Bergamo-Brescia capitali Cultura 2023. Mattarella: "Italia sta con chi lotta per libertà"

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Doppia cerimonia di inaugurazione: ospite d'onore al Teatro Grande di Brescia il presidente della Repubblica. In contemporanea a Bergamo, al Teatro Donizetti, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Alcuni giorni fa c’è stato il passaggio di consegne con Procida. Nelle città lombarde una tre giorni di apertura con numerosi eventi

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"La cultura è una grande ricchezza. Nasce dalla vita, dalla comunità, dalla natura che la ospita, e poi ritorna alle persone, alle generazioni successive, come linfa, come civiltà, come genio e valore”: con queste parole il presidente Sergio Mattarella è intervenuto a Brescia per la cerimonia ufficiale di inaugurazione di Capitale italiana della Cultura 2023, insieme alla città di Bergamo. “La cultura non è un ambito separato dell'attività umana, quasi un suo sovrappiù.  È il sapere conquistato dall'esperienza.  È il pensiero che si costruisce nello studio, nel confronto, nella ricerca, nel lavoro.  È l'emozione del rappresentare la vita, è un arricchimento dei valori che caratterizzano l'umanità". Il presidente è arrivato da Roma in aereo a Montichiari, e da lì direttamente in città. Tra le quasi mille persone ad attenderlo, i rappresentanti delle istituzioni e i 205 sindaci bresciani. La cerimonia di apertura è in contemporanea e in collegamento video con l'inaugurazione a Bergamo, al Teatro Donizetti, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L'Inno nazionale - introdotto da Bergamo dal clarinetto di Gianluigi Trovesi - è stato intonato da un coro di bambini. La cerimonia è stata intervallata da momenti musicali affidati al violinista Giuseppe Gibboni, alla chitarrista classica Carlotta Dalia e al soprano Laura Ulloa accompagnata al pianoforte dal maestro Danilo Rea.

Mattarella: “Da Brescia e Bergamo reazione a virus e solidarietà”

"Brescia e Bergamo sono un esempio con le loro virtù civiche di ieri e d'oggi. Città duramente colpite dalla prima ondata della pandemia, quando un virus aggressivo e sconosciuto ha mietuto, nel nostro Paese, migliaia di vittime”, ha continuato il presidente Mattarella. “E hanno saputo reagire, dando vita, e alimentando con i loro valori, quel modello di solidarietà che ha consentito di affrontare la crisi". Il presidente della Repubblica ha anche ricordato: "Nell'anno trascorso abbiamo vissuto il sollievo della ripartenza.  Le attività economiche, le espressioni sociali, la vita quotidiana, hanno ripreso ritmi più consueti.  Bergamo e Brescia, tuttavia, non si erano fermate.  Innovare, guardare all'avvenire, confidare nella capacità dell'uomo di saper superare le avversità, hanno dato vita a un percorso concreto che trova, oggi, ulteriore sanzione con l'avvio di un anno che le vede Capitale della cultura.  La tenacia è valore di questi territori, così come, appunto, la solidarietà.  L'agricoltura, l'industria e l'artigianato hanno sempre segnato la laboriosità delle popolazioni. È questa cultura reale, sentimento della comunità ed espressione di buone pratiche di governo, che fa comprendere le ragioni degli innumerevoli scrigni di opere d'arte e dell'ingegno che sono custodite in queste territori".

Mattarella: “Italia con chi lotta per la libertà”

"Stiamo rivivendo in Europa la tragedia della guerra, che speravamo fosse riposta per sempre negli archivi della storia dopo gli orrori che abbiamo allora conosciuto”, ha poi aggiunto Mattarella. “Ed è proprio il mettere la dignità integrale della persona al centro di ogni azione che ci porta a stare dalla parte di chi è aggredito e lotta per la propria indipendenza e libertà".

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Mattarella: “Cultura gioca ruolo forte in costruzione pace”

"Siamo consapevoli che nella costruzione di una pace giusta la cultura, nella sua dimensione universale, è chiamata a giocare un ruolo, nel colmare le distanze, nel ricostruire rispetto e coesistenza, nell'unire gli uomini. Si tratta di mettere a profitto l'avvenuto "ammassare riserve contro l'inverno dello spirito", secondo la definizione che Marguerite Yourcenar ha dedicato ai "magazzini della cultura", ai musei, alle pinacoteche, alle biblioteche”, ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando a Brescia.

Mattarella: “Unire e non dividere, unità rafforza l'Italia”

"Nell'anno appena concluso un forte segnale di unità e innovazione è stato lanciato da una piccola isola, incantevole, Procida. La cultura non isola, hanno proclamato”, ha poi detto Mattarella. “La cultura, infatti, unisce e moltiplica. È una forza dei campanili quella di saper unire e non dividere le energie. Voi raccogliete, nel nord del nostro Paese, lo stesso testimone di Procida; a conferma dell'unità che rafforza l'Italia". Il Presidente ha poi aggiunto: "La cultura è strettamente connessa con la libertà: di studio, di ricerca, di espressione del proprio pensiero. Ce lo ricorda - ancora una volta - la nostra Costituzione. L'arte e la scienza sono libere, recita l'art.33; mentre l'art.21 dispone il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.  L'esercizio che Brescia e Bergamo, Capitale della cultura, si apprestano a intraprendere è, quindi, un grande esercizio di libertà, cui guarderà l'intero Paese".

L'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'evento INAIL Scienza e ricerca per la sicurezza a Roma, 25 novembre 2022.  ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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Gori: “Forte valore simbolico”

L'anno che vede Bergamo e Brescia Capitale della Cultura italiana è "un grande privilegio, che viviamo con orgoglio e gratitudine nei confronti di chi ha voluto accogliere l'istanza" inviata nel maggio del 2020 al ministro della Cultura, "anzitutto per dare alle nostre città, gravemente ferite dal virus, un segnale di reazione e di speranza. Il titolo, assegnato direttamente dal Parlamento, ha assunto per le nostre comunità un fortissimo valore simbolico, un vero orizzonte di rinascita. E ci ha motivati a costruire un progetto ambizioso, che speriamo all'altezza della generosità di quanti ci sono stati vicini”, ha detto Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, in diretta dal Teatro Donizetti e collegato con Brescia, dov'è presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la cerimonia di apertura di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023.

Gori: “Cultura come grande forza generatrice”

"Bergamo e Brescia si racconteranno all'Italia e all'Europa lungo un anno che vuole essere l'innesco di un percorso di sviluppo, sociale ed economico, fondato sulla cultura”, ha aggiunto Gori. “Alla base del progetto complessivo c'è infatti l'idea della cultura come grande forza generatrice, strumento di emancipazione per gli individui e per le comunità. Abbiamo lavorato per innescare queste energie, con l'obiettivo di tessere solide relazioni tra due territori che, benché confinanti, molto simili e accomunati da morfologia, storia, tradizioni e profilo economico, non avevano una consuetudine di collaborazione".

Italian Prime Minister Giorgia Meloni during a press conference in Rome, Italy, 22 November 2022.
ANSA/FABIO FRUSTACI

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Il passaggio di consegne

Due giorni fa c’è stato il passaggio di consegna da Procida alle nuovi capitali della cultura italiane per il 2023, Bergamo e Brescia, presenti all'appuntamento con i rispettivi sindaci. A sancire il passaggio di testimone di una esperienza che ha dimostrato di rappresentare anche un significativo impatto economico, era presente il ministro della Cultura Sangiuliano. "È stata una scelta - dice riferendosi alle due città lombarde - fatta per decreto e legata a un fatto storico rilevantissimo. Parliamo infatti delle due province che sono state maggiormente colpite dalla prima ondata della pandemia. Sono città importanti da un punto di vista imprenditoriale ma che hanno anche delle eccellenze da un punto di vista culturale e artistico. Questo significa sottolineare la rinascita che avviene attraverso la cultura. Far rinascere le province di Bergamo e Brescia rispetto alla tragica scia di lutti che ci sono stati significa quindi ripartire dalla cultura, che può essere uno strumento di resilienza e di ripartenza”.

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Le parole dei sindaci

“Leggevo i dati sulle presenze turistiche a Procida e sono molto significativi. Sono felice che per l'isola di Procida, per Napoli e la Campania sia stata una buona esperienza”, ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. “Mi piace anche l'idea che ci sia un passaggio di testimone da Sud a Nord. Cominceremo questa settimana e siamo come i debuttanti che hanno un po' di tensione prima della vigilia. Abbiamo pagato un prezzo altissimo di sofferenza e vite umane e abbiamo scoperto che la chiave della cultura è una chiave che ci faceva rinascere". Gli fa eco il sindaco di Brescia Emilio Del Bono: "Brescia e Bergamo sono due città manifatturiere, operose e sicuramente l'anno da Capitali della Cultura sarà l'occasione per scoprire la bellezza di queste terre. Siamo emozionati e convinti che sarà un successo”.

Il programma

Le giornate inaugurali saranno tre e coinvolgeranno non solo le istituzioni ma tanti cittadini e luoghi della cultura. Il 21 gennaio le due città saranno un palcoscenico a cielo aperto con una festa di popolo che al mattino si svolgerà con programmi speculari. Nel pomeriggio a Brescia si terrà una grande sfilata con quattro cortei, composti da migliaia di persone, che da diversi punti della città confluiranno in piazza della Loggia, accompagnati da ballerini e bande musicali. Dalle 17 spazio al galà-concerto condotto da Ambra Angiolini con Fausto Leali, Francesco Renga, Mr Rain, Coma Cose, Frah Quintale, che dalle 22 diventerà un vero e proprio concertone con tanti altri artisti sul palco. A Bergamo il 21 gennaio dopo la sfilata dei quattro cortei si partirà con la celebrazione dei Nuovi Mille, che rappresentano la città del futuro. Dalle 17 in piazza Vittorio Veneto si alterneranno dieci quadri caratterizzati da coreografie, musiche, animazioni grafiche. Il 22 gennaio spazio alla cultura con inaugurazioni di mostre e musei aperti nelle due città. A Brescia A2A e Centro Teatrale Bresciano propongono Torneremo ancora - concerto mistico per Battiato, il nuovo progetto di Simone Cristicchi e Amara che sarà al Teatro Sociale. A Bergamo il teatro Donizetti aprirà le proprie porte a bambini e famiglie e porterà in scena lo spettacolo Cappuccetto Rosso della Compagnia La Luna nel letto, un appuntamento pensato per i più piccoli. Il 22 gennaio spazio alla cultura perché nelle due città saranno aperti tutti i musei e le istituzioni culturali e ci saranno inaugurazioni di mostre, concerti ed eventi.

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