso di grande valore che attraversa l'Italia e mette in evidenza le radici antiche e robuste di ciascuno dei nostri luoghi e dei nostri centri", ha detto il presidente della Repubblica
"L'Italia raccoglie un gran numero di luoghi della cultura: dai centri più remoti della nostra provincia a importanti città. Questa catena è molto più di una teoria di siti esposti in vetrina, indicati da scoprire e visitare", sono le parole di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, alla cerimonia di inaugurazione di Pesaro capitale italiana della cultura 2024. E ancora: "L'espressione della pluralità delle culture che fanno così attraente la nostra Patria e che rendono inimitabile la nostra identità. Si tratta un percorso di grande valore che attraversa l'Italia e mette in evidenza le radici antiche e robuste di ciascuno dei nostri luoghi e dei nostri centri. Radici che vanno, quindi, valorizzate e preservate, nella loro peculiarità. Radici che, tutte insieme, contribuiscono a definire l'immagine del nostro Paese. L'unità d'Italia ha trovato con la Repubblica e il conseguente rispetto del sistema delle autonomie - per millenni, tanta parte della nostra tradizione - la possibilità di raccogliere il meglio delle tradizioni civiche delle nostre popolazioni e di esprimerle e consolidarle nei valori di coesione sociale alla base del nostro patto costituzionale".
"Cultura in linea con diritti e doveri Costituzione"
Sergio Mattarella ha celebrato il ruolo della cultura: "E' quella espressa in tutti i questi luoghi, con le sue diverse sensibilità e la sua irriducibilità a pretesi stereotipi, a essere alla base di tutto questo. La cultura, libera da ogni ideologia, mai separata dalla vita quotidiana e dall'insieme dei diritti e dei doveri scanditi dalla Costituzione. Diritti e doveri che ci rendono e ci fanno sentire partecipi della comunità nazionale, cui conferiamo vita con le nostre diversità". Aggiungendo: "Quella cultura che, proprio per la natura dei processi storici che hanno caratterizzato il progressivo divenire dell'Italia, è fatta di rapporti con i Paesi vicini, con gli altri popoli, con le aspirazioni proprie alla dimensione europea. La cultura delle cento Corti, dei Comuni autonomi, dei tanti mecenati che hanno dato vita all'impareggiabile patrimonio culturale che oggi l'Italia offre al mondo. Una civiltà fondata sull'umanesimo, che parla al mondo essendo riuscita a porre alle proprie fondamenta la dignità e la libertà della persona, l'uguaglianza dei diritti, la partecipazione solidale al bene comune".
Sindaco di Pesaro: "Anno magico"
"Questo è un anno magico ma anche di preparazione per la candidatura di Pesaro a Capitale europea della Cultura 2033", ha detto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, parlando con i giornalisti al termine della cerimonia. "Dobbiamo sempre guardare avanti - ha aggiunto -. Abbiamo deciso con il comune di Urbino di lanciare la candidatura per la capitale del 2033: meglio andrà quest'anno, più forte sarà la nostra proposta".