Elezioni regionali, vertice Tajani-Meloni-Salvini. Lega propone terzo mandato governatori

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Incontro fra i leader dopo le tensioni fra Lega e FdI. Secondo il vicesegretario leghista Andrea Crippa se venisse accantonata l'ipotesi Solinas bisognerebbe ridiscutere anche i candidati nelle altre regioni, fra cui il governatore dell'Abruzzo. Il capogruppo di FdI alla Camera Foti: "Vedrete che alla fine si risolve tutto"

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Dopo le tensioni fra Lega e Fratelli d'Italia sulle elezioni regionali in Sardegna, i leader del centrodestra si riuniscono per confrontarsi. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani si sono visti a Palazzo Chigi in mattinata, per parlare anche del tema immigrazione (c'erano anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano). Smentito, invece, un pranzo tra i leader sulle elezioni. Successivamente Tajani avrebbe visto Meloni. Intanto, il Carroccio ha presentato una proposta di legge per introdurre il terzo mandato per i governatori. La proposta, a firma di Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e presidente della commissione bicamerale per il federalismo fiscale, modifica la legge del 2004 che fissava a due il numero massimo di mandati consecutivi per i presidenti di Regione "al fine di valorizzare il lavoro svolto dai governatori - si legge - e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati".

Il nodo Sardegna

Sulla Sardegna il vicepresidente della Camera ed esponente Fdi Fabio Rampelli si dice fiducioso per un'intesa nella maggioranza, confidando in un "accordo di buonsenso" tra i leader delle forze politiche di centrodestra. "Vedrete che alla fine si risolve tutto", dice anche il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti, che poi aggiunge: "Nel senso che noi abbiamo già dato, ad esempio per la Sicilia". Intanto la Lega continua a difendere la ricandidatura del suo governatore uscente, Christian Solinas, ma FdI fa muro e punta sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

Il botta e risposta Crippa-Rampelli

Per quanto riguarda le regionali, il vicesegretario leghista Andrea Crippa attacca il partito di Giorgia Meloni: se si accantona Solinas, dice, bisogna ridiscutere anche i candidati nelle altre regioni, come il governatore dell'Abruzzo in quota FdI, Marco Marsilio. Ma Rampellli ribatte: "Marsilio è un governatore che ha consensi pazzeschi, ha fatto un lavoro straordinario. Non credo che la cosa stia in piedi". Il vicepresidente della Camera sottolinea poi come alle ultime regionali in Sicilia FdI abbia dovuto "sacrificare" il suo presidente uscente, Nello Musumeci (divenuto poi ministro nel governo Meloni dopo le elezioni del 2022) per far spazio al forzista Renato Schifani.

Il commento di Lollobrigida

Il ministro dell'Agricoltura ed esponente di FdI, Francesco Lollobrigida, parlando con i cronisti alla Camera ribadisce poi che in Sardegna "il nostro candidato resta Truzzu. La Lega chiede un suo passo indietro? Chiedere è lecito…".

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Tajani: "Su Regionali non pongo veti e non ne voglio"

"Dal 1994 andiamo uniti. Non pongo veti e non voglio veti sulle candidature", dice al QN il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani. "C'è ancora tempo per le Regionali, il governatore non si è ancora dimesso - aggiunge - In Emilia-Romagna vengo per ascoltare, ma sono convinto che ci siano le condizioni per il centrodestra per vincere con un candidato di area moderata, un civico. Basta guardare l'andamento nazionale: si vince al centro". Rispetto all'ipotesi di far gestire le candidature a FdI nelle Regioni rosse afferma: "Nessun partito vince da solo. Vince la coalizione, ognuno è indispensabile. Non ho alcun pregiudizio".

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