Il leader di Italia Viva, ospite alla trasmissione "Start", ha parlato della sua attività di conferenziere: "Pago più di un milione e mezzo di tasse e sono soldi che vanno nel bilancio dello Stato. Spero che Meloni li spenda bene". E sul Patto di Stabilità dice: "Non è un cappio al collo, ma serve flessibilità"
Patto di Stabilità, Mes e... stipendio personale. Sono alcuni dei temi affrontati dal senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un'intervista alla tramissione Start di Sky TG24. "Con le mie tasse pago lo stipendio ai grillini, ma nessuno è perfetto", ha scherzato rispondendo a una domanda sulla sua attività di conferenziere. "Mi limito a dire che pago tante tasse. In un Paese civile uno che paga tante tasse deve essere non dico ringraziato, ma rispettato. Se faccio delle conferenze all'estero e pago le tasse in Italia, questo è un guadagno doppio per il cittadino italiano", ha detto Renzi. "Tanti leader che mi accusano perché vado a fare conferenze all'estero sono in realtà tristi perché chiamano me e non loro. Forse non hanno niente di interessante da dire. Pago più di un milione e mezzo di tasse e sono soldi che vanno nel bilancio dello Stato. Spero che Meloni li spenda bene", ha aggiunto. "L'importante è che sia tutto trasparente, che tu sappia che cosa stai facendo. Preferisco persone trasparenti che ci mettono la faccia rispetto a chi prende i soldi in altro modo", ha concluso in merito.
"Patto di Stabilità non è un cappio al collo"
"Sulla modifica del Patto di Stabilità eravamo, siamo e saremo a fianco del governo. Fa ridere Conte che parla di 'cappio al collo'. Per chi ha le mani bucate come lui, come avvenuto col Superbonus, lo capisco. Noi invece siamo dell'idea che non sia un 'cappio al collo' ma che c'è bisogno di più flessibilità rispetto al Fiscal Compact", ha detto Renzi. "Oggi noi non sappiamo cosa Meloni ha ottenuto o no. Fateci leggere il testo. O guardiamo solamente i trafiletti sui giornali? Per capire se è un Patto di Stabilità o un 'pacco' lo capiamo leggendo il testo. Quelli che commentano senza averlo letto hanno un deficit in partenza. Meloni aveva chiesto alcune cose, come gli investimenti scorportati. Al momento non pare però che sia così. Io spero vengano scorporati", ha aggiunto Renzi.
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"Se Meloni ottiene risultati, brindiamo con lei"
Renzi ha continuato: "Non date ascolto a chi non ha ancora le carte in mano. Noi stiamo per l'Italia. Se Meloni ottiene risultati, sono pronto a brindare con lei o con la maggioranza. La mia impressione è che sia stato un compromesso, ma meglio del Fiscal Compact. Insomma, rischiamo di fare tanto rumore per nulla. O viceversa, se invece fossero confermare le mie preoccupate analisi, c'è da trovare 15 miliardi".
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"Mes? Fossi nella Meloni lo approverei subito"
"Mes? Fossi la maggioranza lo approverei subito, di corsa. Perché almeno si tolgono la polemica prima che la gente abbia letto che cosa c'è scritto. Nei dettagli il diavolo si nasconde sempre, qualcosina che non ci fa piacere potrebbe esserci. Se i leghisti se ne accorgono poi è peggio. Consiglio a Meloni di votarlo subito. Tanto che lei lo voti è sicuro. Ha cambiato idea su un sacco di cose", ha detto Renzi.
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"Mattarella ha saputo volare alto"
Sul discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Renzi parla di "parole di un'istituzione che ha saputo volare alto. Siamo stati una settimana a parlare del pandoro di Chiara Ferragni, da un anno di rave party, Pos, grilli fritti. Tutte questioni importantissime ma secondarie rispetto ai grandi trend mondiali. Ieri Mattarella ha fatto 20 minuti del suo intervento sull'intelligenza artificiale, ponendo questioni non banali. Con l'AI ad esempio si possono combattere tumore che fino a ieri non erano aggredibili".
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"Elon Musk? Visionario ma anche divisivo"
Mattarella ha anche parlato di oligarchi dei social. Si riferiva a Elon Musk? "Non tirerei per la giacchetta il presidente - ha affermato Renzi -. Musk è un personaggio che ha straordinarie visioni, ma anche critiche che possiamo fargli. Meloni ha fatto oggettivamente segnato un colpo mediatico portandolo ad Atreju, perché è uno degli uomini più interessanti, divisivi e problematici del pianeta. Anche con le sue contraddizioni: come lei che dice che la Gpa (Gestazione per altri, ndr) è un reato universale e poi porta sul palco chi ha fatto ricorso alla Gpa in più di una circostanza".