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Conferenza stampa Meloni, Pd: “Falsità e propaganda”. Renzi: “Mai sentite tante bugie"

Politica
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La premier ha risposto alle domande dei giornalisti per più di tre ore. Esponenti di maggioranza e opposizione hanno commentato sui vari temi toccati. La Lega: "Confermata piena sintonia nonostante fango e falsità". Calderoli: “Bene parole su autonomia”. Gasparri: “Plauso per quanto detto su Consulta e Amato”. Polemiche le opposizioni. M5s: "Risposta su extra-profitti bancari è presa in giro e offesa per i cittadini”. Bonelli: “Dice cose non vere a reti unificate”. Fratoianni: “Solo slogan e bugie”

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Si è conclusa dopo poco più di tre ore la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni, che ha risposto a 42 domande da parte dei giornalisti. "Signori, grazie a tutti e buon anno ancora", si è congedata la presidente del Consiglio, applaudita da alcuni dei presenti in platea. Le reazioni del mondo politico all’atteso appuntamento e alle parole di Meloni sono iniziate ad arrivare mentre la premier stava ancora rispondendo. Esponenti della maggioranza e dell’opposizione hanno commentato sulle varie risposte date in conferenza dalla premier. Gli alleati di governo della Lega sono soddisfatti: "Dall'autonomia alle riforme, passando per il taglio delle tasse, il garantismo, la giustizia e la tolleranza zero per gli estremismi religiosi denunciati dalla Lega come accaduto a Monfalcone. Giorgia Meloni conferma a tutto campo la compattezza della maggioranza e la piena sintonia nonostante fango, attacchi e falsità". 

Calderoli: “Bene parole su autonomia”

"Ho apprezzato le parole odierne di Giorgia Meloni sull'autonomia regionale differenziata", afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. "Bene ha fatto il presidente Meloni a rimarcare che l'autonomia non toglie niente a nessuno, non toglie ad una Regione per dare ad un'altra, ma permetterà alle Regioni virtuose nel gestire le proprie competenze di ottenerne di ulteriori, innescando un meccanismo di responsabilizzazione e potrà rappresentare un volano di crescita e sviluppo per il Mezzogiorno. Ha detto bene il presidente Meloni: l'autonomia rafforzerà le competenze, le responsabilità e le virtuosità delle singole Regioni". Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ringraziato "Meloni per il riferimento chiaro, diretto, inequivocabile all'autonomia, letta con eccezionale lucidità nella sua caratteristica portante: l'autonomia non è togliere a una Regione per dare a un'altra, ma dare a ogni Regione un'occasione storica per un'assunzione di responsabilità diretta". Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha definito "chiare, puntali ed efficaci” le parole di Giorgia Meloni.

Gasparri: “Plauso a Meloni per quanto detto su Consulta e Amato”

Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, dice che "Meloni ha dato risposte chiare ed esaurienti su tutti i temi. Dall'elezione diretta del premier ai temi della concorrenza e dell'Europa, dagli scandali Pd-Degni alla Corte dei Conti, alla invadenza di Giuliano Amato. Un governo con le idee chiare che andrà avanti a lungo”. In particolare Gasparri, in una nota ha ribadito: "Nell'apprezzamento generale per le risposte della Presidente del Consiglio Meloni, nel corso della conferenza stampa, un sincero plauso per quanto ha detto sulla Corte Costituzionale e su Giuliano Amato".

Foti: sinistra isterica sbraita contro Meloni e gufa contro Paese

In una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, dice: "Ed ecco che già si registrano i sinistri isterismi delle opposizioni. Dopo avere detto per giorni che Giorgia Meloni fuggiva dal confronto, chiaro esempio di umanità nei confronti di chi può avvertire anche un malanno, ora si scatenano nel criticare le risposte rese dal Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di oggi. Siamo di fronte al solito sbraitare delle sinistre rosicone: incapaci di proporsi come alternativa, continuano ad auspicare il peggio per l'Italia pur di colpire il centrodestra. Purtroppo per loro anche come corvi non hanno futuro. Per le opposizioni saranno solo altri quattro anni di gufate contro l'Italia".

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Pd: “Da Meloni falsità e propaganda”

Molto diversi i toni dall’opposzione. I capigruppo del Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, dicono che Meloni "ha risposto a domande senza rispondere al Paese. La presidente del Consiglio continua a descrivere un Paese dei balocchi, ma non ha un minimo di contezza dei problemi dell'Italia, dalla sanità al lavoro. Per i conti pubblici si affida al buon andamento dell'economia, rifiuta responsabilità diretta su questioni delicate come Mes, Patto stabilità e leggi sulla concorrenza. Pensa a un'Europa a la carte in cui l'Italia conta sempre meno. Gravi sono le falsità che continua a raccontare. Dice che taglia le tasse con i risparmi alla spesa, ma si dimentica che la sua manovra è finanziata in deficit e solo per un anno. Offende l'intelligenza di tutti raccontando che la sua pessima riforma costituzionale non tocca i poteri del presidente della Repubblica. Come sempre molta propaganda e attacchi ingiustificati all'opposizione. Sarà un anno complesso ha detto Meloni. Ma né lei, né il suo governo, sono all'altezza di quello che ci aspetta”. Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria del Partito democratico, rincara la dose sul tema migranti: "Sull'immigrazione Giorgia Meloni fa la furba, non si confronta con l'enorme fallimento delle sue politiche, dimostrato dai numeri degli arrivi irregolari e delle morti in mare. Ma il meglio di sé lo fornisce sul Piano Mattei su cui non dice nulla, perché non c'è nulla da dire".

I commenti dal Pd

Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria Pd, commenta: "Meloni preoccupata dai tempi della giustizia? E allora perché consente con l'ennesima proposta di riforma della prescrizione alla sua maggioranza e al ministro Nordio di mettere in discussione i risultati ottenuti dalle riforme Cartabia che hanno ridotto i tempi dei processi? E così da mettere a rischio anche le risorse del Pnrr? Se è davvero convinta di dover intervenire sulla giustizia pensi piuttosto a ripristinare la risorse che ha tagliato e a fare le assunzioni che da troppo tempo ha promesso. E già che c'è abbia il coraggio di far fare un passo indietro a chi ha messo al ministero e ai deputati che vanno in giro armati. La giustizia è una cosa seria e pretende competenze, professionalità e affidabilità. Requisiti che i dirigenti suoi colleghi di partito evidentemente non hanno", conclude. Il responsabile Riforme e PNRR del Pd Alessandro Alfieri in una nota scrive: "Siamo pronti a discutere su come dare maggiore stabilità all'esecutivo, ma serve un passo indietro sull'elezione diretta del premier. E anche oggi abbiamo ascoltato dalla Presidente Meloni una serie di falsità sugli effetti della riforma costituzionale della destra. Come hanno sottolineato praticamente tutti i costituzionalisti auditi in Senato, con questa riforma si altera l'equilibrio dei poteri tra premier, eletto dai cittadini, e presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento. Con il conseguente indebolimento della figura del Capo dello Stato garante dell'unità nazionale e del ruolo del Parlamento. Siamo di fronte ad una proposta irricevibile che ha già riscontrato molte critiche anche nella maggioranza e che contrasteremo in parlamento”. Il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, critica le parole sull’autonomia: "Meloni non vede le enormi disuguaglianze esistenti tra il nord e il sud. Le scelte fatte fino ad ora, inoltre, dimostrano che il Governo Meloni è un governo contro il Mezzogiorno: se la prendono con i più deboli cancellando il reddito di cittadinanza e affossando il salario minimo, rischiano di farci perdere le grandi opportunità del Pnrr e vogliono introdurre le gabbie salariali aumentando le disparità territoriali. In questo quadro l'autonomia differenziata rappresenterebbe il colpo definitivo al sud. Altro che volano di sviluppo".

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Le repliche dal M5s

"La risposta di Giorgia Meloni sul tema degli extra-profitti bancari è una presa in giro e un'offesa per i cittadini, nonché una dimostrazione di una distanza siderale dai principi base dell’economia”, afferma Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera. Secondo Stefano Patuanelli, da Meloni “immane ignoranza revisionista, non sa cosa sia un prestito garantito”. E il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5s aggiunge: “Sulle banche Meloni sa solo fare baciamano alle lobby. Ha detto menzogne”. Il deputato Dario Carotenuto, componente della commissione Lavoro della Camera, dice che "le parole della presidente Meloni sull'impatto dell'intelligenza artificiale sul mondo del lavoro sconfessano di fatto la ministra Calderone, che fino a poche settimane fa minimizzava in maniera imbarazzante questo aspetto. Un aspetto fondamentale su cui l'Italia è terribilmente indietro. Non bastano annunci in conferenza stampa: servono fatti”.

Bonelli: “Meloni dice cose non vere a reti unificate”

Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli commenta: “Troppe cose non vere da parte della presidente Meloni che si fa forza del suo ruolo di potere con le sue non-risposte trasmesse a reti unificate. Una tra le tante: non è vero che ha tassato le banche, anzi ha usato lo stesso metodo - debole con i forti e forte con i deboli - utilizzato con le lobby energetiche, non tassando gli extraprofitti e regalando loro 450 milioni di soldi pubblici. Rispetto al cosiddetto Piano Mattei, in realtà è esattamente il contrario di quanto affermato dalla premier Meloni. Che rappresenta il neo colonialismo predatorio delle risorse energetiche dell’Africa”. Inoltre "è falso che la riforma costituzionale del premierato non modifichi i poteri del Presidente della Repubblica come affermato dalla premier”.

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Fratoianni: “Nella conferenza stampa di Meloni solo slogan e bugie”

"Imprecisioni, plateali bugie, attacchi demagogici alle opposizioni, vuoti slogan da leader di partito e non considerazioni da presidente del consiglio: il Paese reale con le difficoltà che vivono gli italiani scompare dalla conferenza stampa della presidente del consiglio Meloni". Lo scrive su X Nicola Fratoianni, il segretario nazionale di Sinistra Italiana, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Il bilancio 2023 del governo Meloni sta tutto qui. Un pessimo biglietto d'auguri per il 2024".

Renzi: "Mai sentite tante bugie"

"Ho visto la conferenza stampa di Giorgia Meloni. Mai sentite così tante bugie tutte insieme", scrive sui social il leader di Iv Matteo Renzi. "Per ora stanno chiudendo solo gli occhi davanti alla realtà. Ora la Meloni entrerà in modalità campagna elettorale, radicalizzando su Elly Schlein e cannibalizzando Tajani e Salvini. Ma poi la realtà le presenterà il conto, cominciando dai 30 miliardi di euro che deve trovare da qui alla fine dell'anno. I bugiardi hanno questo di bello: pensano che la gente creda per sempre a quello che dicono. All'inizio è così. Poi all'improvviso la realtà emerge, tutta insieme. Buon 2024, cara Presidente Meloni. Per il prossimo anno anche meno, per favore: meno post, meno bugie e soprattutto meno tasse. Facci questo regalo: almeno togli le tasse che hai messo tu". Il capogruppo di Italia Viva alla Camera Davide Faraone commenta la conferenza stampa: "Giorgia Meloni, ovvero il grande boh che si impone a Palazzo Chigi, una presidente del Consiglio che appare indecisa su tutto". Secondo la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, “Meloni cerca alibi al suo fallimento”.

Calenda: “Nulla su cose importanti, solo invettive e gossip”

Il leader di Azione, Carlo Calenda sui social scrive: "Poco o nulla su ciò che è importante: Sanità, Salari, Istruzione, PNRR, Politica industriale. Molte invettive contro la sinistra, qualche gossip, una spruzzata di influencer, due battute e molta cronaca. Si sente la più completa assenza di un progetto per l'Italia. Questa la sintesi della conferenza di Meloni. Ne abbiamo già viste di molto simili". 

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